Eighth

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Eighth

Caro Zayn,
oggi sono venuta a trovarti, mi hai sentito?
Non ti ho portato fiori, so che li hai sempre odiati.
Sono rimasta seduta lì con te tutto il pomeriggio.
Ti hanno messo una foto che non rispecchia la tua bellezza.
Sembri quasi umano, invece no.
Tu sei sempre stato divino, un essere non terrestre, a mio avviso.
La gente mi osservava accennando un sorriso, con quella compassione negli occhi che mi faceva venir voglia di vomitare.
Non che non lo abbia fatto, sicuramente non lì.
Al crepuscolo il custode mi ha gentilmente chiesto di uscire.
Ha sorriso, sentendomi salutarti.
Sai, mi sarebbe piaciuto venire a trovarti in cimitero tra settant'anni.
Quando avresti avuto i capelli bianchi, il petto meno tonico e qualche ruga sul viso; saresti stato sempre stupendo.
Tornando a casa ho visto un ragazzo voltato di spalle, gli sono corsa dietro girandolo verso di me.
Non eri tu.
Eppure mi sembrava di averti visto.
Mi scusai velocemente, ma dal suo viso traspariva la preoccupazione, me ne sono andata velocemente.
Ho camminato a vuoto, ovunque mi girassi vedevo noi due, felici.
Penso sia questo il prezzo da pagare per la felicità.
Harry tenta sempre di avvicinarsi, ma io non posso, capisci?
Domani sarà il mio compleanno, ma non ha importanza se non ti riavrò indietro.
In realtà, non so di cosa mi importi.
Non mi interessa più farmi bella la mattina, lego i capelli in una crocchia disordinata, ho buttato le lenti a contatto e indosso gli occhiali neri con la montatura larga.
Uscirei in pigiama e ciabatte se solo potessi.
Penso sia ora di andare.

Blue xx

Angel - z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora