Capitolo 2 - Arruolamento

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1940, ormai la guerra infuria già da un anno, fortunatamente i tedeschi non sono ancora riusciti ad arrivare in America, però ho deciso comunque di arruolarmi.
I miei genitori non sono entusiasti della mia decisione e Nicole ancora meno e mi ha detto:" non voglio perdere anche te come i miei genitori, ti prego non farlo!" Io la tranquillizzai dicendole che non sarei mai andato in guerra per essere ucciso inutilmente e non sarei mai andato in guerra senza neanche passare a casa e salutare.
Quindi presi i miei oggetti e due foto rappresentanti i miei genitori e Nicole e partì.
Arrivato in caserma feci subito conoscenza con quelli che sarebbero stati i mie compagni di battaglia per operazioni in incognito, O'Connell e Taurus, entrambi con più esperienza di me, infatti, sarebbero stati anche i miei insegnanti.
I primi giorni sarebbero stati devastanti per tutti gli allenamenti e test a tempo, se non arrivavo in tempo lo dovevo rifare. Dopo 3 mesi era giunto il momento dei test, intanto in Europa la Germania conquistò completamente la Polonia e la Francia mentre l'Italia combatteva per mantenere l'unico pezzo di terra rimasto, la Sicilia, la Gran Bretagna cercava inutilmente di aiutare questi stati ma capì molto presto che doveva ormai combattere solo per se stessa.
Dopo questa notizia l'America entrò in guerra in via ufficiale a fianco della Gran Bretagna, Italia e Francia quindi io non ebbi l'occasione di fare il test finale è così tornai a casa per dare la notizia che non sarei andato in guerra per un tempo indeterminato poiché le operazioni speciali sarebbero iniziate quando avrebbero avuto informazioni ufficiali di dove si fosse rifugiato Hitler.
I miei genitori erano felici di riavermi, finalmente, a casa dopo così tanto tempo, gli chiesi dove fosse Nicole e mi risposero che era andata in città per trovare un lavoro.
*BOOM*, uscì fuori per vedere cosa fosse successo e vidi una scena che avrei preferito non vedere, dalla città si stava innalzando una colonna di fumo altissima, in quel preciso istante mi arrivò una chiamata alla radio militare ed era O'Connell che stava urlando: "Siamo sotto attacco, tutti stiamo già combattendo in città, richiediamo rinforzi per scongiurare l'offensiva nemica e ci servono tutte le forze disponibili!" Allora presi il mio thompson, salutai i miei genitori dicendogli di rifugiarsi in cantina e partì verso la città, capii subito che non sarebbe stato facile...

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