Sylphs piangeva. Le sue ali di fata luccicavano alla luce del sole, come rugiada su un prato bagnato. Le sue dimensioni non superavano quelle di un pollice ma lei non sarebbe mai cresciuta: le fate infatti, non invecchiano mai. Seduta sulla riva del ruscello, le punte dei piccoli piedi immerse nell'acqua fresca, contemplava il suo riflesso, persa nei suoi pensieri. Non appena il Consiglio le aveva proposto di scendere sulla terra per un compito molto importante, il suo intero corpo era stato percorso da un fremito. Sylphs era una fata madrina, si era occupata già altre volte di bambini abbandonati. Questa volta però, lo sentiva, era diverso. Infatti, non appena aveva sentito il nome del bimbo, non aveva esitato ad accettare: Jake, il suo amore, era nato.
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Sogno di fata
Romance{Short Story} "Amare è una parola grande, Jake. Usala solo se ne sei davvero convinto". La copertina è una gentile concessione di @aly2590