Capitolo 3

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Capitolo 3

Mi prese per il polso e con forza mi costrinse a entrare nella sua camera facendomi cadere a pancia in su sul suo letto << Non ti conviene metterti contro di me>> << Ah sì? E sentiamo cosa faresti, mi uccideresti? Tanto io sono già morta dentro>> << Ma che vai dicendo?>> << Hai ragione. Tu non puoi, anzi non devi sapere niente>> << Mi dici di che cazzo parli!>>
Era più un'affermazione che una richiesta, e ciò mi metteva sempre più a disagio. Dopo tutto ero sotto di lui e poteva succedermi di tutto.
<< Allora?>> << A_avevi detto che n_non gradivi la mia presenza..>> << Una volta che hai iniziato un discorso devi portarlo a termine se vuoi uscire sana e salva da questa stanza>> << Lasci...>>
Mi tappò la bocca con la mano destra e con quella sinistra mi portò le braccia fin sopra la testa
<< Dici troppe cazzate. O dici la verità o sono guai>> <<Ti prego Leon non farlo anche tu>>
La mia voce uscì in maniera ovattata per via della sua mano. In seguito tolse la mano dalla mia bocca per potermi alzare di poco la maglietta che indossavo e sfiorare la mia pelle gelida contro le sue dita calde, che mi provocarono dei brividi.
No, non può essere. Sta accadendo di nuovo. Come nei vecchi tempi.

P.O.V. JORGE
Non so nemmeno io il perché di quello che sto facendo, evidentemente la mancanza di gare mi stava portando a essere un esaurito.
Stavo sfiorando la sua pelle. Stavo cercando di mantenere il controllo perché questa ragazza aveva la capacità di farmi impazzire.
Ero talmente concentrato nello spogliarla che non mi ero accorto che stesse piangendo.
Inoltre notai che aveva gli occhi chiusi nell'intento di non far fuoriuscire le lacrime, che non tardarono a scendere.
Non riuscivo a fermarmi. Sentivo la mia coscienza che mi implorava di fermarmi ma non riuscivo a farlo.

Violetta stava subendo tutto senza lamentarsi. E ciò mi faceva sentire arrabbiato. Lei doveva sparire dalla mia vista, doveva tornare da dove era venuta. In questa casa accadono solo cose spiacevoli e io ne sono un esempio. Tutti quelli che entrano a far parte della famiglia Vargas sono condannati a subire e ...
<< L_Leon...>> Violetta mi stava chiamando tenendo gli occhi "strizzati".
<< LUCAAAS!!!!>> Violetta iniziò a gridare questo nome, dimenandosi come la matta << Ti prego Lucas>>
Il mio stomaco si attorcigliò. La liberai e mi accasciai sul letto accanto a lei.
Violetta stava tremando e continuava a dimenarsi << Violetta, Violettaa!!>>
Non mi rispondeva, aveva gli occhi chiusi e il suo respiro era irregolare, fino a quando non si bloccò.
Che avevo combinato?
La presi in braccio e cercai di sederla sul letto, ma la sua testa ricadde sul mio petto.
Notai che la sua fronte era imperlata da gocce di sudore.
<< V_Violetta?>> i suoi occhi si aprirono lentamente e immediatamente il suo sguardo cadde sui miei occhi. I suoi occhi color nocciola... Da quando è arrivata mi sono concentrato solo su diversi piani per renderle la vita impossibile e non mi sono soffermato a osservare i suoi pregi e i suoi difetti.
<< L_Leon?>> << Si, sono io...>>
Si alzò da letto e uscì dalla mia camera, dirigendosi presumibilmente nella sua stanza.
Decisi di prendere il mio telefono e di chiamare il mio migliore amico: Nico.
Presi il telefono e digitai il suo nome sul cerca persona e subito rispose
"Ehi, fratello" erano le 22:46. Suppongo che stesse dormendo.
"Nico, ho bisogno che tu mi venga a prendere per andare al solito posto"
" Jorge, non è una buona idea" il suo tono era abbastanza preoccupato.
" Non ti ho chiesto un parere. Vienimi a prendere"
" Va bene tra qualche minuto sarò lì da te"
Chiusi la telefonata. Avevo bisogno di distrarmi e questa era l'unica cosa per distrarmi.

ANGOLO AUTRICE
Secondo voi cosa farà leon? E Violetta? Ma soprattutto chi è Lucas?
Alcune risposte saranno nel prossimo capitolo altre si sapranno con il tempo
A presto, bye bye ❤

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