Sharon's Pov
Gente che corre a destra e a sinistra.
Persone che con la loro valigia in una mano e con il loro biglietto aereo in nell'altra cercano di non tardare e riuscire a prendere in tempo il volo da loro prenotato tanto tempo prima.
Bambini che gridano di terrore perché non vogliono prendere quello strano oggetto che vola sopra le nuvole. Altri elettrizzati che non vedono l'ora di ammirare la loro città dall'alto mi ricordano con infinita tenerezza me che solo due mesi fa, mi sono allontanata così tanto dalla mia Italia.Oggi è un giorno emozionante, finalmente rivedrà il mio ragazzo e insieme inizieremo questa nuova fase della nostra vita insieme.
L'aereo è in ritardo di quasi due ore ed i miei piedi sono ormai distrutti in queste nuove scarpe comprate solo qualche giorno fa.
Decido di andarmi a sedere in una delle tante panchine che ho davanti alla sala degli arrivi e osservando ogni singola persona che mi passa davanti, cerco di indovinare mentalmente il motivo del loro viaggio.
Sono tante le ragioni che portano una persona a voler affrontare un lungo viaggio; lavoro, la famiglia, un sogno da voler inseguire, un amore, o semplicemente la voglia di cambiare la propria vita.
Quando decido di prendere il mio cellulare per ascoltare un po' di musica, un bambino correndo verso la mia panchina, mi viene a sbattere contro e quasi il telefono mi vola per terra rischiando di frantumarsi in mille pezzi.
«Mi dispiace tanto.» Ammette mortificata una signora cercando di riprendere la mano di suo nipote.
Alzo il volto verso la donna per rassicurarla ma improvvisamente mi ricordo di lei. Ho incontrato lei e il suo nipotino sopra l'aereo. Saranno già pronti per affrontare un nuovo e lungo viaggio?
«Che coincidenza!» Sorride la donna per poi sedersi vicino a me con il piccolo in braccio. «Spero tu ti sia ricordata di me, sono Jaquelyn e lui è mio nipote Zac. Ci siamo incontrati sull'aereo!»
Ricambio il sorriso annuendo, non potrei mai dimenticarmi dei grandi occhi di questo splendido bambino.
Mi chino per raccogliere da terra il piccolo camion dei vigili del fuoco di Zac.
«Come stai? La matematica continua ad essere la tua materia preferita a scuola?» Chiedo e sul volto della nonna riesco ad intravedere dello stupore.
Riporto il mio sguardo su Zac che, oggi, non intende osservami ma risponde ugualmente.
«Sì, ma la maestra si lamenta sempre.»
Sorrido alla sua affermazione. «Sai anche la mia lo faceva sempre, ma questo perché io ero davvero negata con la sua materia. Tu sei bravo, vero Zac?»
Il bambino annuisce per poi scendere dalle gambe della nonna e sedersi per terra ed entrando in mondo tutto suo dove esiste solo lui e il suo camion rosso.
«Ultimamente Zac è parecchio distratto. L'altro giorno i genitori di Zac sono stati richiamati dalla maestra a causa dei suoi strani disegni.» Spiega sussurrando la donna mentre con sguardo triste osserva il nipotino.
«Disegni di che genere?» Le chiedo cercando di capire meglio.
«Sono strani, tutti molto scuri e tristi come se qualcosa lo turbasse o addirittura lo spaventasse.»
«Magari Zac ha litigato con un suo amichetto?» Domando ma la nonna scuote la testa.
«Zac non ha amici, lui è un tipo molto particolare e gli altri bambini cercano sempre di evitarlo. Si pensa abbiano paura di lui.»
«Paura di lui?» Chiedo sorpresa.
Zac è un bambino stupendo e non sembra essere aggressivo, penso tra me e me osservando il piccolo in ogni suo minimo movimento.
STAI LEGGENDO
Il migliore amico di mio fratello 2
Fiksi PenggemarLa vita di Sharon e Zende è stata travolta da un imprevisto e dopo le numerose avventure condivise con sentimento e passione, si sono ritrovati faccia a faccia con una situazione molto più grande di loro. Sono passati cinque anni dall'ultima volta...