Capitolo 5

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I giorni passarono molto in fretta, io e Xavier passavamo molto meno tempo insieme, perche lui era anche diventato il più popolare data la sua bellezza e diciamo che non avevano torto era davvero carino.

Verso le 16:00 decisi di farmi una doccia per il caldo che ormai era insopportabile. Entrai nella vasca e rimasi per un bel po' in bagno ad ascoltare la musica e godendomi l'acqua fresca. Ero così rilassata che mi addormentai.

Al mio risveglio era ormai notte, guardai il telefono e vidi che erano le 19.30, ma restai sorpresa quando vidi tre chiamate da parte di Xavier uscì subito dal bagno con l'accappatoio entrando nella stanzetta.

Appena entrai mi stavo togliendo l'accappatoio quando sentì tossire dietro le mie spalle.

"Oh cazzo! Ma che ci fai qui?" dissi tutto d'un fiato cercando di coprirmi il più possibile.

"Ehm si...scusami. Non rispondevi alle mie chiamate quindi sono venuto a casa tua, credevo che non mi volessi più vedere." disse arrossendo in viso.

"Ok, sei uno stupido ma come ti viene in mente una cosa del genere...e poi come sei salito. Ci sono i miei la sotto" risposi senza guardarlo in faccia.

"Non ci vuole niente a salire qua, sono venuto solo perché mi mancavi" disse avvicinandosi pericolosamente a me.

"Non credevo che uno come te potesse mancarti una persona come me..." dissi indietreggiando.

A quelle parole cercai di avvicinarmi il più possibile, non credevo di essere riuscito a pronunciare quelle parole. Durante questi giorni mi era mancata veramente non facevo altro che pensare a lei fin quando non pensai di inviarla a cena,visto che non aveva risposto pensai che era arrabbiata con me per questo sono a casa sua.

Credevo che studiasse ma direi che in quel momento ero rosso come un pomodoro per la vergogna e a quanto pareva pure lei. Era così bella avvolta in quel minuscolo accappatoio.

"Ehm.. si ma perchè sei così attaccato?" chiese lei.

Mi accorsi solo in quel momento che ero distante pochi centimetri da lei.

"Oh scusa.. Stavo solo pensando.. scusami" dissi quasi sussurrando.

"Si,ma perché sei quì? Cosa devi dirmi di così importante da entrare dalla finestra di casa mia?" chiese lei spostandosi verso il suo enorme armadio.

"Quando sarai vestita te lo dirò. Comunque complimenti,davvero una bella stanza." dissi dandole le spalle in modo che si potesse vestire.

"Non sbirciare."

"Tranquilla! Non sbircio" dissi sorridendo.

Quando sentì l'armadio chiudersi la guardai con la coda degli occhi. Era fantastica. Sembrava quasi un'angelo,quei suoi capelli biondi,occhi azzurri e quelle labbra carnose. Penso che le mie labbra con le sue insieme sarebbero perfette.

"Che cazzo fai!" tirandomi l'accappatoio sulla testa.

"Oh! Mica sei la prima ragazza che vedo nuda!" dissi togliendo quell'affare dalla testa.

"Fottiti Xavier. Ora sono vestita,parla."

"Volevo invitarti a cena." dissi fiero di me.

CHE COSA?! Xavier Allen che mi invita a cena? strabiliante!

Non che io ci tenga,ma era immaginabile. Forse era per usarmi come le sue centinaia di donzellette.

"Oh,per quale motivo?" Chiesi guardandolo dritto negli occhi,con lo sguardo che ha una madre che rimprovera il proprio figlio.

"Perché mi sei mancata..." disse guardandosi le scarpe.

"Xavier dimmi la verità. Non credo che sia solo per quello" dissi guardandolo seria.

"E va bene, ti spiegherò tutto ma ti prego non prendermi per pazzo. Io sono venuto qua per spiegarti quello che mi sta succedendo e quello che intendevo l'altra sera a casa mia."

"Ti ascolto." disse lei guardandosi le mani.

"Non so come iniziare.. quando mi hai detto quella frase mi è venuto d'istinto risponderti così. C'è qualcosa che mi porta sempre a pensarti,c'è qualcosa che mi porta sempre da te,non riesco a farne a meno." dissi guardandola dritto negli occhi.

"Xavier.. ma ci conosciamo da qualche settimana,come.. "

La interruppi subito. "Lo so.. Non sono un ragazzo che prova tutto questo in ben che non si dica,non mi conosci. Non so fidarmi di nessuno,mi ha tradito sempre chi mi ha accarezzato,ma con te sembra diverso,sembri... così.. così diversa da tutte quante."

Rimasi senza parole,Xavier mi riteneva importante. Chissà come sarà essere la sua migliore amica. Diventerò una snob! ASSOLUTAMENTE NO.

"Questa sera allora vengo,sei convincente. Adesso vai prima che salgono i miei,ciao Xavier." Dissi alzandomi dal letto e dandogli un bacio sulla guancia. Lui diventò rosso tutto d'un tratto e con un sorriso smagliante se ne andò,ma subito dopo ricomparve.

"Dammi il tuo numero cretina" disse facendo spuntare la testa dalla finestra.

Scrissi velocemente in un biglietto il numero e glielo misi tra i denti.

"Ciao idiota."

Scesi giù a prepararmi un panino alla nutella, dopo alcuni minuti mi arriva un messaggio.

Da:sconosciuto.

"Alle 21:00 ti passo a prendere.

Xavier"

A:Idiota.

"Ti aspetto."

Andai ad avvisare i miei, dicendogli che quella sera sarei uscita con un amico.

Corsi su in camera mia a prepararmi. Aprì l'armadio e nonostante i vari vestiti non sapevo cosa indossare. Senti la porta aprirsi e vidi mia madre.

"Vuoi una mano" chiese mia madre appoggiandosi alla porta.

"Si, ti prego." dissi buttandomi sul letto.

"Ricordi quel vestiti che ti ha regalato papà" chiese ricordandomi il vestito blu scuro con dei girasoli stampati di sopra e una scollatura a V.

Mi piantai di fronte all'armadio prendendo quel vestito e lo indossai in fretta.

Feci una treccia veloce e mi passai un filo di eyeliner insieme al mascara.

Poco dopo mi arrivò un messaggio.

Da:Idiota

"Scendi."

Scesi subito salutando con un bacio mia madre e mio padre e andai verso la moto.

Mi guardava sorridendo e io ricambiai il sorriso.

"Ciao bellezza!" disse dandomi un bacio sulla guancia.

"Non sono una di quelle che ti sta dietro sbavando,come quelle che frequenti a scuola,idiota." dissi abbracciandolo,mi venne d'istinto.

"Questa volta cercherò di andare piano" disse cambiando discorso e porgendomi il casco.

"Facciamo senza 'cercherò'." dissi ridendo.

Appenamisi le mie braccia intorno alla sua vita partimmo.

Vengo a riprendertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora