Capitolo sesto

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Lo scontro iniziò.
Artù si lanciò con uno scatto su Rufus che lo stava ignorando muovendo velocemente il rametto nell'aria.
Artù sferrò un potente colpo a Rufus che però non lo sfiorò neanche. Una barriera invisibile si era formata intorno a suo cugino e rendeva impossibile ad Artù avvicinarsi all'avversario.

"Sei diventato veloce con le rune, Rufus."
"La tua abilità con la spada mi stupisce sempre." Rispose lui, sorridendo.
"Ora mi basterà trovare la runa originale e la tua difesa sarà demolita..."

Detto ciò Artù iniziò a scagliare diversi colpi in diversi punti della barriera mentre Rufus si prestava a comporre nuovi simboli.
Dopo una decina di colpi Artù sferrò un affondo, colpendo una runa circolare, che fece saltare la barriera.

Rufus indietreggiò, sorpreso dalla velocità con cui il cugino era riuscito a trovare la runa originale.
Lo spadaccino ruotò la spada fra le sue mani e colpì l'avversario che però, si dissolse.

Artù spalanco gli occhi, non aspettandosi una simile svolta e nello stesso momento sentì una specie di lama trafiggergli il petto.
Voltandosi vide il cugino impugnare una specie di lancia fatta di rune.
"Sorpreso?"
Artù strinse i denti e avanzò, liberandosi dalla lama della lancia.
La afferrò e la tirò verso di sé, facendo perdere l'equilibrio a Rufus.
Lui cadde ma prese il rametto e cercò di crearsi uno scudo il più velocemente possibile.
Ma lo spadaccino fu più veloce di lui e gli infilzò la lancia nel palmo della mano.
Rufus urlò per il dolore e Artù si preparò a dare il colpo di grazia.

Rufus si staccò la lancia dalla mano e si alzò giusto in tempo per parare l'attacco di Artù.

Rufus si allontanò con un balzo all'indietro.
Fisicamente non poteva competere con Artù, e lo sapeva.
La sua mano destra era inutilizzabile.
Ma di mani ne aveva due, giusto?

Artù scattò contro Rufus e iniziò a colpirlo ripetutamente.
Il cugino aveva impugnato la lancia con entrambe le mani ma non faceva altro che difendersi e indietreggiare.
Quale era il suo scopo?
Rufus era intelligente, aveva sicuramente un piano.

Artù si guardò intorno e quando notò il rametto ai piedi di Rufus era ormai troppo tardi.

Rufus compose velocemente dei simboli e delle catene fatte di rune si attorcigliarono attorno attorno alle gambe di Artù, immobilizzandolo.

Rufus fece un sospiro di sollievo.
"Caspita, me la sono vista brutta...."
Artù provò a colpirlo ma era inutile. Era troppo distante e le catene erano praticamente infrangibili.

"Mi duole dirtelo cugino, ma non c'è nulla che tu possa fare." Disse Rufus.
"Sai...anch'io ho degli assi nella manica..." Rispose Artù.

Lo spadaccino alzò la spada verso il cielo ed essa divenne dorata.
Poi Artù rivolse lo sguardo verso Rufus.
"Avresti dovuto incatenarmi le mani."
Abbassò la spada di scatto e una scia dorata si scaraventò contro Rufus, che cadde a terra...inerme.

Le catene ai piedi di Artù scomparvero e un forte numero di applausi scoppiò nelle tribune.

"Abbiamo un vincitore!" Esclamò Honolulu scendendo nel campo.

Gli applausi aumentarono di intensità e Artù si inchinò accennando un sorriso.

Poi si volse verso Rufus e gli porse una mano. Lui la afferrò e si alzò, tenendosi il petto.
"Sarà meglio andare in infermeria...." Disse con un filo di voce.

Artù lo prese sottobraccio.

E così terminò il primo turno.

Non sono sicura di cavarmela con il descrivere combattimenti..fatemi sapere se avete dei consigli, grazie!

The darkness belowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora