Capitolo quattro.

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Nel momento in cui realizzai che non potevo più tornare a casa mia non sapevo come sentirmi, quella per me è stata una prigione da quando mio fratello era stato ucciso, le informazioni nuove vagavano per la mia testa e mi sentivo completamente fuori luogo, guardavo Justin con dubbio e lui sembrava comprendermi:
"Ehi piccola va tutto bene"
Mi accarezzava la schiena e io semplicemente scuotevo la testa, ero presa dai miei pensieri,
Che cosa dirà mia madre quando non mi troverà a casa?(questa è la voce nella sua testa)
Il pensiero di mia madre che torna e non mi trova era insopportabile, poi mi ricordai anche di Sam. Le avevo detto che per mia madre andava bene, se mia madre le avesse chiesto qualcosa lei avrebbe raccontato tutto...e io sarei semplicemente morta.
Justin mi fissava, come se stesse cercando di capire cosa mi frullava nella testa, alla fine decisi di parlare:
"Justin io me ne vado. Mia madre mi aspetta a casa e Sam sarà preoccupata e io..--"
Prima che potessi finire la frase lui mi afferrò il mento con delicatezza e disse:
"Guardami."
Mi rifiutavo di guardarlo, sapevo che mi avrebbe convinta a restare ma lui si avvicinò ancora di più e poi parlò dinuovo:
"Non posso permettere che ti prendano. L'ho promesso a tuo fratello. Ti devo proteggere"
"Ma io non ho bisogno di essere protetta, quelle sono tutte bugie e magari quando riaprirò gli occhi sarò a casa mia e tutto questo non è altro che un sogno."
"Un sogno?" Rise. "Ne sei sicura?"
"Sì ne sono assolutamente certa, è solo un sogno.."
"Bene, allora continua a sognare piccola".
Prima che potessi rendermi conto di ciò che aveva detto lui mi baciò e io, all'inizio esitante, risposi al bacio, poco dopo lui si staccò, avevamo i respiri profondi a causa della lunghezza del bacio, poi ridendo disse:
"Sei sicura che sia un sogno piccola?" Continuava a guardarmi negli occhi in cerca di risposte...Io mi sentivo andare a fuoco:
"È il sogno più bello che io abbia mai fatto" risi e lo baciai dinuovo, stavolta lui mi prese in braccio e , continuando a baciarlo, mi portò in cucina dove mi mise a sedere su una sedia:
"Hai fame?"
Mi accorsi che lo stomaco mi brontolava e annuì con la testa, lui rise e cominciò a preparare della carne arrostita con patatine:
" Ti piace la carne vero?"
"Si praticamente io vivo di carne"
Lui rise alla mia battuta e aprì due lattine di birra, non avevo mai bevuto prima e continuavo a fissare la sostanza sconosciuta, Justin si accorse della mia confusione e poi disse:
"Preferisci l'acqua?"
Io scossi la testa, se stavo sognando dovevo farlo per bene, anche se ormai ero sempre meno convinta che era tutto nella mia testa.
Presi la lattina e mi scolai tutta la birra in un solo sorso, lui mi guardò con un misto di confusione e stupore:
"Piccola, mi sembrava di aver capito che tu non avevi mai bevuto prima!"
"Bhè e chi te lo dice?"
Lo guardai con sfida, lui rise:
"Non devi mentirmi piccola! Te ne pentiresti" Lui mi fece l'occhiolino.
"Ah si? "
Lui si avvicinò
"Si"
"Bhè non so di cosa stai parlando, io ho già bevuto prima!" Lo guardai con sfida sapendo che lui aveva capito che avevo bevuto per la prima volta nella mia vita solo pochi istanti prima, lui si avvicinò ancora di più e poi mi disse:
"Bhè io ti avevo avvertita, ti farò dire la verità subito!"
Prima che potessi realizzare cosa stava per fare cominciò a farmi il solletico da tutte le parti
"Oh Dio basta ti prego!" Cominciai a scappare al piano di sopra cercando una stanza in cui nascondermi così quando vidi la porta della sua camera da letto entrai cercando di mettermi davanti alla porta per non farlo entrare, ma lui mi spinse via e cominciò a farmi dinuovo il solletico, io scappa verso il suo letto e senza nemmeno rendermene conto lui era sopra di me
"Ti prego basta solletico!"
"Dimmi la verità e io la smetteró! "
"Okay okay non avevo mai bevuto prima, contento? "
Lui si staccò da sopra di me e si mise al mio fianco poi prendendomi il viso tra le mani disse:
"Brava ragazza!"
Guardando l'orologio si rese conto che erano le 10 così mi disse :
"Piccola è ora di dormire."
Prese una canotta e un paio di pantaloncini dal suo armadio e me li porse:
"Metti questi come pigiama".
Li presi e cammina verso il bagno collegato alla stanza, entrai e mi cambiai poi uscì e vidi Justin che si cambiava, mi misi a fissarlo, aveva degli addominali scolpiti ma io notavo solo il suo sorriso, quando entrai nel letto per dormire mi venne un dubbio:
"Justin ma tu dove dormi?"
Arrossii per la domanda e poi disse:
"Bhè per terra!"
Non sapevo cosa dire, era il suo letto e io l'avevo praticamente preso così feci per alzarmi ma lui mi spinse delicatamente dinuovo a letto e disse:
"Non preoccuparti"
"No io mi preoccupo, è il tuo letto e dovrei dormire io per terra!"
Lui rise :
"Nono non posso permetterlo"
"Bene allora vieni e al minimo dormi con me."
Esitante lui cercò conferma dai miei occhi prima di entrare nel letto accanto a me, prima che me ne rendessi conto stavo già dormendo.

Storia di una ragazza salvata da Justin Bieber. ♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora