I'm pregnant with the baby from Harry Styles

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Vi voglio raccontare questo prima di arrivare al presente però non voglio farla lunga perché potrei mettermi a piangere di nuovo.

Nove mesi fa.

L'avevo fatto. Avevo fatto quello che Melany mi ripeteva da giorni. Avevo fatto il test della gravidanza. E? Era risultato positivo! Ero così felice. Sarei potuta anche cadere e farmi molto male, ma sarei stata comunque felice. Avevo un sorriso da idiota stampato sul volto. Ero dannatamente felice. Stavo andando dal primo che doveva sapere la notizia ovvero il padre del bambino o bambina che avevo in pancia, Harold Edward Styles. Ci eravamo conosciuti due anni prima, io avevo 16 anni e lui 18. Me lo ricordo come se fosse successo ieri. Ero così felice assieme a lui che la situazione mi era sfuggita di mano. I miei genitori e i suoi non andavano d'accordo e ci buttarono fuori di casa dato che erano contro la nostra relazione. Finimmo per trovare un appartamento a Holmes Chapel vicino alla sua famiglia e ci sistemammo lì. Ed era proprio il posto dove ero andata correndo. Ero davanti alla porta di casa nostra e presi un respiro profondo. Bussai alla porta e aspettai che aprisse, cosa che fece poco dopo. Gli sorrisi e lui ricambiò facendomi entrare. Mi sedetti sul divano e mi morsi il labbro nervosa. Il cuore mi batteva a mille nel petto, sapevo di doverglielo dire. Non avevo idea di quello che avrebbe fatto, ero troppo ingenua.

"Harry ti devo dire una cosa." Sorrisi dolcemente e lui mi fece l'occhiolino. Harry era il nomignolo che gli avevo affibiato io.

Si sedette davanti a me nel divano che avevamo comprato assieme. Tutto di questa casa era nostro. Io ero seduta sulla poltroncina. Sospirai.

"H-Harry i-io sono...incinta." Balbettai un pó più sicura alla fine.

Vidi il suo viso diventare bianco e il suo sorriso sparire. Sembrava che qualcuno gli avesse risucchiato l'anima, era immobile. Io credetti che fosse lo shock iniziale, poi mi avrebbe abbracciato e avremmo festeggiato, ma no.

"COSA!?" Sbraitò alzandosi in piedi tirando le punte dei suoi ricci.

"Sono-"

"Cazzo Amanda ho capito, cazzo!" Mi interruppe passandosi le mani sul volto.

Il mio sorriso cedette, sembrava...sconvolto? Sì, sconvolto. Non mi aspettavo una reazione del genere. Stavo quasi per scoppiare a piangere. Ero passata dalla super felicità alla tristezza in cinque minuti. Mi alzai dalla poltrona e gli andai vicino.

"Harry calmati andr-"

"No Amanda no! Non mi chiamare così, cazzo" Mi interruppe e si allontanò da me facendo due passi indietro.

Mi guardava come se fossi un mostro. Iniziai a piangere.

"Quando-" Deglutì "quando è successo?" Mi domandò guardando a terra mentre si tirava i capelli.

"Due settimane fa." Risposi asciugando le lacrime con il dorso della mano destra.

Era successo quella volta in cui non prendemmo precauzioni perché erano finite. Forse anche lui si ricordò perché strizzò gli occhi come se volesse morire.

"Esci!" Urlò all'improvviso aprendo la porta,buttando sullo zerbino la mia borsa.

"Cos-" Mi interruppe

"Ho detto esci! Fuori da casa mia!" Piansi di nuovo appena finì quella frase. Quella era casa nostra non sua. Scossi la testa e mi avvicinai a lui.

"È anche casa mia!" Gli urlai addosso.

"Se non ti ricordi ho firmato io perché tu avevi soltanto diciassette anni!" Sbraitò con le mani in aria.

Questo mi spezzò il cuore. Il mondo mi stava cadendo addosso. Buttai il mio anello di fidanzamento per terra e appena lui si chinò per prenderlo lo calpestai e si ruppe in mille pezzettini di oro a 24 carati e per finire li sparsi per tutta la casa muovendo il piede sopra di essi. Lui scoppiò.

"Cazzo Amanda sai quanto l'avevo pagato!? È!? Lo sai!? Sei solo una bambina." Mi urlò in faccia.

Gli tirai uno schiaffone sulla sua guancia destra sperando di avergli rotto qualche dente e raccolsi la borsetta correndo lontano da lì.

"Amanda!" Urlò disperato appena svoltai l'angolo. Piangevo a dirotto e andai a casa di Melany, l'unico posto dove avrei potuto consolarmi.