L'inizio

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Era una bella giornata. Marta si svegliò. Il letto era comodissimo, la voglia di alzarsi era ben poca. Scese al primo piano dell'enorme casa in cui abitava. Si sedette al tavolo della cucina in granito che suo padre aveva regalato a sua madre per natale. Lizzy la loro domestica stava preparando la colazione. "Cosa c'è di buono oggi Lizzy?" Chiese la ragazza curiosa. "Bacon e uova al tegamino, sempre che vadno bene." Rispose lei. La ragazza e la donna avevano un rapporto d'amicizia, infatti lavorava per loro da quasi dieci anni. "Dove si e cacciato tuo fratello?" Chiese la governante a Marta. Marta era una ragazza molto bella, con i capelli molto lunghi, di colore nero e degli occhi scuri capaci di ammaliare qualsiasi ragazzo. Suo fratello invece era brutto, grassoccio e arrogante, ma almeno era più alto di lei. "È rimasto a dormire da amici, ieri c'era una festa..." Rispose a Lizzy. "Capisco, e tu cosa farai oggi?" Chiese lei. "Vado in città, ho bisogno di un nuovo laptop. " Lizzy annui.

Prese la sua porche e imboccò il lungo vialetto per uscire dal loro enorme giardino. Si immise nella stretta ma trafficata strada che andava verso la città. Arrivata a Locarno parcheggiò in un autosilo quasi vuoto. Ormai l'esercito aveva sigillato i confini, quindi le merci prodotte all'estero non arrivavano più a destinazione. Aveva appena rotto il suo laptop e le ne serviva uno per la scuola. L'idea che il caos visto in tv arrivasse anche in svizzera non la sfiorava nemmeno. Tutto sommato a 19 anni si vede ancora il bicchiere mezzo pieno. Camminò verso il centro. Le persone erano poche, con i volti proccupati, nessuno parlava. Raggiunse la zona pedonale, notò che ai bordi delle strade si stava immagazzinando un po' di spazzatura e sporcizia. Entro alla Manor, un grande magazzino. Li scaffali erano mezzi vuoti. Si avvio verso il primo commesso che trovò e con il tono più soave che aveva li disse "Scusi avrei bisogno un consigli, vede ho rotto il mio laptop e ne avrei bisogno uno nuovo per la scuola, sa uno che abbia word e apra programmi un po' pesantucci." Disse con un sorriso a trentadue denti. L'uomo la guardò, poi le indicò un piccolo tablet della samsung "I laptop sono finiti, se vuole ho quello, ma visti i tempi che corrono le costerà molto caro. Fossi in lei attenderei che si calmino le acque." Lei delusa annuì. Si congedò e tornò a casa.

Scese al pianoterra per la cena. Sua madre e suo padre erano già a tavola. Il fratello era ancora a casa di amici. Secondo Marta i suoi genitori erano bellissimi e fatti l'uno per l'altra. Il padre era alto e bello, come la madre, chissà perché invece lei era alta solo un metro e cinquantotto. Però, penso tra se e se era bella anche lei. Si sedette a tavola. Lizzy li servi la cena, insalata e rosbif. La carne era talmente morbida che si scioglieva in bocca. " Come è andata la giornata Marta?" Le chiese la madre. Lei finì di masticare la carne deliziosa, poi con un gran sorriso rispose " Volevo comprare un nuovo laptop ma li avevano finiti alla Manor, e onestamente ero troppo stanca per cercare per tutta la città e pagare un enormità qualcosa di non indispensabile" La madre si mise a ridere. Il loro tavolo era rettangolare, con il padre a capotavola e le due donne sedute l'una di fronte all'altra. Il padre si intromise nella discussione. "Oggi al lavoro un collega mi ha detto che si trasferisce in montagna con la famiglia, finche le acque non si calmano, forse dovremmo farlo anche noi." Marta lo guardò con un espressione di disapprovazione "Papà non credo sia così grave." Lui pareva molto preoccupato.

Un urlo rimbombó nella notte. Marta di svegliò di soprassalto. Il terrore le prese lo stomaco. Si raggomitolò sotto le coperte in ascolto, le tremavano le vene e i polsi. Due spari ruppero il silenzio. In casa nessuno ebbe il coraggio di muoversi. La notte ritorno silenziosa.

Ormai il muro era stato oltrepassato.

Oltre la fine dell'umanitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora