Capitolo 16

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"La mamma ti vuole bene tesoro, ma devi promettermi che farai la brava" Aveva le lacrime che scendevano dai suoi occhi mentre mi abbracciava forte.

"Mamma non lasciarmi, voglio tornare con te e papà al castello" piagnucolai.

"Non possiamo tornare lì amore mio, da oggi scordati chi eri.
Dimentica tutto ciò che sei stata è fa tutto ciò che ti viene detto. La mamma ti amerà sempre.
Perdonami." Mi strinse a un'ultima volta e dopodiché si alzò e busso alla porta davanti a noi.

Ad aprirla fu Abigail.

"Cosa vuoi?"

"Una serva per voi" disse trascinandomi davanti a sé.

"Entra, dai la bambina a quelle donne e segui me. Parleremo del prezzo"

Fui portata via da una ragazzina poco più grande di me e l'ultima cosa che sentì dire da mia madre fu "proteggetela"

Mi alzai di scatto, sudata e con le lacrime agli occhi.
Non avevo mai ricordato nulla, tantomeno mia madre.
"Proteggetela"
Quella parola mi lasciava talmente tanti dubbi che avrei dovuto correre da Abigail e parlarle.

Accanto a me il Principe si era svegliato, era preoccupato e mi cinse con le sue braccia.
Stavo ancora tremando.

"Cosa succede?" Chiese.

"Un sogno mio signore"

"Vuoi parlarne?"

Scossi la testa e mi strinsi di più a lui sperando che non mi allontanasse.
Non lo fece e mi cullò tra le sue braccia finché non mi addormentai di nuovo.
Al mio risveglio lui non c'era più.
Non mi aspettavo che fosse lì, questo mi diede il tempo di rivestirmi e andare a cercare Abigail.
Solo lei avrebbe potuto spiegarmi la verità.
Girovagai un po' per il castello come ero solita fare finché non mi ritrovai nelle cucine.
Abigail era lì, intenta a cucinare il pranzo per la famiglia reale.

"Abby" la chiamai.

Lei si girò quasi avesse visto un fantasma.

"Oh mia Christine, ero così preoccupata. Dov'eri finita?" Disse abbracciandomi forte.

"Non sono più una serva, ma è una storia lunga" Spiegai cercando di arrivare alla domanda che volevo porle.

"Ora mi dici tutto" pronunciò con il suo sguardo che non ammetteva repliche.

Sospirai e mi sedetti su uno sgabello.

"Non posso dirti tutto, sappi che ora non vivo nel castello in una stanza tutta mia secondo gli ordini del Principe" sputai fuori sperando non facesse altre domande.

"Non mi dirai altro vero?"

Negai con la testa e poi la guardai dritto negli occhi.

"Sono qui per un'altra questione Abigail"

"Dimmi tutto."

"Ieri sera ho fatto un sogno sul giorno in cui sono arrivata qui. Ho ricordato mia madre e l'ultima parola che sentii uscire dalla sua bocca. "Proteggetela".
Abigail, chi sono io?"

Improvvisamente impallidì e le si formó un nodo alla gola.
Lei sapeva. Sapeva tutto.

"Chris io..."

"Ti prego Abigail"

"Non posso essere io a dirtelo"

"E chi allora?"

"Te ne parlerà il Principe. Al contrario di ciò che pensi io so tutto e so che stai bene, ma non posso dirti nulla. Spero tu possa perdonarmi"

La abbracciai. In quel momento non mi importava nulla del fatto che non potesse dirmi niente, mi stava proteggendo.
Questo bastava.
Mia madre mi avrebbe amato per sempre, ma Abigail si era fatta carico di me e non avrei mai potuto arrabbiarmi con lei.
Avrei dovuto aspettare che il Principe si decidesse a parlarmi, se non aveva ancora detto nulla dovevo solo fidarmi di lui.
Dopo aver mangiato un pezzo del pane insieme ad Abigail tornai nella mia stanza come ogni giorno dopo esser uscita dalla stanza del Principe.
Trovarlo seduto sul mio letto però mi fece balzare il cuore in gola.
Forse non avrei dovuto aspettare ancora molto per conoscere la verità.

Salve, sono tornata.
Ringraziate lo stress che mi ha fatto venire l'influenza e quindi scovare del tempo per scrivere.
L'ho fatto abbastanza lungo così magari mi perdonerete per l'attesa.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 80 VOTI.
Un bacio.

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