Second

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Caro Zayn,
andare al tuo funerale è stato devastante, davvero.
Realizzare che non tornerai, vedere che degli uomini qualunque ti hanno rinchiuso sottoterra davanti ai miei occhi, un gesto così monotono per loro.
Volevo urlare, volevo venire da te e dirti di tornare indietro.
Eri in smoking, quello che indossavi per il nostro primo anniversario.
Tua madre mi ha consegnato la tua collana, ha pensato fosse giusto l'avessi io.
Alla celebrazione c'erano anche quelle persone che hanno sempre voluto farci del male, ostacolare il nostro amore.
Le ho cacciate, non meritavano di stare nel nostro dolore, così intimo.
Mi manchi così tanto che fatico a respirare, fatico a pensare che per vederti dovrò andare al cimitero, dove solo gli ultra novantenni dovrebbero stare, non i ventenni che devono ancora imparare a vivere.
Non tu.
Non noi.
Volevo davvero dire qualcosa per te, mi ero avvicinata al microfono, stringendomi nel trench nero, ma al momento di parlare le parole erano diventate singhiozzi inarrestabili, tua sorella ha dovuto portarmi fuori dall'edificio.
È tutto così profondamente sbagliato.
È un dolore troppo forte sentire la segreteria telefonica al tuo numero di telefono.
Si sente la tua voce roca, "Ora sono impegnato, richiamate più tardi", con delle risate di sottofondo.
Le nostre risate.
Ho ancora la nostra foto sul telefono, una delle tante.
Lo "scatto rubato" lo chiamavi.
Mi avevi rubato un bacio, si può vedere bene la mia espressione inaspettata e felice.
Ci eravamo svegliati da poco e dovevamo andare a cercare la nostra nuova casa.
Chissà se sarò ancora felice.
Dubito, la mia felicità eri tu.
Eri la mia droga, una droga sana e che faceva bene al cuore.
Ricordi quanto ci odiavamo all'inizio? Non ci sopportavamo.
Eppure era sempre stato amore.
Ricordo quanto mi divertivo a farti imbestialire chiamandoti per cognome.
Oppure quando mi lanciavi palline di carta sui capelli durante la mia ora preferita, quella di fotografia.
Se qualcuno mi avesse detto che mi sarei innamorata di te, gli avrei sicuramente riso in faccia.
Dannazione a te Malik.
Saresti ancora vivo se non ci fossimo innamorati.
Mi sento in colpa, ma sai che sono sempre stata egoista e non rimpiango il tempo passato con te.
Non potrei mai farlo.
È da quella notte che non dormo, appena chiudo gli occhi ti vedo disteso, coperto da quel telo bianco macchiato del tuo sangue.
Finirò in manicomio.
Ti amo più di ieri.

Blue xx

Angel - z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora