Lost (present)

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❝ Centuries pass and still the same

war in our blood, some things never change

fighting for land and personal gain

better your life, justify our pain

...

We've all been lost for most of this lifelost for most of this life

everywhere we turn more hatred surrounds us ❞

-Lost, Avenged Sevenfold


Ottobre, 2015

"Ed ora passiamo alle notizie di cronaca locale che, purtroppo, questa mattina non si aprono nel migliore dei modi. Alle prime luci dell'alba, è stato ritrovato il corpo senza vita di una giovane ragazza, Jamia Nestor, appena ventisettenne all'interno della sua abitazione. A dare l'allarme è stato il suo ragazzo, con cui conviveva, che era di ritorno da una serata passata con gli amici; o almeno queste, per ora, sono le prime dichiarazioni. Il coroner, dopo aver perlustrato la scena del delitto ed esaminato il corpo della ragazza, ha dichiarato che si tratta di un caso di omicidio. Le indagini sono iniziate fin da subito e, per ora, i principali sospetti della polizia ricadono sul ragazzo di cui l'identità non è ancora stata rivelata alla stampa. Questo, però, non vuol dire ancora niente. Le indagini sono ancora all'inizio e la polizia non dispone di prove per incriminare il ragazzo."

Gerard Way stava cercando di arrivare in tempo nel proprio studio legale prima che iniziasse il suo primo appuntamento previsto quella mattina, ma con tutte quelle macchine che iniziavano ad incolonnarsi sarebbe stata dura. Mentre aspettava pazientemente che il traffico ricominciasse a scorrere normalmente, beveva il caffè da una di quelle tazze di cartone d'asporto, presa non appena fu uscito di casa, fregandosene del ritardo che, come quasi tutte le mattine, rischiava di fare; ma era dell'idea che la sua giornata, senza il caffè, non era degna di iniziare.
Con una mano teneva la tazza, mentre con l'altra teneva il volante che, in quel momento, si limitava semplicemente a far tamburellare le dita sopra esso mentre, distrattamente, ascoltava il notiziario di quel giorno.

Una ragazza era stata uccisa, sai che novità. Si sentivano sempre annunci del genere per i notiziari, e non riusciva veramente a capire perché, ancora, così tante persone si sconvolgessero per notizie così. Il mondo era malato, le persone erano malate, l'atmosfera era malata. Dovevano scendere a patti con questa realtà, lui l'aveva fatto e prendeva la vita molto più serenamente e, se non fosse mai arrivato a questa conclusione, di certo non sarebbe mai riuscito ad eccellere nel proprio lavoro. Mentre la notizia di quell'omicidio continuava ad occupare il notiziario, il telefono iniziò a squillare.
Gerard dovette appoggiare la tazza nel porta-bevande posto vicino al freno a mano, così da riuscire a prendere il cellulare dalla tasca dei pantaloni e poter rispondere.

«Si?» Rispose senza guardare chi lo stesse chiamando e senza usare un tono formale, non erano in molti ad avere quel numero dato che era il suo telefono personale, quindi non si aspettava di certo di ricevere qualche chiamata da parte dei clienti, o comunque qualche altra chiamata da parte di persone importanti.

«Gerard? Oh Gerard, mi dispiace chiamarti su questo numero, ma ho provato a chiamare l'ufficio ma a quanto pare non c'è ancora nessuno, nemmeno la tua segretaria. Il fatto è che non posso aspettare ed ho un serio bisogno di prendere un appuntamento con te, oggi»

Le parole della donna erano state pronunciate talmente velocemente che quasi si univano tra loro risultando incomprensibili, ma il ragazzo era abituato a quel tipo di parlantina, infatti riconobbe subito l'interlocutrice che gli stava parlando con una nota quasi disperata nella voce. In effetti, la donna aveva sempre avuto quella parlantina veloce, ma mai così veloce ed incomprensibile, quindi era evidentemente che aveva un serio bisogno di parlare con lui.
Comunque, quella chiamata, non l'aveva per niente infastidito anche se era da parte di una cliente, da forse l'unica cliente che possedeva il suo numero personale.

Waiting for the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora