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Harry's pov.

La prima cosa che vidi durante il mio risveglio fu il viso sereno e tranquillo di Louis, e quando compresi che mi trovavo a casa sua sorrisi spontaneamente.
Le sue braccia ancora mi stringevano, solo con un po' di pressione in meno rispetto alla sera precedentemente e le nostre gambe erano intrecciate tra loro; quella visione era paradisiaca, lui era paradisiaco.. ma resistetti alla tentazione di baciarlo e mi scolsi lentamemente e delicatamente dal suo abbraccio, scivolando via dal suo letto. Prima di commettere l'errore dell'altra volta, cercai carta e penna e gli lasciai un biglietto sul letto.

"Buongiorno amore ♥
Non sono andato via, non preoccuparti xD
Non volevo svegliarti, mi trovi in cucina o in salotto. Ti amo."

La sua casa era davvero grande; due piani, più la terrazza, la piscina nel cortile e una piccola altalena, e questo era solo ciò che avevo visto.. chissà cos'altro quel ragazzo riserbava.
Era pazzesco quanto incredibile fosse, quanto nonostante la rottura con quella puttana della sua ragazza e l'incidente di Zayn fosse ancora forte, fosse ancora in grado di amare e di lasciarsi amare.
Sorrisi pensando a quanto angelicamente avevo dormito la notte precendente, niente sesso, niente lussuria, solo il calore dei nostri corpi a riempire la stanza fredda e buia, solo i nostri respiri sincronizzati proprio come i nostri cuori.
La cucina era altrettanto grande, così ci misi un po' prima di trovare l'occorrente per preparare la colazione. Accesi la radio lì accanto a canticchiai qualche canzone di passaggio, senza sapere del tutto il testo delle canzoni ma improvvisando allegramente; con il buon profumino che stavo creando, l'ambiente già pareva più accogliente e probabilmente lo sarebbe stato di più con le voci stridule di bambini che giocavano e correvano per la casa.. okay, smettila coi filmini mentali Harry!
Scossi la testa, prima di notare alla radio la mia canzone preferita e alzare il volume.
Quasi mi scottai con la padella quando notai la figura di Louis accanto alla porta che mi fissava con un sorrisetto incomprensibile.
-Mi hai spaventato!- sbottai io passando la mano sotto l'acqua fredda e controllando che la colazione non fosse del tutto finita in fumo.
-È bello vederti a casa mia- soffiò lui sovrappensiero, ma prima che potessi fare domande lui abbassò lo sguardo imbarazzato e mi domandò in cosa consistesse la colazione.
-Pancake- risposi io porgendogli il piatto e versandoci un po' di caramello sopra.
-Mhh, interessante- mormorò lui afferrando una forchetta e assaggiandolo.
Lo osservai attentamente, ma dato che a lui non sembrava dispiacere mi sedetti accanto a lui e ne presi un po' dal mio piattino.
-Buono, sei un ottimo cuoco- affermò lui leccandosi le labbra con la lingua, così rivolsi lo sguardo per non pensare a quanto sensuale fosse quel gesto e mangiai la mia colazione.
-Potevi dormire ancora un po'- buttai lì per sviare l'argomento su di me. Avevo sempre preferito ascoltare gli altri e non parlare della mia vita, era una cosa che mi rendeva triste.. ma Louis non lo sapeva.
-Ho dormito poco ma molto bene. Ora, dimmi un po', come mai vivi da solo e cucini come una vera casalinga?- ridacchiò lui passandosi la mano sulle labbra per togliere i residui di caramello.
-Mio padre è morto, mia mamma vive con il mio patrigno, e dato che lui non mi sopporta mi ha cacciato di casa..- risposi in fretta, alzandomi per sparacchiare. Louis mi fissò per un po', forse per pensare a cosa dire.
Ma tanto sapevo già cosa avrebbe detto.. come tutti, avrebbe cominciato a trattarmi con pietà e compassione, cercando di farmi ridere per smuovere la situazione già ormai peggiorata.
-Ti capisco, anche mio papà non c'è più.- ammise lui grattandosi il collo.
-Non lo sapevo, mi dispiace-
-Shh, sta' tranquillo.- chiuse lui il discorso prima di alzarsi e trascinarmi in salotto.
Scoppiai a ridere, seguendolo come un bambino.
-Ti va di vederci un film?- domandò lui fermandosi di fronte al divano e posando i suoi occhi azzurri nei miei con desiderio.
-Emh.. alle otto di mattina?- chiesi io ridendo.
Lui annuì, così io cominciai a prendere la proposta sul serio.
-Ma non c'è l'atmosfera per guardare un film, cioè.. i film si guardando di sera, col buio e..- mi bloccai quando Louis afferrò un piccolo telecomando e con un click spense le luci e le tapparelle, lasciando che alcune lucine rosse e gialle sfumassero nell'oscurità.
-Tu e i tuoi soldi- sbuffai con un sorriso, prima di sedermi sul divano.
-Gne gne. Ora.. cosa vuoi guardare? Dato che sei l'ospite decidi tu.- disse lui accendendo la tv, a schermo piatto ovviamente, e cliccando sulla lista dei film.
-Non so, non guardo molti film..-
-Perché?-
-Perché in tv non c'è mai niente di interessante e non tutti hanno sky a portata di mano.- ammisi io osservandolo.
-Giusto.- lui si sedette accanto a me e cliccò sulla televisione normale, per poi pormi il telecomando. -Voglio che tu sia più a casa possibile, e a dir la verità vorrei tanto conoscerti meglio.- sussurrò infine tutto rosso.
Sapevo dove stava andando a parare, ma dato che amavo stuzzicarlo iniziai a provocarlo.
-Credo che tu mi abbia conosciuto abbastanza bene l'altra notte..- sorrisi io.
Le sue guance arrossirono ancora di più, e dovetti mordermi la lingua per evitare di avvicinarmi a lui e baciarlo.
-Sì, ma..-
-Non ti è bastato? So fare molto altro..- continuai io ridendo, e lui mi colpì con un cuscino per farmi stare zitto.
-Scherzo, piccolo Louiso. E poi non ti conviene giocare col fuoco, ormai so che il tuo punto debole è il solletico.- lui mi guardò terrorizzato, ma quando alzai le mani in segno di resa si rilassò leggermente.
Allungai un braccio verso di lui e lo feci avvicinare a me; Louis appoggiò la testa sulla mia spalla e con una mano cercò la mia, la quale restituì la stretta automaticamente.
-Anche io voglio conoscerti, Lou- sussurrai prima di fare zapping con la tv e ascoltare il suo respiro profondo mentre si addormentava.

***

-Daii, perché non puoi restare?!- si lamentò Louis battendo i piedi a terra come un bambino.
-Te l'ho già detto, io devo lavorare per vivere. Al contrario tuo.- lo stuzzicai indossando la giacca e aprendo la porta.
-Ti pregooo, non è nemmeno mezzogiorno. Perché non mangi e poi parti?-
-Perché ti amo e ho bisogno di soldi per la benzina per venire fin qui da te. E codesti soldi si ricavano lavorando.- risposi con un sorriso a trentadue denti, perché già non vedevo l'ora di rincontrarlo.
-Allora.. ti ricordi cosa ti ho detto?- domandai io prendendolo per mano.
-Sii- sbuffò lui. -Devo dormire il più possibile, non preoccuparmi troppo per Zayn perché si riprenderà, donare una parte dei miei soldi in beneficenza e scriverti appena posso.-
-Bravo bimbo- mi sporsi per baciarlo, e lui prontamente si alzò in punta di piedi per permettere alle sue labbra di incontrare le mie. Ci staccammo dal bacio dopo alcuni secondi, un po' controvoglia, e con un dolce sorriso lo lasciai sulla soglia di casa.
Dopo una dozzina di metri, mi richiamò a gran voce e mi voltai.
-I soldi già li do in beneficenza!- scoppiammo a ridere, e la sua risata fu una di quelle cose della mia vita che mai avrei dimenticato.

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Spazio Autrice

Siete troppo impazienti, lo sapete?

Sono due ore che sono attaccata a questo capitolo e sinceramente lo trovo un po' superfluo, perciò scusatemi se non ho dato del mio meglio ma sono stanca morta.

Ed Scheeran è religione ♡

Anyway Buonanotte a tutti, vi voglio tanto bene ♥

D'ora in poi, capitoli text a gogò ;)

Liz =]

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