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Tornare a casa mi sembrava un'eternità, avevo perso l'Autobus e di conseguenza dovetti tornare a casa a piedi. Non faceva molto caldo, era un clima perfetto per la primavera.
Camminando, notai una ragazza dai capelli rossicci che sedeva sul prato, maneggiava un oggetto,pareva un gameboy, ma non ne ero sicuro.
Attirai la sua attenzione e notai che aveva gli occhi verdi e la pelle di un rosa chiaro. Indossava dei pantaloncini bianchi e neri, una maglietta rossa a V e le converse blu, era bizzarra, ma era bellissima. Scossi la testa e chiusi gli occhi per capire se fosse un sogno o semplicemente la realtà..aprì gli occhi, non c'era più. Mi voltai ovunque ma niente, non c'era.
Tornai a casa e aprì la porta con le chiavi, trovai Mamma che si faceva bella, mi sentì male al pensiero di deluderla.
《Buongiorno M-mamma》le sorrisi, non volevo vedesse la mia agitazione, anche se aveva capito che qualcosa non andava.
《Bentornato Brian, che hai? hai una faccia sconvolgente!》disse, ridacchiando. Ero messo così male? Presi fiato e le raccontai tutto.
《Mamma, non posso venire con voi al locale- il suo sguardo si irrigidì, poi si trasformò in dispiacere-perché io e Manuel siamo stati sorpresi dal Prof.Moratti mentre ci lanciavamo bigliettini e se non vogliamo essere sospesi, dobbiamo pulire tutta la palestra》Spiegai, dispiaciuto.《A che ora dovrai andare?》mi chiese tranquilla,come se nulla fosse.《Alle 17, ma dopo potrei anche raggiungervi》risposi. 《Certo che lo farai- mi fece l'occhiolino -ora preparati, il Mc Donal's ci aspetta!》mi diede un bacio sulla guancia e mi chiusi in camera. Mi feci una doccia fredda mentre pensavo a lei,quella stranissima ragazza. Ma chi era? Non l'avevo mai vista in giro e poi recentemente non c'era stato nessun trasloco in città,comunque sia lo scoprirò. Uscì dalla doccia e indossai una camicia a scacchi nera, dei jeans leggermente stretti e le converse nere. Scesi le scale e raggiunsi gli altri che mi aspettavano all'ingresso.

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Finì di mangiare e raggiunsi con lo scooter Manuel, che sembrava parecchio incazzato. Arrivai, scesi dallo scooter e lui non mi guardò,forse non si era nemmeno accorto della mia presenza.
《Brò?》chiesi. Alzò subito lo sguardo.
《Io lo ammazzo》sbottò,sputando per terra. "io lo ammazzo"? ma chi?
《Che è successo?》chiesi tranquillo,non volevo che si agitasse di più.
《Beh, Federico la sta prendendo in giro, si è messo con lei solo perché vuole far ingelosire Samantha. Io che la voglio da anni non l'ho mai avuta e mai l'avrò e quel coglione si mette con lei e la prende in giro.》spiegò. Oddio, che potevo fare? Se Natalia l'avesse saputo, avrebbe sofferto tantissimo ed era l'ultima cosa che volevo, era bellissima quando sorrideva.

Ma ti piace!!

No, zitto.

Si che ti piace, non penso che ti piace solo il suo sorriso, un motivo ci sarà se ti piace quando sorride.

Ma è solo un'amica!

Odiavo la mia coscienza, parlava quando non doveva.
Andammo a scuola per pulire la palestra quando rividi quella ragazza dai capelli rossicci entrare a scuola.
Iniziai subito a correre, la volevo raggiungere e le volevo parlare. Arrivai lì, non c'era più, guardai a destra e a sinistra ma niente.Quella ragazza doveva essere molto brava a nascondino.
Mi girai verso Manuel e gli chiesi: 《Ma, l'hai vista anche te quella ragazza dai capelli rossi?》lui mi guardò con aria interrogativa. 《Quale ragazza? io non ho visto nessuno》sospirò.
Era impossibile! io l'avevo vista.
Eliminai dalla mente l'immagine di quella bellissima ragazza e iniziai a pulire la palestra, quanto era sporca!
Pulimmo in silenzio per tutto il tempo, Manuel non parlava perché era troppo incazzato e di conseguenza nemmeno io, non volevo infastidirlo. Finì dopo due ore, erano le 19, salutai Manuel e tornai a casa con lo scooter. Mi lavai in fretta e indossai dei jeans, una camicia blu e le mie superstar bianche, misi un po' di gel e mi sistemai il ciuffo, lo amavo e guai a chi me lo toccava.
Arrivai alla festa alle 20, appena mia madre mi vide, sorrise e mi portò subito in pista a ballare.
Mia mamma a volte era davvero pazza.
Dopo due ore continue di balli,uscii fuori a prendere un po' d'aria e fumare, quando vidi Samuele.
《Ehi Sam!》urlai, lo vidi avvicinarsi.
《Uee Brian》rispose dandomi una pacca sulla spalla.
《Dove andavi?》chiesi,non era solito uscire alle dieci di sera, anche perché i suoi non volevano che tardasse a tornare a casa.
《A consolare Natalia, sta davvero male, si è lasciata con Federico quando ha scoperto la verità-rispose, abbassando la testa.
Samuele era l'unico che consolava tutti quando stavano male, ma quando stava male lui non voleva essere consolato,voleva cavarsela da solo.-Vieni con me?》chiese infine.
《Si dai》risposi, tornai in pista per salutare tutti e me ne andai con Samuele.
Arrivammo a casa di Natalia, era lì, con le lacrime agli occhi e il cuore distrutto,Samuele corse da lei e l'abbracciò forte, mi dispiaceva troppo.
La consolammo per tutto il tempo fin quando non sorrise e ci disse che potevamo tornare a casa.
Ormai erano le due di notte, ma non mi preoccupai di nulla,tanto domani era domenica.
Mi misi il mio amato pigiama della nike e mi infilai tra le coperte, non riuscivo a dormire, pensavo a quella ragazza dai capelli rossi.
Era deciso: domani sarei andato alla ricerca di questa ragazza, dovevo assolutamente scoprire chi era.
Chiusi gli occhi e caddi in un sonno profondo.

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Ciao bellini!

Questo capitolo è un po' più lungo dell'altro, spero vi piaccia.

Quel ragazzo nella copertina sarebbe il nostro Brian Anderson.

Che ne pensate?

E secondo voi, Brian troverà quella misteriosa ragazza?

Fatemi sapere.

Un bacione!

-Naty-

La Ragazza della casa all'angoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora