1- A New Friend

327 18 4
                                    

"Ecco signorina, un'ultima firmetta qui e poi potrà accomodarsi nel suo dormitorio."

Scocciata dalle firme che sto facendo da ormai mezz'ora, mi sforzo di farne un'altra.

"Posso andare ora?" chiedo sbuffando.
"Certamente, la sua stanza è la 176, prende il primo piano con l'ascensore, poi il secondo corridoio a sin..."
"Faccio da sola, ciao." la interrompo, la mia testa non ce la più di sentire la vocina di quella signora bionda, bassa con un vestito che a parer mio le starebbe meglio un sacco dell'immondizia.

Afferro il trolley e mi incammino verso le scale, fa una fatica la stupida valigia a salire i gradini, per non parlare del rumore che fa.
Solo ora mi sono ricordata che la bionda mi aveva detto di prendere l'ascensore.

Finalmente trovo la stanza 176, sulla porta c'è una targhetta con scritto "176, NYU" NYU suppongo che stia per "New York University".

Prendo la chiave che ho in tasca e la infilo nella serratura, apro la porta e all'interno vedo una stanza tappezzata di poster dei Green Day, il mio gruppo preferito e sulla sedia è seduta una ragazza dai capelli viola, ma non troppo forte, più un lilla, mi piacciono.

È girata di spalle e non mi ha vista,
"Ehi tizia!" le grido, ma non mi sente per la musica troppo alta, ovviamente dei Green Day.
Decido di farla spaventare, vado verso di lei ma prima che la possa spingere dalle spalle, si gira e mi spavento io.
Spegne la radio, e si presenta:

"Amica che volevi fare? Comunque io sono Jenna, è abitiamo nello stesso dormitorio." Mi dice abbracciandomi.

Non mi aspettavo che una ragazza come lei mi abbracciasse. Ma ricambio l'abbraccio perché già mi sembra simpatica.

Mi presento anche io: "Io sono Sophie, il mio nome mi fa schifo, e amica abitiamo nello stesso dormitorio!" urlo battendo le mani.
Mi riabbraccia.

"Dove posso mettere la mia roba?" mi indica un armadio, accanto al suo credo. "Qui."

Tiro fuori il mucchio di vestiti sbattuti nella valigia e li metto nell'armadio che mi ha appena mostrato Jenna.

Prendo il mio telefono e mi butto sul letto singolo.
La stanza mi piace non è né troppo grande né troppo piccola, appesa al muro c'è una televisione al plasma, ai lati attaccati al muro ci sono i due letti uno a destra e uno a sinistra, poi ci sono i due armadi, grandi e spaziosi.

Persa a guardare ogni dettaglio della camera una voce mi interrompe.
"Sophie, Sophie!" ripete più volte, mi giro verso di lei
"Cosa c'è?" chiedo.

"Oggi c'è una festa alla confraternita, vuoi venire con me?" non ho mai sentito parlare di una confraternita, ma se ci sono in gioco le feste non devi neanche chiedermelo.

"Certo che si! Amo le feste."
"Ottimo!" dice facendosi scappare uno strillo di gioia.

"Ci prepariamo tra 2 ore, la festa é alle 21." Continua.
"Okay, però mi aiuterai tu vero a prepararmi? Io non ci sono mai stat..."
Mi ferma, "Non devi neanche chiedere!" Ridiamo entrambe.

Mine //Lucy Hale • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora