Capitolo 3

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Grace's pov:
Martedì, oggi è martedì.
Mi alzo di malavoglia dal letto, faccio colazione, mi lavo, indosso dei jeans e una maglietta grigia con la sigla "LA" (Los Angels) di lato tutta pelosa, metto il mascara per dare volume alle ciglia e una matita bianca all'interno dell'occhio, prendo lo zaino e mi incammino.
Appena arrivo come al solito c'è Emma ad aspettarmi
Quanto scommetti che ora ti chiede di ieri sera?
"hey Grace alla fine com'è andata ieri sera"
Che ti avevo detto?
"bene, bene, mi ha accompagnata in moto e sono entrata a casa"
Le dico semplicemente, so già cosa mi chiederà...
"e, sei entrata a casa sola?" mi chiede maliziosa
"certo" a volte penso di essere telepatica.
D'un tratto una mano mi tocca la spalla, mi giro e chi è ovviamente? Il mio caro compagno di banco
"hey ragazze come va?" ha indosso dei jeans, una maglietta grigia e una felpa rossa.
"tutto bene grazie" risponde Emma per entrambe.
Evito di rispondere.

Suona la campanella, saluto Emma e mi avvio in classe, ovviamente seguita da Lorenzo.
Mentre aspettiamo la prof dato che nessuno dei due ha voglia di restare in silenzio parliamo un po' di tutto, mi chiede quali professori secondo me sono simpatici e altri no
"sono tutti stronzi" rispondo io.
Si mette a ridere, dio che bella risata che ha, ok ok, basta Grace, cosa ti avevo detto?
Tu comandi i tuoi pensieri, io non centro niente!
Come vuoi tu.
Si lo so, parlo con me stessa, cose da sfigati.
Continuiamo a parlare, lui mi racconta di Torino, la sua città natale, e del perché si sia trasferito qui a Milano
"mi sono trasferito per mio padre, ha ottenuto un posto di lavoro qua a Milano quindi..." mi racconta lui.
"come mai quel Piercing?" mi domanda mentre mi guarda il naso
No no no il piercing no, tra tutte le cose il piercing no
"beh... Ecco..."
Per fortuna la prof entra in classe, salvandomi dal disagio del momento
Miracolo, sei felice che ci sia la prof
Per una volta...
Passano le ore e finalmente arriva la pausa per lo spuntino, che come al solito non ho portato.

Finalmente qualche ora dopo suona la campanella per comunicare che sono finite le lezioni, prendo le mie cose, saluto Emma e mi incammino nella mia solita strada. Sento il suono di qualcuno che corre, è Lorenzo, è simpatico dai, Emma mi ha detto che per superare quello che mi è successo in passato devo farmi dei nuovi amici, e lui sembra abbastanza simpatico
E carino...
Zitta vocina di... Guarda non farmi bestemmiare.
Ecco brava, placa il drago.
"allora, mi dici di più su quel piercing?" ovviamente me l'ha richiesto, cosa gli rispondo? Non gliene parlerò adesso.
"forse un giorno te ne parlerò" dico vaga.
I suoi occhi si illuminano.
"quindi, vuol dire che siamo amici?"
Domanda a trabocchetto, cazzo, che rispondo?
"ehm, si , credo.." non ho idea se siamo amici o meno.
"dato che non lo sai nemmeno tu rispondo io, siamo amiciiiii yee" dice facendo il cretino, riesce a far ridere persino me, si, mi sa che è mio amico.
Lorenzo's pov:
Sta sorridendo, sono riuscito a farla sorridere, ho notato che non ride molto, se ci sono riuscito è già un poccolo traguardo, ma è solo l'inizio.
Arriviamo davanti a casa sua, vorrei entrare, ma non vorrei che pensasse male.
"ehm, scusa, potrei andare un attimo in bagno da te?"
Scusa trovata.
"eh? Si certo" come al solito ha la testa altrove.
Entriamo a casa sua, non è enorme, ma è molto carina, le pareti sono bianche e i mobili sono tutti bianchi con delle decorazioni nere, vado in bagno, anchesso bianco e nero, con delle decorazioni argentate, vado in cucina, anchessa ha questi colori predominanti, con il tavolo di vetro trasparente.
Insieme a Grece, noto una signora alta, con i capelli neri e corti, non si somigliano molto, deve essere la madre.
"ehm, piacere, sono Lorenzo, un amico di Grace, scusate l'intruzione ho chiesto a sua figlia di andare in..." non faccio in tempo a completare la frase che la donna mi abbraccia esuberante.
"grazie a dio finalmente vedo un amico di mia figlia, credevo fosse depressa" ride la signora.
"comunque io sono Anna, sua madre, ti piacerebbe restare a pranzo?"
Mi chiede lei con occhi che brillano, guardo Grace, che intanto è molto imbarazzata dalla situazione, mi sta mimando di dire di no.
"certo, se non do' fastidio" rispondo sorridendo.
"fantastico, vado a cucinare, Grace, cara, mostragli dove può posare lo zaino"
"certo, lory andiamo" mi dice lei facendomi cenno di seguirla.
Saliamo le scale, ci ritroviamo in un piccolo corridoio, ci sono tre porte, bianche ovviamente, percorriamo tutto il corridoio e alla fine Grace apre l'ultima porta. Appena la apre resto scioccato, quella stanza è bellissima, deve essere la sua.
"questo è il mio mondo" mi dice lei mentre tende la mano verso la stanza
"è bellissima" le dico mentre ammiro il soffitto, poi guardo lei, che è ancora meglio.
•Spazio autrice•
(sopra la madre di Grace🔝)
Sera ragazze, mi dispiace se è da un po' che non pubblico un capitolo, ora non starò qui a dire il motivo dato che non frega niente a nessuno. Mi dispiace se il capitolo è più corto del previsto ma per ora sono a corto di idee. So che il capitolo non è un granché, ma cercherò di migliorare. Beh che dire mi farebbe davvero piacere se metteste un piccolo like alla storia, non perché voglio avere dei mi piace, ma per sapere se la storia piace, magari potreste commentare scrivendo se vi piace o no, e magari dandomi anche qualche idea, o insomma, ditemi cosa ne pensate se vi va. "E noi ci rivediamo in un prossimo capitolo, Bella ragazzi"
Si, d'ora in poi chiuderò così i capitoli
(molto originale😂)

Before the Happiness⋆||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora