Chapter 3

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Mi svegliai grazie alla sveglia del mio telefono.
Tirai un sospiro di sollievo quando guardai l'ora, non volevo arrivare in ritardo già il secondo giorno di scuola.
Mi alzai dal divano su cui ci eravamo addormentate la sera prima, presi il telecomando e spensi la tv.
Lanciai un cuscino a mia sorella per svegliarla, con la mia solita delicatezza.
Feci colazione con un Muffin al cioccolato e del Caffèlatte.
Corsi in bagno mentre Ab si era appena alzata e si dirigeva in cucina con fare da zombie.
Mi lavai, mi vestii con alcune cose comprate il giorno prima, e mi truccai un pochino.
Uscii di casa, urlando un "Ciao" e camminai tranquillamente con le cuffie nelle orecchie fino alla fermata dell'autobus.
Sull'autobus ci trovai buona parte dei miei compagni di classe.
Iniziai a parlare con Ellie, che era la mia vicina di banco.
Mi raccontò che il professore di educazione fisica, non era del tutto a posto e che l'insegnante di sala, che avremmo avuto il giorno stesso, era il suo preferito.
Scese dell'autobus, mi presentò alcuni dei suoi amici, che però non erano nella nostra classe.
Un ragazzo, Brandon, e due ragazze, Félicité e Hope.
Brandon sembrava il classico ragazzo protettivo, Félicité la ragazza gentile e premurosa, invece Hope mi era sembrata un po' smorfiosa e vanitosa, ma probabilmente mi sbagliavo.
Quando suonò la campanella ci avviammo verso la nostra aula, in cui c'era già un professore un po buffo, seduto sulla cattedra.
Il professore, si rivelò poi, fosse quello di sala, che ci avrebbe fatto lezione per due ore.
Mi accolse in modo gentile, facendo anche qualche battutina, che mi aveva fatto arrossire leggermente.
Due ore dopo entrò in classe una professoressa, salutandoci con un "Good Morning" ben pronunciato.
Mi sentivo abbastanza a mio agio, sembrava di far parte di quella classe sin dall'inizio.
Ellie continuava a parlare senza fermarsi un attimo, era persino riuscita a farci rimproverare le ore seguenti dalla prof. d'italiano.
Quando suonò la campanella a segnare la fine delle lezioni, ci ritrovammo all'esterno della scuola con i ragazzi che mi aveva presentato la mattina, con cui siamo anche tornati a casa.
Cucinai due hamburger per me e per Ab, che anche se era a lezione di danza, avrebbe mangiato più tardi.
Presi il PC, aprii Facebook e mi ritrovai sulla home, un post con scritto: "aperte le selezioni per x factor uk."
La prima cosa che pensai, fu di provarci assolutamente.
Cantavo da quando avevo circa sei anni, facevo parte di un coro quando abitavo ad Amsterdam; adesso avevo dovuto fermare gli studi perché mi ero trasferita.
Chiusi il computer, mi sdraiai sul letto e ci pensai un po su, fino a quando mi addormentai.
Mi svegliò un suono proveniente dal piano di sotto, cosa che poi scoprii fosse il campanello.
Aprii la porta e mi trovai una Abby disperata.
-"Insomma cosa stavi facendo Destiny? Cosa aspettavi ad aprirmi? È da mezz'ora che suono il campanello!"
-"Ehi calmati, mi sono appena svegliata e non ho nessuna voglia di sentire qualcuno che mi urla nelle orecchie!
Non è colpa mia se ti dimentichi sempre le chiavi!"
-"okay, scusa, mi hai preparato da mangiare?"
-"si, c'è un hamburger nella pentola in cucina. Fallo scaldare senza mandare a fuoco tutta la casa."
Ero seduta su uno degli sgabelli della penisola, in cucina, mentre osservavo mia sorella armeggiare con le pentole.
Mi rivenne in mente di x-factor e di quella occasione che non avrei potuto perdere assolutamente.
-"senti ab ti devo dire una cosa..."
-"Dimmi Des, mi devo preoccupare?"
-" No, tranquilla. Oggi ho aperto Facebook e ho visto che sono aperte le selezioni ad X-Factor."
-"E quindi?"
Disse tra un boccone e l'altro.
-" Quindi vorrei partecipare...però non so se sono all'altezza..."
-" All'altezza?!?"
Quasi mi sputava la carne in faccia.
Feci un mugugno che stava per un si.
-"Ovvio che sei all'altezza Des! Hai cantato nel coro più importante di Amsterdam nonostante tu fossi la più piccola! Puoi benissimo provare a partecipare, ti accompagno io a fare l'iscrizione."
-"É il 2 ottobre."
-" Quindi vuol dire che è un si? Parteciperai?
-"Sì! Voglio partecipare! Ho tutta la vita Davanti, però voglio sfruttare questa occasione."
-"perfetto"
Intanto Ab aveva messo il piatto nel lavello e mi aveva scoccato un bacio sulla guancia per l'emozione.
Forse avere una sorella che parteciperà, o almeno ci proverà ad X-Factor, non è una cosa da tutti i giorni.

Nobody Can Drag Me DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora