6.

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Nessuno può toccarti.

Mi svegliai tardissimo, non andai neanche a scuola, è stata davvero la settimana più straziante della mia vita, avevo bisogno di staccare.

Mia madre era dai nonni, così come routine presi telefono, cuffie, sigarette ed accendino. Uscì di casa e mi sedetti sulle scale, al coperto, come quella volta che comparse Dylan.

Ecco. Ci stavo ripensando ancora, come se potesse succede qualcosa tra noi. Poi io non ne sono innamorata diamine. Ne sono come.. Affascinata.. dai suoi modi di fare e di parlare. Non ci si può innamorare in una settimana. O si?
Basta, non ci voglio pensare.

Prendo le cuffie, me le infilo nelle orecchie e faccio partire 'We Might Fall.' Solita canzone conosciuta da pochi ma amata da me.

Ero già alla quinta sigaretta e ventitreesima canzone. Le stavo per finire. Così feci per entrare in casa. Quando vedi un ragazzo vestito di nero, con le braccia incrociate, in piedi attaccato con la schiena al muro di casa di fianco alla porta ed un piede piegato indietro anch'esso appoggiato al muro. Dallo spavento caddi all'indietro ma il ragazzo mi prese la mano tirandomi a se.

《Dovresti stare più attenta.》I nostri nasi si stavano sfiorando ed io come al solito stavo ansimando attratta da quel suo comportamento così proibito.

《Dylan. Cristo ho perso dieci anni di vita.》
Lui mi guardò e per poco non fui sul punto di baciarlo. Lo stavo letteralmente assaggiando con gli occhi. Ma non ero così debole. Così scossi la testa e ritornai in me.

《Se vuoi puoi farlo.》Aveva ancora la mano stretta sul mio polso ed io ero talmente confusa che non capivo cosa potevo fare.

《Cosa?》Dovevo darmi una calmata, sembrava che stessi per morire d'infarto da un momento all'altro.

《Baciarmi.》Fece un mezzo sorriso e mi si avvicinò ancora di più.
Evidentemente si era accorto che stavo mentalmente immaginando lui che ansimava su di me. Ci pensai per qualche secondo.
Come posso baciare uno che conosco a mala pena da una settimana? No non se ne parla.

《No.》Dissi fredda. Il suo viso cambiò totalmente espressione. Sembrava deluso e incazzato allo stesso tempo. Mi strattonò di più a se.

《Cosa?》Okay ora sono decisamente morta. Continuò.《Nessuno mi può respingere.》No adesso esagera. L'arroganza se la può tenere per se.

《Be io posso.》Dico staccandomi dalla presa e facendo per rientrare in casa, ma mi riprese subito il polso riportandomi attaccata a lui.

《No, tu non puoi.》Altro che amore, se continuava gli tiravo un pugno in faccia fino a farlo gemere di dolore.

《Lasciami Dylan. Non puoi costringermi.》Giusto in tempo vedo Naomi che sta arrivando con Theo. Girò il collo e mi rimise gli occhi addosso.

《Non è finita qui.》Lasciandomi e correndo verso la direzione opposta a quella di Naomi e Thomas.

Si accorsero che scappava da me e mi raggiunsero più in fretta che potessero.

《Cosa ti ha fatto?》Naomi era preoccupatissima, era sbiancata alla vista del ragazzo con i capelli neri.

《Ehm.. Niente.》Mentii spudoratamente guardando prima Naomi e poi Thomas. Lei capii che non volevo ci fosse Thomas per parlarle, così gli chiese se poteva tornare a casa per parlare con me da sola. Salutammo Thomas ed entrammo in casa.

《Muoviti.》Mi disse.

《Io non ti dico niente se tu prima non mi dici perché ieri sera sei letteralmente scappata via appena ti ho detto il suo nome.》Misi le braccia incrociate al mio petto. Ero stanca della situazione. Cosa aveva fatto di così orrendo?

Psycho - Dylan O'Brien [Stallison]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora