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Infilo le cuffiette alle orecchie,giusto per sovrastare le urla dei miei genitori.

Siamo in macchina,e come sempre,loro due litigano.

Anche mio fratello Jack inizia a discutere con i miei,mentre io alzo il volume della musica al massimo guardando la strada scorrere sotto i miei occhi al di fuori del finestrino.

Nonostante siamo partiti da una mezz'ora,Manhattan già mi manca. Lì non avevo amici,apparte Samantha e Chloe che erano le uniche due ragazze che mi sono state accanto sempre,senza tradirmi.

Nei miei diciassette anni di vita ho capito una cosa:mai fidarsi delle persone,anche quelle a cui tieni di più perché spesso sono proprio loro a deluderti maggiormente.

E a me è successo proprio così. Avevo quindici anni, non ero una ragazza popolare,ma avevo tutti gli amici di cui avevo bisogno. Presi una stupida cotta per un ragazzo della mia classe,Adam.

Un giorno,lui mi propose di diventare la sua ragazza, e io ne ero davvero entusiasta dato che sarebbe stata la mia prima relazione,quindi accettai.

Ma oggi me ne pento amaramente,mi piacerebbe tanto tornare indietro ed evitare quell'errore. Le prime due settimane insieme,furono una favola. Lui era molto dolce,anzi,troppo.

Quando mi baciava o mi abbracciava,non sentivo nulla. Nessun brivido,nessuna farfalla nello stomaco.

Avevo solo preso una fissazione per lui,più che altro estetica dato che era un bel ragazzo.

Chiesi alla mia migliore amica Martha se lei provasse qualcosa per lui, ma smentiva. Diceva di essere innamorata di un altro ragazzo,e mi aveva detto che potevo anche darmi completamente a lui.

Negli ultimi periodi insieme,la sua dolcezza svanì e inizió a tormentarmi,dicendomi che sarei dovuta andare a letto con lui perché quasi dopo un mese di relazione era d'obbligo essere stati insieme almeno una volta,questo era ciò che pensava lui. Ma io non volevo perdere la mia verginità a quindici anni,quindi lo rifiutavo ogni volta.

Ricordo benissimo che un giorno mi presentai a casa sua,volevo fargli una sorpresa.

La casa era silenziosa, si sentivano solo dei sospiri provenire dalla sua camera. Cautamente,mi avvicinai alla porta e sentii degli ansimi.

"Quindi il tuo scopo è sempre stata portarla a letto?" Chiese una ragazza.
La voce di Martha,era lei.

"Si,non ho mai amato Alexis. La trovo antipatica,volevo solo portarlmela a letto ma non vuol proprio cedere." Disse Adam sbuffando.

"A dirti la verità mi sono rotta di essere sua amica. Devo trovare il modo di scaricarla." Disse Martha.

Stavano parlando di me.

Mi affacciai per vedere meglio la situazione,e vidi il mio fidanzato e la mia migliora amica sul letto,nudi,che si abbracciavano. In quel momento,sentì il mio cuore frantumarsi.

"Ale,non è come credi.."Disse Martha in preda al panico.

Non ci vidi più e corsi fuori da lì,correndo dritta a casa mia.

Da quel giorno,ho allontanato tutti.

Mi sono chiusa in me stessa,sono diventata fredda con tutti,perché non voglio più essere ferita. Perché più dai e meno ricevi.

Da quel giorno,a scuola tutti vennero a sapere dell'accaduto e non facevano altro che ridermi dietro,chiamandomi stupida perché mi ero illusa pensando che Adam fosse innamorato di me.

Mi ritrovai persa,senza più nulla in cui credere.

Le persone a cui tenevo di più mi avevano tradito,e non riuscivo a crederci.

Tempeste nell'anima.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora