Capitolo 12

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Mi scuso per il ritardo, vi spiegherò tutto tra le note infondo.

Ormai era diventata una routine.
Mi avevano esonerato da qualsiasi compito svolgessi prima e servivo il Principe semplicemente come 'serva del piacere'.
Mi faceva chiamare spesso, soprattutto la sera tenendomi a dormire con lui senza però farsi trovare nel mio stesso letto al risveglio.
I primi giorni erano stati strani, mi sentivo strana, trovavo strana tutta quella situazione.
Una mattina mi svegliai e, come da alcuni mesi a questa parte ero solita fare, ritornai nella mia camera.
Sul letto era posato uno splendido vestito nero con delle decorazioni dorate.
Sentii bussare poco dopo alla porta ed entrò uno dei tanti maggiordomi del palazzo.

"Il Principe l'attende nel suo ufficio signorina. Non faccia tardi e indossi l'abito che le ha procurato." Disse prima di andarsene e chiudersi la porta alle spalle.

Non persi tempo, mi spogliai e indossai l'abito nero.
Non avendo molto tempo per risistemare i capelli li sciolsi e feci una treccia laterale molto più morbida del solito.
Corsi fuori dalla mia camera e a passo veloce mi diressi verso l'ufficio del Principe.
Bussai un paio di volte prima di entrare.

"Mi avete chiamata mio signore" dissi inchinandomi come ormai ero solita fare.

"Sí, devo parlarti di una cosa"

Si avvicinò a me e prendendolo la mano mi portò verso una sedia dove mi fece sedere.

"Devo sposarmi a breve, i miei genitori mi hanno dato un mese di tempo per trovare una donna con cui sposarmi prima che me la diano loro."

"Io cosa c'entro con tutto questo mio signore?"

"Sei tu la donna che ho deciso di sposare"

Il fiato venne a mancare nell'esatto momento in cui sentì quelle parole.
Come poteva sposare me? Perché fra tante scegliere me?

"Perché me?"

"Mi sei devota, non disobbedisci mai e sai cosa mi piace"

"Ma io non sono una nobile"

"Non ha importanza. Sei in grado di procreare e quindi darmi un erede."

"Signore...io..."

"Quanta fiducia hai in me?"

"Tantissima mio signore"

"Ti sei mai trovata male con me?"

"Mai, siete sempre stato perfetto"

"Cosa provi per me?"

Avrei potuto ammettere che lo amavo nonostante non fossi altro che una schiava? Avrei potuto dirgli la verità sapendo che avrebbe potuto ridere di me? Non aveva più importanza.

"Vi amo con tutta me stessa mio signore."

"A fronte di queste cose, perché non dovrei sceglierti? Sarà questo matrimonio a renderti nobile se è questo l'unico dubbio che hai."

"Come desiderate mio signore, per me è un grande onore diventare vostra moglie"

"Bene, questo pomeriggio darò la notizia ai tuoi sovrani, fatti trovare pronta per le tre del pomeriggio."

"Sì mio Principe" dissi lasciando la stanza e correndo nella mia camera.

Sto per diventare una principessa, sto per sposare il Principe come suo volere. Sto davvero per fare tutto ciò che mi era sempre stato detto essere impossibile.
Iniziai a preparare un bagno e a sistemarmi per l'incontro con il re e la regina.
Non avrei potuto commettere il minimo sbaglio.
Avrei dovuto essere impeccabile.

Buonasera a tutti!
UCCIDETEMI ME LO MERITO.
Mi dispiace tantissimo, sono stata in Inghilterra per 3 settimane e ho avuto davvero tanto da fare.
Questo capitolo è la cosa più penosa che abbia scritto e vi prometto che rimediare con dei capitoli migliori.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 40 VOTI.
Un bacio.

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