Ero appena uscita dalla palestra e aspettavo che mio padre venisse a prendermi. Avevo ricevuto un suo messaggio:
'Non posso venirti a prendere, vieni a casa subito. Scusa tesoro'
Un po confusa mi dirigo verso casa, la porta era aperta.
Appena entro, sento delle urla che spaccano i timpani provenienti dal piano superiore :
"Chi è questa? Io lo sapevo che è stato un errore sposarti, non mi sarei dovuta fidare!". Era mia madre che inveiva contro mio padre, perché sospettava avesse un'amante. In effetti mio padre era spesso fuori casa e quando c'era era come se non ci fosse, era sempre nel suo studio. Mi ci ero abituata ormai a sentirli gridare, ma questa volta fu diverso..
Mia madre aveva trovato un messaggio nel telefono di mio padre, era chiaro che era la sua amante..non so cosa sarebbe successo, ma la reazione di mia madre era strana..lei lo era.
Mi chiusi in camera mia e andai a dormire. La mattina seguente fui svegliata da due colpi secchi sulla porta della mia camera .
Andai ad aprire,era mi madre:
'Dobbiamo andare via, prima che tuo padre torni, dobbiamo partire. Fa le valigie. Hai mezz'ora di tempo, o partirò senza te.' Non mi diede nemmeno il tempo di parlare, pretendeva che io lasciassi la mia casa, mio padre e i miei amici per andare ad abitare in una altro luogo,che per me era sconosciuto. La California.
Considerato che io abitavo in un piccolo paesino di montagna, era un cambiamento drastico e difficile da accettare, ma decisi di seguire mia madre, ne aveva passate tante, non mi andava di lasciarla da sola in un momento simile, tanto il California ci sarebbero state anche la zia e la nonna.
Così decisi di preparare le valigie e dopo circa venti minuti ero pronta e scesi giù per avvertire mia madre.
STAI LEGGENDO
Volevo solo averti accanto
General FictionL'adolescenza è per i ragazzi come in gioco, ricco di emozioni positive e negative, che possono essere vissute con serietà o come un gioco, a seconda di come ti si presenta. Questa è la vita di Beatrice, una 15enne che aspetta una vita come tutti gl...