"Siamo dall'ospedale"
Per un'attimo mi si bloccò il cuore.
Me: "Co-Cos'è successo?"
Le lacrime iniziano a scendere, chiusi gli occhi, sperando di non sentire quella notizia.
Segretaria:"La sua ragazza si è svegliata, il dottor Williams deve parlare con lei, è pregata di venire quando può"
Mi sentii qualcosa dentro lo stomaco che non so cos'era. Tipo un fuoco d'artificio. Un'emozione indescrivibile
Me: "C-Camz si.. Si è svegliata? Cioè.. Camila, la mia Camz si è svegliata?!"
Iniziai a ridere come una scema.Segretaria: "Si, l'aspettiamo, arrivederci"
Attaccai il telefono e corsi verso la macchina.
In 5 minuti ero già là. Posteggiai e corsi, corsi più che potevo.
Come quando al mare si va giù, si sta per tanto, e dopo devi prendere aria e corri sù, perché senza lei non puoi vivere.
Provai la stessa cosa, la mia aria era Camila e finalmente, stavo correndo da lei.
Entrai all'ospedale e corsi, corsi, corsi, mi presi tutti quelli che incontravo per davanti.
Arrivai all'ascensore che per mia fortuna era lì.
Entrai, iniziai ad agitarmi, quel maledetto ascensore non arrivava mai. Inzia a sbattere il piede a terra, e ridevo, sola.
"Tutto bene?" Mi chiese un signora
"Tutto bene? Tutto una meraviglia!" Scoppiai a ridere.
Finalmente arrivai al mio piano, inziai a correre di nuovo, ma quando arrivai davanti la stanza mi chiamò l'infermiera
"Lauren, aspetta!"
Mi girai, cosa c'era adesso?
"Dimmi"
"Prima di entrare, il dottore vuole parlare con te, ti aspetta al suo ufficio"
CAZZO!
Arrivai davanti la porta dell'ufficio e bussai
"Avanti" Sentì dall'altra parte della porta
Entrai
"Salve" Mi accomodai sulla sedia davanti una scrivania che ci divideva
"Salve, allora..La signorina Cabello si è svegliata.."
Un sorriso comparve sulle mie labbra. Mi si appannò la vista per le lacrime
"Quando si è svegliata c'è voluto un pò prima che capisse dove fosse, quando si svegliò del tutto era confusa, non riusciva a capire, così l'abbiamo lasciata un pò da sola, aspettando il suo arrivo."
"Perciò, adesso.. Cioè, p-posso andare da.. Da lei?"
"Si, la sta aspettando, ma non le faccia troppe domande"
Scappai da quell'ufficio e iniziai a correre di nuovo.
Arrivai davanti la stanza, misi la mano sulla maniglia, feci un respiro profondo, forse anche troppo profondo ed aprii.
Era messa su di un lato, mi dava le spalle.
"Camz" Sussurrai più a me stessa che a lei.
"Camz" Dissi, con voce più alta
Sobbalzò, girò la testa verso di me.
E i nostri occhi si incontrarono, mi erano mancati così tanto..