False speranze

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Ormai era fatta
L'aveva delusa
Lui?
Fidanzato?
E con chi?
Non conosco tanta gente a cui possa piacere un tipo particolare come lui.
Si ripeteva nella mente.
Ma una vocina le ripeteva:È fidanzato,cosa ci puoi fare?
Un bel niente.
Ecco cosa.
Un bel niente.
Mentre era stesa sul letto e stringeva il suo amato cuscino,il sonno si fece proprietà di lei si addormentò.
Sognava.
C'erano lei e Niccolò.
Su una panchina.
A stringersi la mano.
Lui si voltò e le disse:Amo i tuoi capelli biondi.
E la baciò.
Poi una voce la svegliò:Amoreeee,sei pronta?Dobbiamo andare da eldo alle cinque e sono le quattro e mezza.
Diamine.
Doveva andare da eldorado.
L'unico frammento che le era rimasto di felicità.
L'unico che sarebbe rimasto SEMPRE.
Senza mai abbandonarla o ferirla.
Andava dalle persona per le domande e dai cavalli per le risposte.
Era tutto ciò che le rimaneva fra le mani.
Prese eldo e come al solito la riconobbe.
Le strappò un sorriso.
Poi un altro e un altro ancora.
Stare con lui,le faceva solo che del bene.
Andarono in campo e le solite stupide accompagnavano la lezione con risate e battute pessime.
Lei le ignorava bellamente e aveva solo occhi per il suo Eldorado.
Giovanni disse:Ragazza possibile che ridiate sempre?questo è un lavoro di agonistica seria.
Guardate Eleonora e prendete esempio da lei.
Rideva sotto ai baffi.Era così goduta della ramanzina che gli aveva fatto l'istruttore.
Saltarono e come al solito furono eccezionali.
Mentre prendeva il cavallo per pulirlo in doccia,sentì qualcosa.
Hey ciao Niccolò!
Niccolò?
Che?
Cosa?
Quando??
Si voltò come se quel nome le appartenesse.
Ma era solo il solito bambino di sei anni che veniva a far lezione coi pony tutti i martedì.
Dio...mi davo false speranze.
Pensò.
Pensavi venisse qui?
A trovarti e a fare il principe azzurro?
No Eleonora.Ripensò.Proprio no.
Lo sai che sono tutti uguali.

Una ragazza non troppo feliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora