2.

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"Alexis sveglia!" Urla mia madre dal corridoio.

Mi rigiro nel letto per più di un quarto d'ora,per poi alzarmi definitivamente.

Guardo l'orologio e spalanca gli occhi alla vista dell'orario.

"MAMMA! Sono le dieci!" Grido camminando per il corridoio in cerca di mia madre.

"Si,tesoro lo so." Risponde lei ghignando.

Cattivo segno.

Quando mi sveglia presto (si,per me le dieci è presto) vuol dire che devo andare a sbrigare qualche faccenda per lei.

Altrimenti mi lascerebbe dormire anche fino all'ora di pranzo,la conosco troppo bene.

"ALEXIS! IO STAVO DORMENDO!" sbotta mio fratello uscendo dalla sua stanza.

Rido per la sua faccia imbronciata in questo momento,gli farei volentieri una foto.

I capelli castano chiaro sono perfettamente lisci e ordinati,nonostante si sia appena svegliato,mentre i suoi occhi verdi sono socchiusi e mi scrutano.

Scendo al piano di sotto,seguendo mia madre.

Prendo una scatola di cereali,e inizio a mangiare la mia colazione preferita.

"Senti tesoro,volevo chiederti una cosa.." inizia mia madre.

Ecco,lo sapevo.

"Ehm,dimmi." Dico forzando un sorriso.

So che è sbagliato,ma odio quando mia madre mi chiede di fare qualcosa.

Ma nonostante questo,faccio sempre ciò che mi dice. Infondo è mia madre,lei fa un sacco di cose per me quindi mi sento in dovere di ricambiare.

"Non è che potresti andare a ritirare alcuni libri alla libreria? Sono quelli che servono a te per la scuola.."inizia lei.

Non ne ho proprio voglia,soprattutto perché non ho la minima idea di dove si trovi questa libreria.

"Si..dove si trova la libreria?" Chiedo.

Mia madre inizia a spiegarmi la strada che dovrei percorrere, non ci sto capendo un bel niente ma continuo ad annuire come una stupida.

"..basta che vai lì e dici che devi ritirare i libri per la famiglia White." Conclude lei.

Corro al piano di sopra per vestirmi e prepararmi.

In dieci minuti sono pronta,e vado da mia madre per farmi dare i soldi.

Li metto nella tasca del pantaloncino,e dopo aver preso il cellulare,esco di casa.

Ricordo che mia madre ha detto che devo proseguire sempre avanti,poi girare a sinistra e dovrei vedere la libreria di fronte ad un bar,se ben ricordo.

In dieci minuti riesco a trovarla,ed entro subito.

"Buongiorno. Dovrei ritirare dei libri.." dico avvicinandomi ad una signora dietro il bancone.

"Cognome?" Chiede lei distrattamente.

"White." Rispondo.

In meno di cinque minuti,la donna torna con quattro libri,li sistema in una busta e me la porge.

Dopo aver pagato,esco finalmente da quella libreria,che puzzava di chiuso.

Senza che me ne accorga,vado a sbattere contro qualcuno.

"Stai più attenta!" Sbotta.

Alzo lo sguardo,e sento mancarmi il respiro.

Due meravigliosi occhi color miele mi guardano con aria infastidita,con i capelli color rame che sembrano dorati sotto la luce del sole che ricadono sulla fronte.

Tempeste nell'anima.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora