Capitolo 2

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Penso che poi si sia addormentato. Io ci sono riuscita e mi sono svegliata con il carrello di atterraggio che scendeva.
Mi sono voltata verso mio padre che stava posando il suo caro e amatissimo libro,nel bagaglio a mano.

"Dormito bene?" Mi ha chiesto

"Abbastanza" ho risposto

Dopo aver recuperato i bagagli ed essere passati dal controllo passaporto,abbiamo preso un taxi.
"Salve" ha detto
"Salve" abbiamo risposto

"Dove vi porto?"

"Al centro. Abbiamo comprato una casa proprio lì"

"Bene."

Nel frattempo ero rimasta a guardare fuori dal finestrino la pianura deserta,a fianco dell'autostrada.

"E così questa è Amsterdam" ha detto papà.

"Bè,non proprio. Quasi. La vera e propria Amsterdam non è esattamente questa."

"Ah no?"

"No. Più ti avvicini al centro e più rimani sorpreso dall'antichità che conserva il luogo."

Dopo aver acceso la radio,l'uomo sulla cinquantina,ha cominciato a cantare.
Ah! Povere le nostre orecchie.
Io e papà ci siamo guardati negli occhi per qualche secondo e capendoci,siamo scoppiati in una silenziosa risata.

Arrivati al centro,l'uomo alla guida ha detto: "eccoci arrivati"
Mi sono stiracchiata dalla stanchezza e mi sono voltata. Dal finestrino notai che eravamo realmente arrivati. Ero ad Amsterdam,non potevo crederci!
Piccole stradine strette piene di biciclette,piccoli edifici colorati e canali meravigliosi. Nulla di più incantevole.
Era sicuramente uno fra i più bei posti mai visti prima.

Scesi dal taxi,papà paga l'uomo e lo saluta.

"Molto bene,allora questa è Amsterdam" ha detto,guardandosi intorno.

Dopo un minuto ha affondato la mano nella tasca dei pantaloni e ha preso un bigliettino con sù scritto l'indirizzo della casa.

"Mi scusi,saprebbe dirmi dove trovare questa strada?" Ha chiesto ad un passante,fermandolo.

L'uomo fece dei gesti,dicendo che non era molto lontana dal centro e che a piedi,c'avremmo impiegato poco meno di 5 minuti.
Seguendo le indicazioni dell'uomo,siamo arrivati a casa.

Una villetta appartata,con un giardino ben curato.

All'interno la casa era stata ristrutturata da poco e ciò era ben visibile dalle sue condizioni.
Avrei dovuto aspettarmelo,mio padre non risparmia mai su questo genere di cose.

Al piano di sotto c'erano il salotto,la cucina e la camera da pranzo con un bagno,mentre di sopra c'erano 4 camera da letto e 2 bagni.

La mia camera era molto grande,spaziosa e illuminata. Era dotata di molti scaffali,di una cabina armadio,di una scrivania,un letto,una poltrona e una biblioteca.

Dopo aver aiutato papà con le valigie,ho sistemato i vestiti nella cabina armadio,messo foto mie e della mamma quasi ovunque,cambiato le lenzuola del letto e sistemato i miei libri nella biblioteca.

Così come papà,anche a me piaceva molto leggere. Era una cosa di famiglia.
Solo che a differenza sua,che amava i generi investigativi,intriganti e noiosi,io preferivo i romanzi,le storie d'amore.

Ogni ragazza d'altronde,ha sempre sognato di vivere quella bellissima storia d'amore che,purtroppo, ha visto realizzarsi solo nei libri.

Tuttavia,dopo il viaggio ero super stanca,così ho deciso di stendermi sul letto e riposare un po'.
"Vado a dare un'occhiata in giro" ha detto papà,proprio mentre i miei occhi stavano per chiudersi.

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