E se sei felice tu, lo sono anch'io

L'incontro.

Arrivai, stanca, in quel villaggio. Ormai, per le vacanze estive, andavo ogni anno nei villaggi. Ogni anno uno differente e non era un gran modo per fare amicizia. Insomma, ci si conosceva e si doveva partire e l'anno dopo non ci saremmo mai più rivisti. Partii con la mia famiglia, inclusi i miei zii e le mie cugine e alcuni amici dei miei genitori con i figli. Non gradivo molto la loro compagnia, essendo più piccoli di me. Non li consideravo infantili, assolutamente, ma non adatti a me. Volevo godermela quell'estate. Andai quella domenica pomeriggio in piscina, l'acqua era schifosamente calda, non so se per il sole forte o per qualcos'altro. Per questo motivo non rimasi in piscina e andai in camera per prepararmi per la sera. Erano la 19:40 e ci metto molto a prepararmi.

Appena scoccarono le 21:00 scesi per andare al ristorante e incontrai fuori alla porta di ingresso un ragazzo. Non mi colpì al primo istante, ma incominciò a squadrarmi dalla testa ai piedi. Mi avvicinai e con molta eleganza mi fece passare. Non me ne ero nemmeno accorta, del suo sguardo, del colore della sua pelle, di lui e di quanto fosse affascinante.
Mangiai e andammo tutti all'anfiteatro. Siccome quella sera dovevano presentarsi gli animatori, andai per sapere il nome del ragazzo/animatore.
Si chiamava Andrea, mi è sempre piaciuto come nome.
Finito lo spettacolo, il quale ho gradito molto, finirono il tutto con dei balli.
Si avvicinò Andrea, con un bracciale verde e mi chiese:
-"La tua stanza è pari o dispari?"
Io risposi con molto imbarazzo -"Pari"
E mi mise il braccialetto color verde. Mi chiese anche il nome e appena saputo, se ne andò via salutandomi con un occhiolino. Quella sera non lo rividi più.
Quella sera tornai in camera, stanca e strana. Sono una ragazza abbastanza romantica e sognatrice, un difetto che dovrei togliere.
Misi il pigiama, lavai i denti e andai a dormire, aspettando con ansia il giorno successivo.