capitolo 3

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Il piccolo tour inizia, però prima di iniziare a mostrargli le aule mi sembrava giusto dirgli:
-senti Cameron... Capisco che andavi di fretta ma ti sei messo la maglia alla rovescia... Forse è meglio che la giri, ah quasi dimenticavo sei sporco di rossetto qua- dico indicando un punto vicino alle labbra sul suo volto...

- oh ma che sbadato che sono...-  dice e fa per togliersi la maglietta e io quindi, mi giro dall'alta parte...

- cos'è ti vergogni di guardarmi senza maglia?- dice. Ah ma fatti i cavoli tuoi! E io che volevo fare l'educata...

- no era per educazione, ma se ci tieni tanto mi giro - e  così faccio, mi ritrovo davanti un fisico scolpito con degli addominali perfetti, resto completamente a bocca aperta nel vedere quel ben di dio. Wow. Ma cosa diavolo sto pensando? Avanti Carolyne tu non sei quel genere di ragazza che sbava dietro a chiunque abbia un pò di fisico... Andiamo ma questo è  un fisico da dio greco non uno qualunque come faccio a distogliere lo sguardo? Uff dai Carol fai un respiro profondo... In fondo è solo un ragazzo... Niente di ché.

- heii ci seii? Terra chiama Carolyne!-
Dice passandomi una mano davanti agli occhi, devo essermi incanta. Ma cosa diavolo aspetta a mettersi sta dannata maglia?

- dai Cameron sbrigati non ho tutta la giornata- dico incamminandomi verso la mensa. Quel ragazzo É terribilmente fastidioso.
- hei aspettamiii- dice aumentando il suo passo fino a quando non mi raggiunge
- allora, questa qui è la mensa, per quelli che dormono qui è aperta dalle 7.00 alle 8.00 per la colazione, dalle 12,30 alle 14.00 per il pranzo e infine dalle 19.00 alle 21.00 per la cena, anche se io ti  consiglio la pizzeria qui fuori, è molto meglio- dico e noto sul suo viso un piccolo sorriso
- si posso immaginare- dice passandosi una mano fra i capelli per carcare di sistemarli un po, ma senza ottenere nessun risultato.
Camminiamo per un lungo corridoio dove ci sono tutti i laboratori che gli mostro uno a uno, poi andiamo verso l'uscita e lo porto dove ci sono le palestre, prima gli mostro gli spogliatoi e poi il campo da rugby che c'è fuori dove si stanno allenando le cheerleader. da lontano Samantha lo saluta e si avvicina  a noi correndo.
Ma non poteva restarsene lì?

- hei tesoro, senti già la mia mancanza eh? - si... Vi siete visti 10 minuti fa babba, non siamo qui per te...

- eh si... L'ho devo ammettere- oddio non posso assistere ad una conversazione del genere... Potrei scoppiare e ridegli in faccia per l'imbarazzo ( è già successa una cosa simile con Dylan... Una vera figuraccia) diciamo che io rido sempre nei momenti meno opportuni non ho un ottimo tempismo. Nah per niente, io non ho proprio tempismo. Sorrido al mio pensiero

- emm e tu che ci fai con quella piccola stronzetta?- senti chi parla, la mister immacolata pfff...

-  quella ha un nome prima di tutto, senti Samantha ti ho già chiesto scusa per prima, più di così non posso fare mi spiace, ah e gradirei che non mi chiamasti più così. Grazie- le rispondo a tono, non mi piace farmi mettere i piedi in testa da nessuno, tanto meno da una così.

- preferisci forse sfigata? O magari orfanella?- oh no. Questo non avrebbe dovuto dirlo. No. Faccio di tutto per trattenere la calma...

- senti brutta sgualdrina oggi non è giornata, quindi vedi di girate i tacchi e andartene tu sai dove una volta per tutte e lasciami in pace, a me e a tutti gli altri.- le rispondo, faccio per andarmene ma lei mi afferra il polso

- lasciami stare. ORA. - la guardo il più male possibile e lei stranamente mi da ascolto e mi lascia andare il polso.

- beh? Già finito? Tutto qui? Mi aspettavo una bella rissa fra donne con tirate di capelli eccetera... Uff che delusione- dice cameron. Ma quanto può essere stupido?

un'imperfetta felicità || Cameron Dallas ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora