Capitolo 9:Soluzione

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URSS-Mosca-Anno imprecisato
«Adesso è il momento figlia mia....per diciotto lunghi anni ti ho addestrata per farti divenire la Vedova Nera ed adesso dovrai dimostrare la tua abilità e la tua freddezza scontrandoti con me.»
L'Istruttrice questa volta aveva addosso una tuta come la mia e sembrava pronta a combattere....ma io non potevo combattere ed uccidere la donna che mi aveva allevata.Non potevo ma avrei dovuto e questo lo sapevo benissimo.....
«Madre sono pronta.»
Non era assolutamente vero ma una schiera di generali e di alunne ci stava guardando e non sarei certo puntata tirarmi indietro....non ora.
«Preparate la Stanza Rossa.»
La voce di Urumov echeggiò nei corridoi dell'Accademia e la Stanza Rossa si accese di una luce abbagliante tale da sembrare la porta dell'Inferno e che forse era addirittura peggiore....
«Allora andiamo figli mia...»
Entrammo nella Stanza Rossa che con la sua luce ci avvolse in una aurea di grandezza.
«Per la gloria dell'URSS e dell'Accademia.»
Urumov sembrava avere un ghigno di soddisfazione sul viso dato che alla fine della giornata lui sarebbe divenuto il nuovo direttore dell'Istituto....perché erano tutti sicuri che io avrei vinto ? Ero troppo nervosa per dare una risposta a quella domanda e poi l'Istruttrice mi sembrava così forte dato che solo il suo sguardo sarebbe riuscito a mettermi al tappeto.
«Sono pronta.»
«Sono pronta.»
Entrambe avevamo lo sguardo fisso l'una sull'altra ed io sentivo che questo sarebbe stato il momento più importante di tutta la mia vita...Al centro della Stanza Rossa c'era un tavolino di metallo su cui era adagiata una Makarov carica e pronta a sparare.
«Figlie mie chi riuscirà a prendere per prima l'arma e a sparare all'altra candidata avrà salva la vita.»
Quella non era una sfida ma un gioco sadico inventata da delle menti maniache che volevano vedere due persone giocare al massacro ma l'Istruttrice sembrava tranquilla anzi felice perché a breve avrebbe dimostrato tutto il suo lavoro su di me in diciotto anni di duro allenamento.
«Per la gloria dell'URSS e dell'Accademia.»
Dicemmo insieme come se stessimo recitando una qualche preghiera e pensai subito che forse noi invece di avere il culto di Dio o di Buddha avevamo il culto dell'URSS e non so quanto fosse giusta questa cosa che a tratti poteva sembrare addirittura agghiacciante.
Iniziò lo scontro e ,dopo un rapido scambio di sguardi di sfida, iniziammo a correre verso la pistola ma quando fummo vicine ci fermammo ,come per un segno di rispetto reciproco, e poi l'Istruttrice con una mossa fulminea mi soffiò l'arma da sotto il naso ma io senza nemmeno doverci pensare con un calcio alto gliela tolsi di mano per poi colpire la sua faccia con un doppio pugno micidiale che però non riuscì a fargli perdere la sua calma inumana.Mentre l'Istruttrice si stava riprendendo mi approfittai della sua mancanza per prendermi la pistola ma quando mi girai a puntarla....l'Istruttrice era sparita per poi riapparirmi dietro le spalle tirandomi una ginocchiata nella schiena che mi mozzò il fiato in gola e che mi fece perdere la pistola.....Urumov sembrava divertito.L'Istruttrice non perse un attimo e impugnò la Makarov puntandomela dritta in faccia e guardandomi con quella che sembrava una nero e tristezza e una ancor più grande delusione.Cosa avrei dovuto fare ? Oramai forse era meglio chiudere gli occhi e aspettare in silenzio il colpo che mi avrebbe strappato violentemente da una vita su cui lavoravo da quando ero nato diciotto anni fa.....no dovevo fare qualcosa.Mi abbassai e con una presa a tenaglia buttai a terra l'Istruttrice che ,dopo essersi rialzata, si vide rubare l'arma nuovamente e poi essere fatta cadere in ginocchio con una rapida successione di colpi allo stomaco e di una testata in pieno volto che la lasciarono intontita e che forse....non gli fece sentire il proiettile che le fracassò il cranio.L'avevo fatto....avevo appena ucciso l'Istruttrice che per diciotto lunghi anni era stata per me la cosa più simile ad una madre.
«Per la gloria dell'URSS e dell'Accademia....»
«Per la gloria dell'URSS e dell'Accademia....»
«Per la gloria dell'URSS e dell'Accademia....»
Ripetevo quelle parole vuote sperando che avrebbero dato un senso a la grottesca immagine del cadavere dell'Istruttrice che adesso sembrava quasi guardarmi con uno sguardo di felicità e di gratitudine per averla sottratta a quella vita orrenda e priva di emozioni.
La porta della Stanza Rossa si aprì e entrò Urumov nella sua divisa da generale piena di medaglie ,che si era guadagnato nella Grande Guerra Patriottica, che dopo avere chiuso gli occhi al corpo senza vita dell'Istruttrice mi si avvicinò e con tono trionfale disse :
«Figli miei salutate vostra sorella Natalia Alianovna Romanova che da ora con il nome di Vedova Nera combatterà gli Stati Uniti d'America e i loro alleati portandoci alla vittoria che meritiamo da anni e rendendo la Grande Madrepatria URSS la guida per le masse di tutto il Mondo che ci chiedono aiuto a gran voce e che non lasceremo da sole.»
Da degli alto parlanti partì l'inno e tutti si alzarono in piedi all'unisono mettendosi la mano sul cuore e cantando con voce gioiosa ogni singola strofa.»
Stati Uniti d'America-New York City-2007
Mi alzai e cercai di tranquillizzarmi sorseggiando una tisana calda ma decisi che non potevo andare avanti così.Presi la mia pistola d'ordinanza e.....la rimisi nel comodino.Uccidendomi non avrei risolto nulla avevo disperatamente bisogno di risposte allora mi feci una doccia per pensare e trovai la risposta a quello che dovevo fare.Mi vestii e presi un taxi all'alba per dirigermi verso Washington D.C. con la pistola nella borsetta.Quella mattina avrei trovato delle risposte anche a costo di uccidere Fury o sarei morta provandoci.
Mi feci strada tra i lunghi corridoi ,intasati di ordinate masse di agenti che andavano avanti e indietro, fin quando mi ritrovai davanti all'ufficio di Fury che era sorvegliato da un paio di guardie ferme come statue di marmo e con un volto inespressivo ma concentrato.
«Agente Romanoff buongiorno....come mai è qui se non mi risultano appuntamenti ?»
Era la stessa signorina dell'altra volta ma oggi aveva una espressione infastidita poiché era stata colta di sprovvista dalla mia visita a sorpresa.
«Vorrei avere un colloquio di emergenza con il Direttore Fury.»
Suonava più come un ordine che come una cordiale richiesta.
«Questa mattina proprio non è possibile agente Romanoff mi spiace ma il Direttore Fury si sta preparando per una riunione con il Consiglio di Sicurezza ed il Segretario Pierce.»
Estrassi lentamente la canna della pistola dalla borsetta e la mostrai alla segretaria che cambiò subito espressione e con fare servizievole mi aprii la porta facendomi entrare nello studio di Fury che sedeva come suo solito alla sua scrivania dove stava leggendo una copia del New York Times sulla cui campeggiava la scritta "Le Stark Industries sviluppano un nuovo sistema di missili balistici denominati JERICHO".Fury si accorse subito della mia presenza ma non alzò gli occhi dal giornale ed iniziò a parlarmi con il suo solito tono autorevole che mi metteva sempre in soggezione.
«Agente Rpmanoff a cosa devo la visita ?»
«Direttore Fury devo assolutamente leggere quei file relativi al "Progetto Vedova Nera"»
Non mi ero mai rivolta in modo così diretto a Fury ,ma non avevo altra scelta, e infatti lui rimase sorpreso da come lo avevo trattato e distolse lo sguardo dal quotidiano per concentrarsi su di me.
«Agente Romanoff lei sa benissimo che il suo Livello 7 non basta ad accedere a quei documenti quindi la invito a non insistere per il suo bene....»
Estrassi la pistola e gliela puntai in faccia con poca convinzione ma lui rimase tranquillo perché sapeva benissimo che non avrei azzardato una mossa simile.
«Agente Romanoff lei è una delle nostre migliori agenti ma questo non significa che sia insostituibile quindi non faccia stupidaggini...»
Mentre mi ammansiva non notai che cliccò un pulsante nascosto sotto la scrivania con il quale fece partire un allarme facendo irrompere nella stanza un gruppo di una quindicina di guardie in tenuta anti sommossa e armati di manganelli.
«Si arrenda agente Romanoff per il suo bene....»
Con una grande rabbia inizia a colpire le guardie cercando di non fargli troppo male e mentre mi destreggiavo in combattimento arrivarono altre guardie e poi altre ancora.Ero esausta e nonostante me la stessi cavando più che bene un terribile pensiero mi sfiorò la mente.....stavo davvero attaccando lo S.H.I.E.L.D. ? Sembrava un'altra di quei maledetti incubi ma purtroppo non lo era comunque oramai era troppo tardi e non potevo tornare indietro.Ad un certo punto la voce di Fury si levò tra le grida dei suoi uomini.
«Adesso basta !»
Tutti ci fermammo come se fossimo stati trattenuti da una forza sovrumana e le poche guardi rimaste ancora in piedi si allontanarono da me lasciando passare Fury.
«Agente Romanoff dovrei farti processare per alto tradimento sai ?»
«Meglio morire che vivere in questo modo....»
Credevo in quello che stavo dicendo e Fury sembrò colpito dalla mia risposta allora mi prese in disparte e mi fece rientrare nel suo studio mentre dei paramedici soccorrevano i feriti.
«Generale Gregory Urumov.....ha servito nell'Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale ed è stato uno dei fondatori del "Programma Vedova Nera" creato da Stalin per produrre la spia perfetta in caso di guerra con gli Stati Uniti.»
Fury chiuse la porta e continuò.
«Il loro modus operandi era l'eliminazione delle famiglie di bambine con grandi capacità e il loro arruolamento nel "Programma Vedova Nera" in cui venivano sottoposte a un durissimo allenamento fino ai diciotto anni di età vivendo in una base segreta del KGB chiamata "Accademia" dove non avevano contatti con l'esterno tranne che con una donna dall'identità sconosciuta nota solo come l'Istruttrice che le preparava.»
Tutto quello che stava dicendo rappresentava totalmente i miei incubi e per questo non riuscivo a proferire parola.
«Cosa c'entro io in tutto questo ?»
«Natasha....»
Non mi aveva mai chiamata con il mio nome e questo mi fece intuire che stava per rivelarmi una verità sconcertante.
«Tu eri nel "Progetto Vedova Nera".»
«Non è possibile io mi sono arruolata volontariamente nel KGB quando avevo diciotto anni.»
Sapevo che tutto quello che credevo fosse il mio passato era solo una monumentale bugia ma non volevo crederci.
«Quando hai tradito l'URSS e sei entrata nello S.H.I.E.L.D. eri devastata dal ricordo del tuo allenamento e non riuscivi a voltare pagina quindi dopo che hai tentato di impiccarti abbiamo deciso di comune accordo di sperimentare su di te una tecnica per estirpare tutti i tuoi ricordi fino ai diciotto anni di età.»
«Voi mi avete tradita dopo tutto quello che ho fatto per lo S.H.I.E.L.D. mi avete tolto il passato !»
Ero delusa e arrabbiata ed istantaneamente gli ripuntai la pistola questa volta convinta a sparare.
«Natasha ho le prove che sei stata tu a chiederci di fare quello che abbiamo fatto.»
«Fury ha cinque minuti se li giochi bene....»
Fury digitò velocemente dei codici su un tablet e dopo un tempo che sembrò infinito accedette ad un file denominato "Protocollo THAITI-Agente Natasha Romanoff Livello 7" ed avviò un video dove c'ero io che autorizzavo lo S.H.I.E.L.D. a testare il Protocollo THAITI su di me....non potevo crederci e mi sentii in colpa per quello che avevo fatto.
«Direttore Fury io....»
«Natasha non c'è bisogno di dire nulla....capisco.»
Posai la pistola e la porsi a Fury che mi misi una mano sulla spalla in modo paterno.
«Adesso....»
«Adesso faremo come se nulla fosse successo e dimenticheremo tutta questa storia poi domani mattina ti farò recapitare i fascicoli riguardanti i tuoi primi diciotto anni di vita.»
«Grazie Direttore Fury....»
Fury accennò un sorriso e mi accompagnò fuori dove venni travolta dai bisbiglii degli altri agenti che parlavano di quello che avevo fatto sotto voce.....non importava adesso sapevo chi ero.
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Finalmente l'arcano è risolto e la nostra Natasha può andare avanti con la sua vita ma nella prossima puntata ci aspetta un grande colpo di scena che sicuramente lascerà molti di voi sconvolti....Alla prossima amici e amiche.
Emilianored

Black Widow:Agent of ShieldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora