CAPITOLO 5

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Questa situazione, permise a me, a Leda e a Valentina di unirci ancora di più.
Eravamo diventare inseparabili.
Era finito aprile, per fortuna avevamo una settimana di festa, era una festa particolare in California e quindi eravamo libere.
Il primo giorno, Lunedì, mi alzai con molta calma, avevo intenzione di riposarmi e godermi la vacanza.
Erano le 11 quando mi arriva un messaggio.
*DIN DIN*
LEDA:
Buongiorno Beaa! È il primo giorno di festa, cosa ti va di fare?

Non sapevo cosa volessi fare, per me era tutto uguale basta stare con lei a vale, così decidemmo di vederci per pranzare al Mc Donald's tutte insieme.
Parlammo di tutto, delle nostre famiglie, e dei segreti più intimi.
Leda non aveva il papà, le era morto di tumore quando ancora era piccolina e sua mamma era diventata isterica dopo la sua morte, ogni due giorni andava dallo psicologo.
Per Valentina la situazione non era meglio, sua mamma gridava sempre, 24 ore su 24, e si arrabbiava sempre con lei, anche per le minime sciocchezze, e suo padre era molto severo, mi ritenevo fortunata nonostante avessi i genitori divorziati e mia madre non ne volesse più sapere di mio padre, e ci fossimo trasferiti di punto in bianco in una nuova città, senza vedere più il mio papà.
I giorni seguenti volarono, e ci divertimmo un mondo tutte e tre insieme, però iniziarono a sorgere dei problemi.
Mia madre iniziò a diventare irritabile, bhé, si era appena lasciata con suo marito e stava male.
Era peggio della mamma di Valentina, ogni cosa che facevo le dava fastidio e si arrabbiava sempre molto, molte volte mi alzava anche le mani...ma le volevo sempre bene..
Era l'ultimo giorno di ferie, ero seduta sul divano con mia madre e le chiesi dei soldi per andare a comprare un paio di jeans nuovi, mi diede 50 euro e mi disse di spenderli bene senza comprare una delle mie schifezze.
Uscii di casa e andai a comprare i jeans con Leda, perché Valentina era partita con i genitori a trovare sua nonna che non stava bene, entrammo nel negozio e provai diversi pantaloni, ma solo uno mi piaceva in particolare, erano dei jeans strappati con le toppe blu, costavano 45 e allora decidi di prenderli.
Andai a casa e mostrai i pantaloni a mia madre, la sua reazione mi stupì, iniziò a gridare dicendo che quei jeans facevano schifo e iniziò a picchiarmi dandomi calci e insultandomi dicendomi anche che non mi avrebbe più comprato nulla, nemmeno i libri per l' anno successivo.
Mia madre non era così, stava cambiando perché stava molto male per mio padre, lei lo amava ancora, e anche lui, e presto sarebbe venuto in California e si sarebbero riappacificati.
Quella sera andai a letto senza cenare, dicendo che avevo già mangiato fuori, e dal quel giorno decisi di cambiare completamente, dopo aver sentito molte parole da mia madre, rimasi molto delusa da me stessa, e iniziai a capire che in realtà non ero una buona figlia, anzi ero tutto il contrario, e li deludevo soltanto i miei genitori, forse era anche causa mia per la rottura dei miei.
Per la prima volta, da quando nacqui mi resi conto che non ero affatto la brava ragazza che credevo fossi, ma ero semplicemente un disastro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2015 ⏰

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