6 CAPITOLO

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Io alla vista di una certa persona iniziai a sentirmi infuocata e ad avere i brividi da dietro la schiena quando avevo paura mi succedeva così mi avvicino ad Alberico e gli dico - Albe - lui  -perché tremi ? - mi prese per i fianchi e mi coccolò mentre iniziai a piangere e bagnare la maglietta di Alberico intravidi il gruppo di Brigida che si avvicinava a noi così Albe si guardò in torno e lo vide anche lui e con una voce arrabbiata disse -oh caxxo - così chiamò tutto il gruppo e gli disse -raga li vedete quelli sono dei stronzi e cel'hanno con Alexandra quindi se dicono qualcosa dobbiamo mandarli a quel paese - Sofia disse - povera Ale come trema - io ero ancora appiccicata ad Albe .

Alberico prov's

Alexandra tremava e da un momento all'altro sarebbe caduta era debole come se si reggesse solo nel mio abbraccio la prendo in braccio e la faccio sedere sulle mie gambe , la abbraccio per darle sicurezza .
Si avvicinano gli "avversari" ed iniziano a dire alla mia ale  - la vedi la sfigata che ha solo quattro amici - poi si avvicina Matteo che dice - ma vedete di andare a fare il culo - e poi iniziò una vera  “ rissa di parole" con tutte quelle parolacce che ci scambiavamo .
Sento Ale che si riprende e dice con un filo di voce - Albe andiamo  via non li sopporto - io rispondo accarezzandole il mento - ora andiamo tranquilla - la vedo riprendersi e ascoltare tutto quello che dicevano così si alza in piedi e si siede vicino me , chiamo il nostro gruppo e dico di lasciarli stare  ci incamminiamo verso un posto nacosto e ci sediamo in cerchio ale ormai si era ripresa non tremava più ma camminava  sui suoi passi .

Alexandra prov's

Erano stati i peggiori cinque minuti della mia vita non sapevo cosa fare ero priva di sensi ma fortuna che c'è stato Albe .
E vedo gli altri che eravamo in un cerchio seduti per terra avevano tutti gli occhi puntati su di me e approfitto i per dire un semplice  -grazie - quando si meritavano di più ,
SOFIA dice -tranquilla -
ANTONY - sono solo persone da ignorare-
MATTEO  - sono solo dei bimbi -
LORENZO - oh mattè bimbi col cervello piccolo-
* ridiamo *
AlBE - comunque prima mi avevi fatto prendere uno spavento -
Io - ero spaventata piú io -
Alla fine ... Ci diamo un piccolo bacino poi Enzo inizia a dire - oh regá ora che facciamo mi stavo divertendo a bestemmiarli -
IO :  -  ora potremo fare una piccola vendetta - lo dissi ridacchiando una risatina minacciosa -
ENZO -bene io ci sto - agganciarono anche tutti gli altri
IO - avrei già un piano di vendetta -
Lo spiego per filo e per segno alla fine dovevamo fare i pazzi e tutta la baldoria di questo mondo e poi scappare .
Alla fine Alberico dice - certo che se vuoi vedicarti ti esce alla perfezione un piano - *ridiamo*
Così ognuno di noi mette la propria mano al centro e poi urliamo - siamo miticiiiii- ceh era la prima cosa che ci veniva in mente da dire in quel momento poi passa un signore che ci guarda con un'aria strana , albe dice - non si preoccupi ci stiamo curando - *risata di gruppo* e così iniziano il piano vediamo un carrello abbandonato io e Sofia ci mettiamo dentro Antony guida il carrello , Matteo ,Lorenzo ,Alberico ed Enzo , loro sullo skate , e ci dirigiamo nella direzione dei considetti ( o per me )  “ bulli " e in coro avvinandoci sempre di piú iniziamo a gridare in coro - gli sfigati siete voi , gli sfigati siete voi , gli sfigati siete voi - ci notano e ce le iniziano a dire di tutti i colori dell'arcobaleno ...- s****i , figli di p*****a - ma ce ne freghiamo e continuiamo la vendetta :) .
E con sempre in coro ma stavolta con il braccio e la  mano che li indicavamo iniziano ad urlargli contro - scemi , scemi , scemi , scemi - una volta che ci siamo “ vendicati "abbastanza  scappiamo verso l'uscita con ormai tutte le persone che stavano assistendo alla scena alcune che ridevano altri che ce le dicevano ((parolacce)) io gridai spontaneamente mentre scappiamo verso l'uscita - muoriii - quando eravamo un pó lontani io e Sofia scendiamo dal carrello ancora ridendo poi ci ritroviamo in un campo di spighe .
Ci sentivamo soddisfatti , realizzati , ma non pentiti e come segno della missione compiuta battiamo , ci diamo il cinque ✋ tra noi e continuiamo a ridere e cazzeggiare per tutto il pomeriggio .

Arrivata la sera ritorniamo a casa con la promessa di vederci tutti la mattina seguente molto presto .

Tornando a casa io e albe ci scambiano molti baci e frasi , ci ricordiamo dei compiti e ci sediamo su una panchina che era li ad aspettare che qualcuno la occupasse e iniziamo a fare questi maledetti compiti quando ormai era sera profonda torniamo a casa .
Mia madre era strana non disse nulla del ritardo e neanche la madre di Albe erano seriamente strani oppure avevano escogitato qualcosa tra mamme .

Qualla notte dormii tranquilla e senza nessun pensiero .

ERI SOLO UN LUNGHISSIMO SOGNO , la mia droga  | albericoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora