CAPITOLO 9

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-Buongiorno Cristopher-
-Alan-Sollevo di poco lo sguardo dalle scartoffie.-Devi chiedermi qualcosa?-
-Com'è il tuo umore,oggi?-
-Buono-.Lo guardo interrogativo.
-Bene.Ho incotrato Maicol-.
Resto impassibile,anche se so dove andrà a parare..
-Hai mancato un pò di appuntamenti-.Si siede e affonda le spalle nella poltrona di fronte a me.
-Ho avuto un pò da fare.
Sai com'è,mi sono sposato da poco-
-So come ci si sente;la testa per aria,il pensiero è fisso su di Lei-fa un sorriso educato,-ma certi impegni devono avere priorità-
-Lo chiamo domani-.Taglio corto
-Perchè non adesso?-
-Ho altro per la testa,come puoi vedere- con in mano la penna indico le scartoffie.
-Lyla,che dice al riguardo?-
-Chiamerò Maicol domani-.Dico con voce secca,ferma.

Voglio che questa conversazione finisca.

-Non lo sa,deduco-
-Dio Alan,stai diventando soffocante-
-Devi dirglielo,ha diritto di sapere-
-Non intrometterti-Lo guardo in cagnesco.
-Non si tratta più solo di te,Lei c'è dentro quanto te.Sei stato tu a portarcela.-
-Non capirebbe-Dico piano ,triste.
-Se lo scoprisse,sarebbe peggio.La feriresti irremediabilmente,potresti perderla-.Tremo al solo pensiero.
-Cristopher,dammi retta diglielo.È un peso troppo grande-
Non ho bisogno che dica altro.L'apprensione è nei suoi occhi,la leggo sul suo viso.Non importa quanto si sforzi per nasonderla,Alan ha paura,paura per me.
-Non puoi capire Alan.Chiaramente non sai-Lo guardo dritto negli occhi.-Non è pronta,non reggerebbe il colpo-
-Non la conosco,ma si vede lontano un miglio che è innammorata-
-Mi ha sposato perchè costretta-Sbotto d'un fiato.La sua bocca si spalanca.
-Suo padre quand'era piccola l'ha promessa a me e io....dopo quello che è successo....Ho preteso e rivendicato il mio diritto-
-Crostopher,tu non sei così-
L'incredulità è sul sup volto.L'ho sconvolto,come biasimarlo.
-Ti stai chiedendo perchè.Te lo dixo io perchè.Per quanti soldi ho, non ho la certezza di un futuro.Non pretendo tu capisca,ma Lyla è la mia unica speranza.L'unica che possa avere.-
-Le stai rovinando la vita-Mi irrigidisco.
Per quanto voglia negarlo,ha ragione.
-Non uso la forza,non la costringo .Non fa nulla che non voglia-
-Ti ha sposato-L'orrore nella voce mi pietrifica.
-Io le voglio bene.Lyla con la sua innocenza e semplicità mi fa tornare bambino .Grazie a Lei dimentico problemi,paure.Sposarla è stata la cosa più bella che potesse capitarmi-
-Per te,per Lei?.-.Si fa cupo
-Non aspettarti pietà o compassione;non da me,Cristopher.Ti voglio bene,sei come un fratello ma hai superato il limite-Lo sguardo è di ghiaccio,la voce ha il colore della rabbia...Non mi ha mai parlato così.In realtà non credo di averlo mai visto arrabbiato come adesso.
-Non conosco Lyla,non quanto te ma so dove finisce l'obbligo e dove inizia l'amore;da quel poco che vedo potrebbe anche amarti-.Dichiara piatto.
-È di una dolcezza e semplicità rara.-
-e tu sei stato fortunato ad avere Lei e non l'altra,ma se pensi di poter continuare a decidere sulla sua vita....dovrai vedertela con me-
-Non vedo come tu possa impedirmelo,ad ogni modo non è affar tuo-.Sibilo.
-Ti sbagli,ora lo è-
-Se non ti conoscessi,penserei che mi stai minacciando-
-Prendila come vuoi,meriti di essere felice e te lo auguro,ma rimango della mia:Lyla deve sapere-
Sento il corpo tendersi.Il terrore che possa correre da Lyla...Scatto.-Restane fuori,Alan-
-O lo fai tu o Io-
-Non ti azzardare-.Urlo con tutta la furia in corpo.
-Ma che succede-.La porta si apre,Lyla ci sorprende.
-Lyla-.Alan le va incontro,io sconvolto e verde di rabbia,mi trattengo.
-È sempre un piacere vederti-.Le prende la mano e con un baciamano la sfiora.
-Lo è anche per me.Ho interrotto qualcosa di importante?-.Parla con Lui,ma guarda me.
-Facevo notare a Cristopher quanto sia fortunato-con lo sguardo mi trapassa.
Io,impassibile,con una calma che non ho,fingo indifferenza e con occhi circospetti scruto il viso di Lyla.
-Stavate urlando-
-Ognuno ha i suoi modi,Noi i nostri-
-Siete strani-
-Lo siamo,ma sei tu che l'hai sposato-.Con un sorriso controllato va verso la porta ed esce dall'ufficio bisbigliando:-Non ti merita- .La voce è sufficientemente alta da farsi sentire da me e non solo.
Chiusa la porta,Lyla mi rivolge uno sguardo perplesso.
-Non ti aspettavo-.Le vado incontro e l'avvolgo tra le mie braccia.
-Mi dici che succede?-
-Non ti preoccupare-
-Non lo diresti se non fosse grave-
-Sa del matrimonio-Dico sospirando.
-Gliel'hai detto,perchè?-
-Speravo capisse-
-Non lo capisco io,come potrebbe Lui
-Non discutiamo,Lyla-
-Insomma non posso sapere-
-Non adesso-.Dico con una forzatura nella voce.
L'azzurro si fa più penetrante.Non voglio dire altro,ma so bene quanto possa diventare ostinata.
-Lasciamo perdere-.Mi sorprende.

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