CAPITOLO UNO

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CAPITOLO UNO:
Non è una notte così facile per Jess. Gli incubi la accompagnano ancora una volta martoriando il suo riposo e lasciandola scombussolata e malinconica. Ancora una volta quel viso, quelle parole. Ancora una volta una scena che mai nella vita avrebbe voluto rivivere. L'avvenimento che l'aveva resa definitivamente una "regina dal cuore di ghiaccio" (appellativo che i suoi compagni di allenamenti non perdevano occasione di ricordargli). Come se non le fosse bastato averla vissuta nella dura e cruda realtà era anche schiava di incubi che puntualmente le riportavano alla mente quei ricordi, quella voce. La voce dell'unica persona che l'aveva fatta sentire amata per ciò che era, o almeno questo era quello che credeva lei fino a quel momento. "È orribile avere queste sensazioni allo stomaco perché ogni volta che le ho succede qualcosa" gli ripeteva sempre Jess, ciò nonostante lui la scherniva, "sei solo una paranoica del cazzo" rispondeva lui troppo fermo sulle sue convinzioni per ammettere che il gioco si faceva pericoloso davvero. Fin quando non accadde ciò che il suo subconscio le aveva prontamente preventivato. Lui, l'amore di tutta la sua vita, dopo aver conosciuto e frequentato una ragazza con l'intenzione di avere un'amicizia femminile aveva finito con l'innamorarsi dei suoi modi da finta tenebrosa, lasciando Jess, quella che lui diceva essere la donna della sua vita, da sola, come tutti prima di lui avevano fatto, padre compreso.
Per Jess fu un durissimo colpo. Mai nella vita aveva sofferto così tanto per amore, mai aveva dato così tanto di se stessa a qualcuno, mai nella sua vita avrebbe venduto l'anima al diavolo per salvare quella della persona amata prima di allora.
Passarono i mesi e le sofferenze della povera Jess non accennavano ad affievolirsi, troppe immagini, troppi ricordi, troppo amore mandato a puttane per un capriccio. Iniziarono gli attacchi di panico, i pianti soffocati solo da un cuscino e gli incubi. Ma fu allora che accadde. Fu allora che il wrestling le salvò la vita. Fu allora che il suo trainer Jake investì su di lei dalla volta in cui le strinse la mano per presentarsi. E dopo due anni eccola qua, in preparazione del match più importante nei suoi due anni di wrestling. Il match per il titolo di campionessa italiana.
La sveglia segna le 6:30 segno che aveva perso già troppo tempo a pensare a queste cose e doveva sbrigarsi se voleva arrivare puntuale agli allenamenti delle 8 in maniera presentabile. Si alzò velocemente dal letto sbuffando, prese i vestiti, si diresse in bagno e si infilò in doccia. Scacciando i brutti pensieri che minacciavano pericolosamente di tornare a fare capolino nella sua testa chiuse l'acqua della doccia, aprì la porta scorrevole, prese l'accappatoio e uscì. Con il bordo della manica tolse il vapore dallo specchio del bagno creando una sorta di arcobaleno sulla parete riflettente e fissandosi negli occhi si disse ad alta voce "forza Jess ce la puoi fare. Ce la devi fare. Lo devi a te stessa" e con aria decisa annuì al suo clone nello specchio togliendosi l'accappatoio e iniziando a vestirsi per gli allenamenti.
Un filo di trucco giusto per mascherare la notte turbolenta, una coda alta alla lunghissima chioma rosso fuoco e via. Scese le scale di corsa, prese le chiavi di casa e della sua macchina e si diresse alla volta della palestra.

"Guardate chi c'è. Wow Jess ogni giorno mi diventi sempre più bella" un ragazzo dai capelli scuri come la notte notò la sua entrata sbrigativa "sei sempre un adulatore tu vero Alex?" Disse ridacchiando la rossa "hey baby mi conosci ormai" disse pompando i bicipiti. "Mi dispiace interrompere il nostro sex symbol dei poveri ma io e la prossima campionessa italiana abbiamo un allenamento da iniziare" fece la sua apparizione Jake, l'allenatore di Jess, il suo mentore, colui che credeva in lei più di chiunque altro "hey Jake non esagerare, chi ti dice che vincerò?" Disse Jess avvicinandosi piegando la testa da un lato sinceramente titubante "te lo dico io. Fattelo bastare nana" disse con finta severità il trainer facendo strada alla povera Jess che si era appena rifilata un facepalm degno dei migliori meme di Facebook.
Che poi nana era nana per davvero. Non nel senso che fosse affetta da nanismo alla El Torito però era piuttosto piccolina ecco. 1.56 per 49/50 kg. Ma alla fine come diceva sempre lei "l'altezza è la cosa che mi disturba di meno in me stessa a dire la verità". Il resto invece la disturbava abbastanza tranne i capelli che aveva tinto di rosso fuoco e i suoi amati tatuaggi. Occhi da cerbiatta profondi e color cioccolato che lei definiva "banali", labbra carnose che lei definiva "canotti", curve proporzionate e corporatura snella e muscolosa al punto giusto che lei definiva nel complesso come "porca troia devo dimagrire è tutto così bleah ". Non che lo facesse per accaparrarsi complimenti tra l'altro.
Dopo l'ennesima bodyslam eseguita alla perfezione, un paio di dropkick, moonsault e chi più ne ha più ne metta si sedette sfinita ad abbeverarsi. "Sei stata fenomenale oggi Jess. Sei pronta per il match? Mancano solo 6 giorni." Le disse Jake sedendosi accanto a lei e dandole un'amichevole pacca sulla spalla "pronta è un parolone, lo sai che finché non sono in ballo non mi piace sentirmi troppo sicura. Però sicuramente mi sento discretamente rassicurata, mettiamola così" ridacchiò la rossa.
Si alzò, raccolse le sue cose, salutò i compagni intenti ancora negli allenamenti, diede un bel cinque a Jake e si avviò alla macchina alla volta di casa sua.

Ciao a tutte! Ecco il primo capitolo! Spero che vi piaccia! A breve entreranno in scena anche le superstar della WWE, promesso u.u
Per ora spero che abbiate trovato la lettura piacevole e di aver suscitato in voi almeno un pochino di curiosità :')
See ya!

Strange Life of a DreamerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora