38.
Natalie se ne stava lì ferma, a guardare triste Derek.
Evelyn l'avrebbe riconosciuta ovunque: il ritratto che Derek le aveva fatto era talmente realistico che perfino l'espressione sul volto della ragazza era la stessa.
"Non farti ingannare da ciò che dirà, Evelyn." sussurrò Derek. "Promettimelo."
La ragazza distolse lo sguardo da Natalie per rivolgerlo a lui. "Mi avevi detto che era morta. Cosa... cosa sta succedendo?" Sentiva il dubbio insinuarsi nella sua mente e nel suo cuore.
"Derek" mormorò Natalie, facendo un passo verso di lui. La sua voce aveva una nota triste e malinconica.
Derek non si mosse, ma Evelyn vide il suo petto alzarsi e abbassarsi freneticamente.
"Derek..."ripeté Natalie, facendo un passo verso di lui. "Dove sei stato per tutto questo tempo? Perché non sei tornato da me?" Gli occhi della ragazza si fecero lucidi, pieni di lacrime non versate.
Il ragazzo afferrò Evelyn per il polso. "Alzati. Ce ne dobbiamo andare."
La tirò su con forza, ma Evelyn si liberò dalla sua presa con uno strattone. "Derek, cos'è questa storia? Perché Natalie è qui?"
Lui provò a rispondere ma Natalie disse con voce lamentosa: "Ti ho aspettato, Derek!"
Gli occhi del ragazzo si fecero velati. Evelyn cercò di prendergli la mano ma lui si scansò appena, continuando a guardare Natalie.
"Ti ho aspettato così a lungo..." sussurrò la ragazza, facendo un passo verso di lui, "ma tu non sei più tornato." Lacrime luccicanti cominciarono a scendere lungo le guance della ragazza. "Perché te ne sei andato, Derek? Mi hai lasciata qui, da sola, per tutto questo tempo..."
Derek sembrava aver perso l'uso della parola.
Natalie avanzò verso di lui e si avvicinò tanto che Evelyn avrebbe potuto toccarla.
Non seppe cosa pensare. Per un attimo, aveva creduto che fosse solo un fantasma, un'allucinazione. Ma quando la ragazza prese la mano di Derek e la strinse tra le sue, Evelyn sentì il cuore sprofondare.
"Perché te ne sei andato?" gli chiese ancora Natalie.
Infine, il ragazzo parlò. "Non sopportavo più di vederti." disse, con voce rotta.
Lei lo guardò con occhi pieni di dolore e il volto bagnato di lacrime. "Mi hai dimenticato." sussurrò.
"No!" esclamò Derek, afferrandola per le spalle. "Non potrei mai!"
Evelyn non riusciva a far altro che guardarli. Non sapeva cosa pensare, non sapeva cosa fare.
Derek le aveva mentito: Natalie non era morta. Lui l'aveva abbandonata.
"Non è giusto, Derek." mormorò Natalie, continuando a piangere. "Sei stato via tre anni. Non hai idea di quello che ho passato."
"Non potevo continuare a vederti, Natalie. Non così."
Lei si liberò dalla sua presa. I suoi occhi si fecero pieni di rabbia. "E la soluzione è stata lasciarmi? Avremmo potuto stare insieme per sempre, eppure tu hai scelto di andartene e dimenticarmi." Lo guardò piena di dolore. "Dicevi di amarmi. Eppure mi hai lasciata."
Derek scosse la testa, mentre i suoi occhi diventavano lucidi. "Smettila, Natalie. Così mi fai solo del male. Eri come una droga! Non riuscivo più a vivere e il dolore mi stava uccidendo. Non potevo continuare a vederti..."
Lei lo schiaffeggiò con forza. Lui non tentò neanche di reagire.
"Ti odio." sibilò, ma nella sua voce c'erano dolore e disperazione, non odio.
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L'Altra Metà del Mondo
ParanormalEvelyn Soldier è una diciannovenne bella, ricca e popolare, ma anche altrettanto arrogante e superficiale. Derek Hunt è sempre pieno di tagli e lividi, e su di lui girano voci maligne, come il fatto che abbia ucciso una ragazza nella sua vecchia cit...