La sveglia che avevo impostato poche ore prima mi fece svegliare di soprassalto.
Stropicciai un'occhio mentre sbadigliavo e a malavoglia mi alzai dal letto, ricordandomi della festa.Erano le 6:30 e andai a fare subito una doccia. Decisi di usare il bagnoschiuma alla fragola, il mio preferito. Mi depilai le gambe e comincai ad asciugarmi i capelli cercando di districare gli innumerevoli nodi.
Mi piacevano, erano castano scuro, mossi e lunghi fino alla schiena, ma quella volta decisi di piastrarli.Indossai il vestito comprato poche ore prima e mi guardai allo specchio. Ineffetti non era male, il nero metteva in risalto l'abbronzatura di quest'estate. Misi un po' di mascara e del lucidalabbra, senza esagerare.
Solo ora mi accorsi che non avevo delle scarpe da mettere. Sospirai frustata e mi sedetti sul letto.
In quel momento bussò mia madre ed entrò in camera."Sei pronta?" sorrise.
"Wow tesoro sei stupenda" spalancò la bocca. "Grazie mamma" risposi io "Ma non ho scarpe da indossare" mi passai una mano fra i capelli."Alzati un attimo" disse lei. Mi alzai agrottando le sopracciglia e lei scrutò attentamente il mio vestito.
"Torno subito" alzò un angolo della bocca e richiuse la porta dietro di me. Fantastico, pensai, erano le 8:20 e io non avevo nulla da mettere ai piedi.
In quel momento suonarono alla porta. Spalancai gli occhi, non doveva venirmi a prendere fra dieci minuti?Presi la borsa e ci buttai dentro il cellulare. Rassegnata all'idea di dover indossare le mie vecchie e scassate converse, stavo per infilarmele in fretta e furia quando mia madre entrò di corsa in camera e mi porse un paio di tacchi neri.
La guardai strabuzzando gli occhi. "Mettili e basta, sarai perfetta" mi fece un sorriso.Mi chiedevo come sarei riuscita a camminare ma me li misi lo stesso, non avevo tempo per cercare altro. Mi calzavano alla perfezione. Ringraziai mia madre con un bacio e scesi le scale di corsa, quasi uccidendomi all'ultimo scalino.
Spalancai la porta di casa. "Scusa Sarah non pensavo saresti arrivata così.. Liam?"
"Ciao Amber, sono arrivato in anticipo? Perdonami ma Sarah mi ha chiesto di passare perchè mi ha detto che non sarebbe riuscita" spiegò.
"Ah..okay, bhe grazie mille non dovevi disturbarti" sorrisi "Comunque tranquillo per l'orario, non importa""Forza, sali" sorrise Liam. Feci il giro della macchina e aprii la portiera, sedendomi sul sedile accanto al suo.
"Bella macchina" dissi io osservando l'interno curato dell'abitacolo. "Grazie, è il mio gioiellino" parlò compiaciuto lui.
Il resto del viaggio lo passammo in piacevole silenzio mentre io contemplavo le strade illuminate di Londra. In confronto a Liverpool era davvero il massimo, ma mi mancava la mia piccola cittadina. Ai lati della strada era pieno di negozi, bar, pub, gioiellerie, librerie e molto altro. C'era una miriade di gente che passeggiava. D'altronde abitavamo quasi in centro.
D'un tratto la macchina frenò di colpo e io risucchiai un respiro dallo spavento. "Cazzo" ringhiò Liam. Un ragazzo di qualche anno più piccolo aveva attraversato di colpo la strada, probabilmente ubriaco.
"Sono solo le nove di sera e questi piccoli teppisti sedicenni sono già completamente andati" si passò una mano fra i capelli. Non risposi, feci qualche respiro per calmare il battito del mio cuore. Liam ripartì lentamente. "Avrei potuto investirlo, e poi sarebbero stati solo cazzi"
"Ma chi è che ha il coraggio di dare dell'alcool a dei minorenni" dissi io.
Fece una risata ironica "Tutti, ormai"
Parcheggiammo davanti ad una enorme villa dal cui interno si sentiva una musica martellante e dalle finestre si riflettevano delle luci colorate a intermittenza. "Wow" dissi io "è enorme"