Capitolo 6

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Tornai in camera di corsa in modo che Harry non mi potesse raggiungere. Perché mi aveva chiesto tutte quelle informazioni? Cosa significava il suo comportamento? Ero così triste ed incazzato allo stesso momento che dovevo sfogarmi.

Presi la tela bianca, la poggiai sul cavalletto, presi i pennelli e i colori ad olio, scuri, perché ciò che provavo in quel momento era di un nero pece. Intinsi il pennello nel colore e lo poggiai sulla tela segnando tratti intensi. Finii il mio lavoro pieno di rabbia e tristessa in un'ora circa e mi ricordaii che dovevo consegnare un dipinto al prof Hemmings, il prof di disegno. Il compito era quello di ritrarre le mie emozioni e, nemmeno a farlo apposta, decisi che il giorno seguente gli avrei consegnato 'Insecurity, HS'. Avevo deciso di chiamarlo così, con le sue iniziali, perché ero insicuro riguardo ciò che provavo per Harry. Firmai il mio dipinto e lo posai sulla scrivania, in modo da farlo asciugare.

Uscii dalla stanza, dovevo prendere un po' di aria fresca. C'era traffico in corridoio dato che era appena finita l'ora del pranzo. A proposito, non mangiavo nulla dalla sera precedente. Così andai di corsa nella mensa scolastica e presi l'ultimo panino rimasto, tanto non avevo molta fame. Mi stava facendo perdere l'appettito. Stavo diventando pazzo per colpa sua. Mentre uscivo dalla mensa incontrai Niall. Dovevo assolutamente raccontargli tutto.

"Hey Niall!" gli andai incontro.

"Louuu!" mi diede una pacca sulla schiena.

"Devo parlarti."

"Dimmi tutto."

"Oh, ma non qui, potrebbero sentirci, meglio da un'altra parte." gli dissi. Non volevo assolutamente che qualcuno sapesse che fossi gay. Un gay innamorato pazzo del suo prof.

"Andiamo nella zona verde del campus?" mi chiese.

"Meglio di no. Poi ti dirò il perché."

"Allora in camera tua?"

"Vada per la camera."

In quel momento non mi ricordai di avere due compagni di stanza, dato che li vedevo solo la sera, due minuti la mattina e qualche volta nel pomeriggio. Così appena entrai in camera me li ritrovai tutti e due davanti.

"Oh no scusate, continuate pure quello che stavate facendo." chiusi la porta con un sorriso falso. Non c'erano mai e proprio in quel momento dovevano rimare in camera?

"Camera mia?" disse.

"Camera tua." gli risposi.

Fortunatamente in camera sua non c'erano i suoi compagni così ci accomodammo sul letto ed iniziammo a parlare. Gli raccontai ogni minimo particolare, dovevo sfogarmi ancora.

"Cioè quindi mi stai dicendo che il prof Styles-" lo interruppi.

"Chiamalo Harry quando parli con me, è strano sentir dire 'prof'." non avevo ancora completamente realizzato che la persona che mi ha fatto perdere la testa era il mio prof, quindi era meglio chiamarlo Harry quando si parlava di lui.

"Ah okay, quindi Harry ti ha fatto sedere vicino a lui e ti ha fatto dire che sei gay? Oh mio Dio." affermò incredulo.

"Già, e come se non bastasse voleva anche farmi dire che la persona di cui sono innamorato è lui. Tanto ormai lo ha capito, allora perché voleva che io glielo dicessi?"

"Forse, e dico forse, anche lui è innamorato di te, ma non vuole dirtelo per tanti motivi che non ti sto ad elencare, e quindi vuole che tu glielo dica cosicché lui ti baci all'improvviso." fece un sorriso troppo cuccioloso. Era davvero tenero.

"Magari Niall, magari. Non si è mai sentito che un professore gay si innamori di un alunno gay. E poi se non fosse gay? Cazzo, che casino." mi presi la testa fra le mani con i gomiti appoggiati alle mie ginocchia.

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