Capitolo 6 - una "nuova" vita in compagnia

16 2 1
                                    

Dopo la conquista di Detroit, riuscimmo a tirare su un campo base in una fabbrica, in quel momento il comandante ci disse che servivano uomini su dei carri a Washington e che volevano proprio me e O'Connel sui loro M4 Sherman (dei carri armati medi), accettammo subito, poiché l'idea di avere dello spesso metallo che ti difende la trovammo un'ottima cosa, così partimmo. Arrivati non ci diedero nemmeno il tempo di presentarci che ci portarono a capire come riparare il carro in caso di guasto e le varie munizioni che poteva utilizzare, nel nostro caso avevamo un cannone da 75 mm, il che non avrebbe fatto sicuramente piacere alle truppe nemiche, che porta colpi esplosivi, che quando colpiscono  la corazza del carro nemico esplodono esternamente in modo da indebolirla o (se si aveva fortuna) entrano e uccidono tutto l'equipaggio, poi quelli a punta cava che penetrano la corazza e si distruggono all'interno del carro, facendo partire schegge di diversi centimetri in faccia all'equipaggio ferendoli o uccidendoli, ed infine quelli che poteva fermarli quasi sicuramente se fossero stati colpiti al motore o ad un cingolo. Quindi finite le lezioni ci portarono a conoscere i nostri prossimi compagni, conoscemmo Carl, uno dei 2 piloti a bordo, un ragazzo molto simpatico, di 24 anni, e anche con il tempo che correva riusciva sempre a farti ridere per la sua energia, poi alla volta di John, il serviente, un uomo sui 35 anni, era un po scorbutico e non andava molto d'accordo con O'Connell, poiché fu scelto come comandante, ed infine l'altro pilota e mitragliere, Shawn (26anni) un ragazzo tranquillo e anche se era abbastanza timido riuscì ugualmente a farci un'amicizia forte.
Da quel momento io e O'Connell conoscemmo quella che sarebbe stata la nostra "famiglia" in battaglia, anche con tutte le discussioni eravamo un gruppo molto unito. Purtroppo la tranquillità duro appena 2 settimane, poiché i tedeschi iniziarono ad attaccarci a Washington, arrivata questa notizia fecero mobilitare i tre quarti dei carri che ci furono arrivati a Detroit, così anche io ed il mio gruppo fummo chiamati e mandati a combattere, però ci vollero ben 3 settimane piene per arrivare in città, perché tentarono di fermarci nei pressi di Cincinnati, ed il nostro carro per fortuna non ebbe alcun problema, con la corazza, purtroppo i colpi un po' a tutte le unità iniziarono a scarseggiare quindi ci volle un'altra settimana prima di arrivare all'ultimo punto di rifornimento a poco più di 50 km fuori Washington, ci rifornimmo di munizioni e viveri ed in più ci riposammo anche per qualche ora prima della battaglia più difficile che ci fosse mai capitata fino a quel giorno. Nel pomeriggio ripartimmo per andare ad affrontare i crucchi, arrivati in città lo spettacolo non era dei migliori, purtroppo era quasi rasa del tutto al suolo, iniziammo quindi ad inoltrarci in questa "città fantasma" alla ricerca del nemico, li trovammo con i loro panzer davanti a quella che era la Casa Bianca, e così ingaggiammo il combattimento...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

SOTTO TIRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora