L'uomo senza volto

Capitolo primo

Diario di Jacques Rouges
Parigi 18 Agosto mattina.

E' una bellissima mattina d'estate; si sente nell'aria il dolce profumo delle Boulangeries appena aperte; l'odore delle Baguettes e dei croissants appena sfornati.
E' cominciato tutto nel verso giusto. Mi sono alzato per primo per andare a prendere i croissants, mia moglie Dafne stava ancora dormendo. Appena entrato nel Negozio ho sentito spettegolare una vecchia signora di un forestiero che da poco si è trasferito nel quartiere, e che non le piaceva perché le incuteva timore, ma solo alcuni le danno retta, perché vista la sua veneranda età la credono un pò stordita.
Tornato a casa ho chiesto a mia moglie se sapeva qualcosa riguardo questo uomo, e lei mi risponde :"Sì amore ho sentito parlare di questo nuovo cittadino che non ispira fiducia a molte persone; ma cosa c'entra adesso? Comunque, come mai hai tirato fuori questo argomento? Non è che hai dimenticato di prendere i croissant e fai di tutto per prendere tempo?". Io molto seccato le ho risposto :"Mia cara si vede che non mi conosci! I croissant sono qua e li ho presi alla crema, proprio come piacciono a te amore". La tavola era apparecchiata per la colazione.

18 Agosto Pomeriggio.

Mi arrovello il cervello per cercare di fare un identikit di questo forestiero che incute timore nei cittadini.
Secondo la descrizione della signiora lo immagino: abbastanza alto, magro, con i capelli neri, di una carnagione bianco latte.... Ah, mi stavo dimenticando il colore degli occhi: neri come la pece.
L'immagine che si crea mi mette i brividi; decido di dare una scorsa al giornale, per togliermi dalla mente la sua immagine. Un omicidio nei dintorni di Parigi, un'uomo è stato ritrovato senza volto.
Faccio leggere l' articolo a mia moglie, vedo il suo volto inorridire e piano piano diventare bianco, bianco come quello di un cadavere.
Inizio a preoccuparmi, cade a peso morto sulla poltrona, si mette a piangere come una bambina, ed ad un tratto si mette ad urlare di rabbia e dolore; allora le domando cosa è successo, lei in lacrime e con tono disttrutto mi dice :" La persona trovata morta sono certa sia mio padre!", le rispondo:"Come puoi saperlo?" "La foto! Riconosco i suoi abiti e la sua struttura fisica; è mio padre!".

19 Agosto

Oggi abbiamo ricevuto la lettera da parte del'ospedale che conferma i presagi di mia moglie. La dipartita di Allain Blanch é stato un duro colpo per Dafne e per la sua famiglia.
Oggi ci stiamo preparando per andare al funerale di suo padre, che si terrà nel' antico monastero di Thoronet.
Dafne, mia moglie non si sente per niente bene è pallida e continua a vomitare anche se non mangia. Invieró un telegramma alla madre di Dafne per dirle che saremmo arrivati con un giorno di ritardo, perché la figlia sta male e, dobbiamo chiamare il dottore per farla visitare.

20 Agosto

Il dottore è appena arrivato e sta facendo un controllo a mia moglie; mi ha fatto uscire per poterla visitare con più calma.
Sento dentro di me uno stato d'ansia che non riesco a spiegare.
É passata un'ora da quando mia moglie e il dottore sono in salotto e sono preoccupato. Adesso il dottore mi sta chiamando per comunicarmi la diagnosi.

Il pomeriggio

La diagnosi del medico è la seguente: "Sua moglie e in stato interessante, non se lo aspettava? Ma le confesso che non sono per nulla tranquillo: la sua situazione emotiva... è in uno stato di ipertensione oltre ad essere molto fragile. Sicuramente la causa di tutto è a causa della tragedia che ha colpito la sua famiglia".
Accompagno il dottore alla porta e, prima di uscire mi dice :"Signor Rouges, faccia capire a Dafne che deve riguardarsi perché in questo momento un' altra crisi potrebbe essere fatale al feto".

21 Agosto

Siamo in viaggio verso Thoronet in treno, mia moglie si stà riposando, la trovo meglio ma non stà ancora bene.