5.

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"Aspetta, aspetta, aspetta, avevi promesso che oggi avrei fatto qualcosa da vero pirata." Gli dissi speranzosa.

"Certo, puoi controllare che le vele siano apposto." Mi rispose senza includere nessun accento alla frase.

"Ma.. Magari... Posso governare la nave per un po'." Gli feci gli occhi dolci e unii le mani per pregarlo.

"No, non se ne parla, non pensarci nemmeno." Rise in malo modo e aggiunse uno sbuffo.

"Bene, ma quando saremo in mezzo ad una tempesta e tu sarai dall'altro lato del vascello non credere che mi metterò al comando."  Dissi tutto d'un fiato e gli voltai le spalle andandomene.

Controllai tutte le vele, poi, esausta, mi sedetti in un angolo del ponte a gambe incrociate. Respirai forte l'odore del mare, era una bella giornata, il sole splendeva e non c'era alcuna traccia di nuvole, la Jolly Roger andava dritta per la sua strada, quando mi accorsi della piccola isola ormai alle nostre spalle.

Corsi da Killian e con il fiatone gridai:"Aspetta, abbiamo appena passato un'isoletta, perché non siamo scesi lì?"

"Perché non stiamo facendo un tour, siamo pirati, non marinai."
Fissava la distesa azzurra davanti a sé.

"Killian, ma che ti prende? Era solo una domanda."

"Quando arriveremo alla Foresta Incantata ci fermeremo, non prima."

Era stato così gentile fino ad all'ora, cambiò decisamente modo di comportarsi, era freddo e non si voltava nemmeno verso di me quando parlava.

Lo guardai per una decina di secondi, cercando di capire il suo stato d'animo. Decisi di non rispondergli, non era un mio problema se il capitano era così lunatico. Mi diressi al sottocoperta, un uomo della ciurma però mi fermò prima che potessi scendere.

"Non ho ancora avuto l'onore di presentarmi, sono Frederick." Mi accolse con un sorriso.

"Emma." Risposi sulla difensiva, provai ad allontanarmi, ma mi seguì.

"Non ti piacciono proprio i pirati, eh?" Disse sconfitto.

Era così, non mi piacevano affatto, e in quel momento avrei voluto un posto tutto per me dove rinchiudermi e non pensare a niente.

Purtroppo su quella nave non lo avevo, perciò scelsi di dargli una possibilità.

"Scusa, è che ho brutte esperienze con i pirati, per questo tendo a stare sempre sull'attenti." Ammisi, osservando il pavimento.

"Tranquilla, Uncino mi ha raccontato un po' cosa ti è successo, ma noi siamo diversi, almeno io, puoi fidarti di me." Disse sorridendomi.

Sei la mia libertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora