Capitolo 5

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La chiacchierata con Ashley mi aveva scossa parecchio.
Mi faceva impazzire l'idea che quella donna potesse condividere qualcosa con Noah. Una figlia, poi.
Come l'avrei spiegato a Grace? "Tesoro, hai una sorellina. Sua madre è la mia nemica storica. Ti ricordi quando ti parlai di quella donna che aveva rischiato di dividere me e tuo padre? Esatto, lei! La tua sorellina è nata per errore, un errore che ha fatto soffrire tutti noi. Ma non odiarla per questo, ti prego. Amala con tutto il tuo cuore... e invitala pure a mangiare una crostata alla marmellata di ciliegie con la sua mamma, in giardino".
Mi accovacciai sul divano e mi presi la testa tra le mani.
Sofia e Tod erano tornati a casa già da tempo. Troppi colpi per la mia povera migliore amica.
Noah aveva portato Grace al parco; io mi ritrovai invece sola a cercare di non apparire una bomba sul rischio di esplodere.
Mia sorella si avvicinò a me.
-Ehy sorella-
Le sorrisi sforzatamente. -Come stai Anne?-
-Io? Bene! Sei tu quella che sembra abbia appena visto un fantasma...-
-Peggio...una stega!- rise.
-È successo qualcosa?- mi chiese con la sua tenera voce.
-Problemi da grandi...-
-Ma tu non sei grande Luisana.-
-Sono sempre più grande di te- le feci una linguaccia facendola sorridere.
-Senti Lusy...tra poco io e Andrew compiamo 11 anni...-
-Si, mi ricordo.- dissi cercando di capire a che punto volesse arrivare.
-Volevamo andare a Disneyland- disse tutto d'un fiato.
-Wow! Ottima idea Anne...di certo meglio del decimo compleanno passato al campo da golf, scelto da papà- alzai gli occhi al cielo.
-Dopo quello ho deciso di scegliere io- disse ironica facendo sorridere me. -Solo che c'è un problema...-
-Ovvero?-
-Sai del periodo di crisi di papà-
Sbuffai. -Si...-
-Questo viaggio porterà via tanti soldi e né io né Andrew ce la sentiamo di chiedere a papà di pagare così tanto. Solo che...ci tenevamo molto...-
Le accarezzai la spalla.
-Lo posso immaginare Anne...tu e Andrew siete così responsabili e maturi ormai- mi guardò.
-Tu non hai del denaro da prestare a papà? O magari Noah, ha qualcosa?-
-No Anne, ho davvero molto poco, mentre Noah...lasciamo perdere.-
-Anche lui è al verde?- chiese.
-Mmm...no. In ogni caso non me la sento di chiedergli prestiti o tanto meno di pagare per me.-
Sbuffò avvilita. -E va bene...-
-Dai su. Riusciremo a trovare qualcosa di divertente e magari meno costoso, che potremmo permetterci con i nostri soldi. Metterò la mia parte.-
-Va bene- si rallegrò.
Sbattè la porta di casa.
-Ciao Noah- strillò mia sorella raggiungendolo per salutarlo.
-Ehi Anne!-
-Posso portare di là Grace?- chiese dolcemente.
Gli occhi di Noah si riempirono di terrore.
-...Ok. Solo, non farla uscire dalla carrozzina-
-D'accordo - sorrise felice e portò mia figlia con sé in cucina.
-Ehi mio uomo, com'è andata? Successo qualcosa di particolare?- gli chiesi mentre si sedeva accanto a me.
-Oh, tutto in regola. Tu piuttosto...qualcosa di particolare da raccontare?- chiese con sguardo indagatore.
-Ti riferisci a qualcosa in particolare?- dissi prendendolo in giro.
-Non saprei...tipo, hai sentito tua nonna? Hanno chiamato i miei? Obama è ancora il presidente?... Tuo padre è al verde?-
Sbiancai.
-Che...che dici? Perché? Noi...-
-Non mentire ti prego-
-Hai sentito tutto?- sbuffai.
-Abbastanza da capire la situazione. Perché non me ne hai parlato?-
-Noah...è un nostro problema...-
-Con "nostro" che intendi? -
-Della mia famiglia- dissi subito.
-E io? Non faccio parte della tua famiglia?-
-Si...solo che...-
-No Lusy. Non siamo ancora sposati ma tra poco lo saremo, i tuoi problemi sono i miei, dobbiamo affrontarli insieme-
Sospirai.
-Non voglio tu paghi. So che vorrai farlo e papà non accetterà mai.-
-Posso permettermelo, vorrei provarci.-
-Noah per favore...-
-Lascia fare a me Lusy, ti prego. Lasciami tentare.-
Sbuffai avvilita.
-E va bene! Ma ti prego, se mio padre non accetta lascia perdere.-
Annuì sorridendo. -Certo-
Da quel sorriso lo riuscii a capire...non si sarebbe mai arreso.

Un amore matematico 2 [il continuo della nostra storia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora