Capitolo 3.

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HARRY'S POV

La sveglia suonò, erano le 5:15, aspettai qualche minuto prima di alzarmi definitivamente, restai a fissare il soffitto. La mia mente era andata, aveva già pensato a qualche vestito da mettere così da sembrare presentabile e carino.

L'agitazione era tanta al pensiero di dover condividere i miei timori, le mie paure ad altre persone sconosciute, ma di sicuro mi avrebbe cambiato la vita, su questo non c'era dubbio.

Uscii di casa indossando dei semplici pantaloni comodi ed una felpa carina abbinata ad essi. Non era il massimo ma la comodità prima di tutto se volevo sentirmi a mio agio. Misi le cuffie alle orecchie e feci partire Yellow dei Coldplay. Durante il tragitto da casa fino al luogo dove si tenevano gli incontri avevo le mani in tasca e il cappuccio sulla testa cercando di mettere su qualche frase che avrei usato per presentami. Era stato così facile parlare con Louis, le parole mi erano uscite dalla bocca senza pensarci troppo a lungo e raccogliendo le forze necessarie sarei stato in grado di riuscirci nuovamente.

Entrai. L'ufficio iscrizioni era immediatamente a destra del piccolo edificio. L'atmosfera era accogliente e rassicurante. "Proprio quello che ci voleva." pensai. Bussai alla porta ed una donna, probabilmente Claire, mi sorrise facendomi entrare.

"Tu devi essere Harry!" esordì lei. Io mi limitai ad annuire timido. Ugh, sempre il solito.

"Allora mio caro, devi compilare questo modulo, ecco a te la penna." disse cordiale passandomi l'oggetto.

NOME: Harry

COGNOME: Styles

DATA DI NASCITA: 1 Febbraio 1994

ETA': 18 anni

NUMERO DI TELEFONO: 7441173690

EMAIL: harryestyles94@gmail.com

Firmai e restituii tutto a Claire poi lei mi sorrise e mi fece altre domande come per esempio dove avevo trovato l'annuncio e perché avevo deciso di frequentare gli incontri.

LOUIS' POV

Ero seduto sulla stessa sedia di sempre, accanto a me c'erano i soliti due ragazzi Niall e Liam. Erano simpatici ma non ero disposto a fidarmi di loro. Non ero pronto a fidami di qualcuno. Io ero sbagliato e non sarebbero bastati due ragazzi divertenti a farmi pensare al contrario. Immerso nei mei pensieri fissavo una sedia, una sedia vuota. Eppure tutti erano presenti. Chi cazzo mancava? Chi cazzo sarebbe dovuto sedersi lì? Qualcun altro a cui dover parlare della mia malattia.

La porta si aprii, io però ero troppo concentrato sulla sedia e non me ne fotteva niente di ciò che la signorina Claire aveva da comunicarci. Avevo paura perché le forze per parlare di me erano poche e sicuramente sarei crollato. Non ce l'avrei fatta e piangere davanti alle persone era una cosa che odiavo quanto me stesso.

"Ragazzi lui è Harry, da oggi seguirà gli incontri con voi. Puoi sederti lì tesoro." aggiunse la donna ed il mio sguardo a sentire quel nome si alzò posandosi sul ragazzo sorpreso di vedermi. Sorrisi timido poi mi maledissi di ciò che avevo appena fatto, non dovevo affatto sembrare vulnerabile. Non dovevo farmi sovrastare dai suoi ricci che ricadevano perfettamente sulla sua fronte o dai suoi occhioni verdi magnetici, per non parlare del suo sorriso accompagnato da profonde e rassicuranti fossette. LOUIS BASTA, BASTA. Nonostante Harry fosse un tipo carino non dovevo abbindolarmi dalle sue qualità. Mi avrebbe fatto del male, come tutti fanno. Non ero pronto, non volevo cedere.

HARRY'S POV

Louis, non pensavo fosse qua. Non potevo credere ai miei occhi, avrei potuto conoscerlo, sapere il perché dei suoi comportamenti così ambigui. Mi aveva sorriso, stavo per caso sognando? I suoi occhioni blu come il cielo si erano per un attimo illuminati, brillavano come dovrebbero sempre fare gli occhi di un sedicenne. Volevo capirlo per poterlo aiutare così come lui avrebbe potuto aiutare me.

A risvegliarmi dai miei pensieri fu un uomo sulla quarantina seduto nel cerchio che parlò. "Piacere Harry, io sono Ernest. Accomodati che iniziamo." mi sorrise cordiale e accettai il suo invito posandomi sulla sedia lanciando una veloce occhiata a Louis.

"Lou, il tipo nuovo ti fissa.." sussurrò un biondino verso il mio diretto interessato. Sorrisi appena notando quest'ultimo alzare timido lo sguardo verso di me per constatare ciò che l'amico gli aveva appena detto. Ero sorpreso di trovarlo qua, pensavo facesse fatica ad esprimersi. Ma sicuramente saranno stati i genitori a spedircelo.

"Rifacciamo le presentazioni e diamo il benvenuto ad Harry ragazzi.." incitò l'uomo. "Chi parte?" continuò.

Un ragazzo alzò la mano e dopo aver preso un respiro cominciò. "Mi chiamo Jonah Miller, diciassette anni, depresso." mi rivolse un sorriso che non aveva niente di felice. Una ragazza al suo fianco prese parola. "Lea Blackstone, sedici anni, autolesionista." confermò giocherellando con le mani. Andarono avanti così a presentarsi finché non toccò a me. "Mi chiamo Harry Styles, ho diciotto anni e due anni fa ho perso i miei genitori in un brutale incidente stradale. Da allora mi sono sempre dato la colpa dell'accaduto, ho chiuso tutti i rapporti e non riesco ad uscire dal tunnel nel quale sono entrato." ammisi senza guardare in faccia nessuno.

"Noi siamo con te Harry." mi rivolse un sorriso confortevole Ernest facendo finire il giro.

"Mi chiamo Niall Horan, ho sedici anni e ho tentato il suicidio." si morse il labbro inferiore il biondino che prima parlava con occhi blu.

"Mi chiamo Louis Tomlinson, ho sedici anni e.." si fermò buttando giù il groppo che aveva in gola per poi continuare "..sono affetto da Borderline." concluse. Borderline: ne avevo sentito parlare da qualche parte, mi sarei informato. Dovevo sapere.

"Io sono Liam Payne, ho diciotto anni e soffro di attacchi d'ansia." conclude un ragazzo accanto a Louis che avevo già visto da qualche parte.

LOUIS' POV

Quindi Harry era solo..

Proprio come me.

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OCCHIO QUI!!

Ecco il terzo capitolo. Sono riuscita ad aggiornare prima del previsto! Spero vi piaccia il capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento qua sotto. Avrei bisogno di una copertina per la storia, qualcuno è bravo in queste cose? In seguito vorrei fare un trailer ma siccome sono imbranata avrò bisogno di una mano anche per quello.

Un bacione e a presto, Veronica.

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