Ho un forte mal di testa , non riesco ad aprire gli occhi ...
Sento il rumore di una TV accesa . Sono distesa su una superficie soffice, non ho idea di dove sono.
Apro lentamente gli occhi dopo cinque minuti di tentativi e mi rendo conto che sono sdraiata sul divano di casa mia. Mi alzo , decido di andare a salutare i miei genitori...
"Mamma, papà " li chiamo , non li trovo .
Il fuoco del caminetto acceso emana un tepore rilassante, quasi soporifero.
"Mamma!" La chiamo di nuovo, ma non risponde nessuno .
All'improvviso sento il campanello della porta suonare insistentemente, chissà chi è a quest'ora della notte.
Essendo l'unica persona presente in casa , vado ad aprire la porta. I miei occhi si riempiono di terrore , davanti a me c'è la figura molto alta dell'uomo che voleva farmi del male!
"Hey ti ricordi di me piccola?" Dice con un timbro di voce malizioso.
"Che vuoi da ma, vattene via!" Dico con un fil di voce , in aria di sfida .
"Sono tornato a prendermi ciò che non sono riuscito ad ottenere nel nostro primo incontro" con queste parole, conferma ciò che non avrei voluto mai sentire.
"Vattene!" Urlo spaventata.
Lui ride , ride di gusto come se assaporasse ogni parola che pronuncio.c'è qualche secondo di silenzio, per quanto io voglia fuggire, andare lontano e dimenticarmi di questo "incidente di percorso" i miei piedi sono come incollati a terra, non riesco a fuggire , le gambe tremano, non riesco nemmeno a parlare , sono come paralizzata completamente.
All'improvviso lui afferra il mio braccio e mi tira verso di sé, ed inizia ad abbassarmi i pantaloni, ho paura tanta paura.
PERCHÈ NON RIESCO A MUOVERMI!! PERCHÈ??!!
inizia a mordemi ed a succhiarmi il collo, ma non riesco a reagire, sento solo le calde lacrime scendermi sulle guance .
"Fermati!" Esclama una voce misteriosa.
I miei occhi si illuminano, il grammo di speranza che mi è rimasta si fa sempre più grande.
L'uomo che mi sta facendo del male, pian piano sembra svanire nel nulla , diventando sempre più trasparente.
Sulla mia pelle, sento un abbraccio , un profumo famigliare , quella voce, rassicurante, è Michael...è davvero lui.
Non sono mai stata così felice in vita mia , mi ha salvata, ancora una volta.
Poggia la sua felpa sulle mie spalle, e sorride, coi suoi intensi occhi riflessi nei miei.
"Devo andare " sussurra.
"No aspetta, non scappare ancora , ti prego..." lo supplico, ma prima che io finisca la frase, lui scompare nel nulla.
"Hey aspetta!! La tua felpa !"
//Mi sveglio in un mare di sudore , era solo un sogno , non so se definirlo un incubo.
Mia madre è addormentata sulla poltrona della mia camera , io sono distesa sul letto.
Prendo il cellulare e guardo l'ora.
Sono solo le 5.32 di mattina, decido di dirigermi in bagno, che nottata.Ho un forte mal di testa, in parte causato dalla sbronza di ieri.
Guardo la mia immagine riflessa sullo specchio sopra il lavabo, sono orribile, la prima cosa che noto sono le occhiaie , molto scure che contornano i miei occhi.
Fa freddo, decido di cercare qualcosa da mettermi.
La prima cosa che mi capita in mano è la felpa di Michael. Me la metto, è ancora cosparsa del suo profumo.
Mi sento subito più calda. Decido di bere un sorso d'acqua.
"Ale! Dove sei?" Mi chiama mia mamma in tono preoccupato.
"Sono qui mamma, in bagno" le rispondo dolcemente.
"Stai meglio?" Mi domanda ancora preoccupata.
"Sì mamma tranquilla, sto meglio" le rispondo.
"Fate un po di silenzio però, mi avete svegliato!" Sento la voce assonnata di mio padre provenire dall'altra stanza .
Mia madre ridacchia, e pian piano mi unisco a lei.Sento un rumore di passi, provenire dal corridoio , e pochi secondi dopo sento bussare alla mia camera , è mio padre , lo invito ad entrare .
In mano ha una scatolina piuttosto piccola, accuratamente impacchettata con un elegante carta blu elettrico ed un grazioso nastrino azzurro cosparso da brillantini.
"Auguri tesoro, ecco il tuo regalo da parte mia e della mamma" sussurra mio padre ancora assonnato con un sorriso stampato sul viso stanco.
Mi porge la scatolina.
"Non l'aprire ora , se l'aprirai quando domani arriveremo a Pescara avrà molto più senso " dice mia madre .
"Sono curiosa ora però!" Mi lamento scherzosamente e loro sorridono.
"Infatti lo avevamo previsto, quindi ti abbiamo preso un altra cosuccia per non farti pensare alla misteriosa scatolina" mi informa mio padre sorridendo, mentre mia madre apre il mio armadio e tira fuori una busta regalo, me la rende, ed io la prendo intenta ad aprirla.
Al suo interno c'è una scatola di scarpe che contiene delle converse bordeaux , le volevo da molto tempo .
"Grazie mamma, grazie papà!" dico con aria soddisfatta abbracciandoli.
Ma l'unica cosa che avrei voluto per il mio compleanno era di rivedere quel ragazzo...
Sono tornata scusate per la mia Lunga assenza, ma ora aggiornerò molto più spesso ~Steify♡☆