Affacciandomi dal finestrino della macchina vedo dei bellissimi paesaggi , Roma si allontana sempre di piú.
Sto per passare il traforo,mi manca già la mia città.
Mia madre decide di accendere la radio , ed inizia a girare per le stazioni finchè non si ferma quando sente la canzone "Work" di Rihanna.
Sono cosí stanca, sono solo le 18.30 però.
Decido di appoggiare la testa sulla borsa poggiata al mio fianco sul sedile ho bisogno di dormire.
Istintivamente decido di aprire il borsone e di prendere la felpa di Michael,non so perché ma ho bisogno di sentirmi al sicuro...
Verso le 20.00 sento l' auto fermarsi , apro gli occhi e mi ritrovo la felpa sulla faccia, la sposto ripiegandola delicatamente e vedo che i miei genitori sono già scesi dall'auto.
Guardando fuori dal finestrino posteriore vedo mio padre affrettarsi a prendere gli ultimi bagagli quindi scendo dall'auto e prendo una delle pesanti valige che ha in mano .
Rivolgo lo sguardo di fronte a me e vedo mamma che cerca le chiavi della nuova casa nella borsa.
Quando finalmente riesce ad aprire il portone ,mi precipito su per le scale salendo fino al quarto piano aspettando che mia madre apra la porta.
Mi guardo intorno, il corridoio di questo condominio é immenso e molto moderno a quanto vedo.
Entro in casa, per essere un appartamento é abbastanza spazioso direi.
Appoggio le valige accanto alla porta ed inizio ad esplorare la mia nuova casa,ogni camera é abbastanza grande,ci sono due bagni , perfino un soggiorno immenso ,ma non ha nulla a che vedere con l'altra casa, piena di ricordi .
Arrivo davanti ad una porta che non avevo aperto prima , abbasso la maniglia e vedo una stanza bellissima,con le pareti dello stesso colore della mia stanza, il mio letto , i miei mobili , é perfetta !
Decido di andare in soggiorno dai miei genitori.
"Mamma, papà, grazie la mia stanza é stupenda davvero ,mi piace tantissimo"esclamo.
"Te lo avevamo detto che ti avremo stupita" dice mio padre soddisfatto.
"Ti ricordi quella scatoletta che ti avevamo detto di aprire solo quando sarai arrivata qui?" domanda mia madre curiosa.
"Ah me ne ero quasi dimenticata"dico distrattamente mentre la cerco nella borsa che ormai é posizionata sul divano.
Trovo la scatoletta in una delle tante tasche, sfilo il fiocco e la apro , non riesco a credere ai miei occhi, sono delle chiavi, per uno scooter!
"Scendi le scale e vai dietro il palazzo" dice mio padre soddisfatto.
"Subito, grazie mamma, grazie papà"dico entusiasta.
Corro giù per le scale e vado dietro il palazzo, ed improvvisamente vedo una bellissima vespa parcheggiata di fianco ad un muro . Decido subito di farci un giro.
Ho preso il patentino a 15 anni ma i miei genitori non si sono mai potuti permettere di comprarmi uno scooter tutto mio.
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Il semaforo é diventa rosso, mi fermo ed affianco a me si posiziona una Mini Couper nera decappotabile. Non riesco a vedere bene all'interno ,ma l' occhio mi cade su la mano destra del conducente posizionata sul volante.
Indossa un anello con un teschio , abbastanza largo,ma perchè è cosí famigliare?
Scatta il verde e sono obbligata a partire.
Perdo di vista la macchina ,ma non riesco a smettere di pensare a quella mano, quell'anello cosí famigliare.
Scusate per la mia lunga assenza, aggiornerò molto più spesso, spero che questo capitolo vi piaccia.
~Steify❤