Giorno 11

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25 agosto, 2015
Io ho capito che cos'è questo diario. Non è la storia del mio tumore. È la storia della mia vita.Per anni ho scritto, coi miei temi strappalacrime alle medie, quando ancora avevo addosso le cicatrici dell'incidente, e facevo piangere tutte le professoresse.Poi è arrivato Facebook coi suoi like e i suoi mi piace e i suoi stati d'animo visibili a tutti. E io creai un gruppo privato, chiuso, dedicato solo a me e ai miei parenti, dove potevo raccontare la mia storia.Io avevo bisogno di raccontarla la mia storia e forse questo tumore mi serve, perché finalmente ora ci riesco a raccontarla al mondo.Senza la paura di essere compatita, senza la paura di avere persone davanti spiazzate.Era un anno e mezzo fa, e il mio pensiero per mia sorella era questo."A volte le cose più belle si apprezzano solo quando non le hai più.Ma io questo non lo posso dire. Io ho vissuto poco con te, ma ho vissuto te.Ti ho amata nel modo più limpido e puro che potesse esistere.Ho respirato l'aria che respiravi.Sono nata e sono cresciuta con la presenza costante di te nella mia vita.Ti ho cercata e mi sei mancata e ho sofferto quando non ero con te.Senza di te non mi sentivo niente.Senza di te non c'erano giochi e non c'erano balletti e non c'erano canzoni e non c'era niente. Era tutto triste quando non potevo stare con te.Ho cercato e voluto solo te, nelle notti in cui avevo voglia di parlare, voglia di piangere, voglia di giocare.Mi confidavo solo con te, ogni cosa. Ogni cosa non valeva niente finché non venivo a raccontartela.Sono stata cattiva con te, sgarbata, arrogante, abbiamo litigato, ci siamo picchiate, ci siamo prese a morsi e tirate i capelli, e tutto non faceva altro che aumentare il nostro legame.Siamo state complici, confidenti. Non avevamo nulla di proprio. "Noi" litigavamo con qualcuno. "Noi eravamo amiche di qualcuno" Non c'era distinzione tra me e te, era tutto un Noi.Io non avrei mai potuto avere una sorella migliore nella mia vita. Un amore così grande e così potente dove io non potevo mai stare bene senza di te.E allora non è vero che le cose si apprezzano solo quando non le hai più.Io ti ho apprezzata in tutti i modi possibili, in tutti i momenti, l'unico desiderio della mia vita era essere sempre con te.E quindi grazie, perché sono stati 11 anni bellissimi."Oggi ho deciso che mia sorella Francesca non mi protegge dal cielo, lei mi tiene la mano, costantemente.E niente scusate la parentesi, ora ricomincio col diario di bordo.Oggi sono felice, stare con le bimbe è bello, è tornato tutto normale.A casa non litighiamo più.Mi hanno chiesto tante interviste. Dopo l'articolo su tutti i giornali, giornalisti su giornalisti hanno cercato di contattarmi. La scrittrice col cancro?! Figo! Venderemo un sacco di copie!Non ho risposto a nessuno perché sento che non voglio.Perché ho in vendita un cazzo di libro che stava già vendendo bene ed era già andato in ristampa ed era già stato in cima in tutte le classifiche anche prima che avessi un tumore. Solo una persona ho accettato. Un giornalista che in punta di piedi si è fatto avanti. Un giornalista che mi aveva già intervistata prima due volte, un giornalista a cui io avevo chiesto di scrivere un articolo sul mio libro mesi fa e lui aveva scritto l'articolo più bello della storia, l'aveva intitolato "Selene Maggistro, la donna che legava gli uomini".Allora ho fatto una chiacchierata al telefono.Ho chiesto di mettere come foto una con le mie figlie, perché sono mesi che la piccola mi chiede perché la mamma è sui manifesti e lei non c'è mai. Una volta mi disse "mamma anch'io voglio essere famosa, anch'io voglio essere con te sui manifesti"E tra poco potrò farle vedere che siamo finite sul giornale in una bella foto abbracciate.E che l'articolo è davvero bello e parla solo d'amore. Sono stata così bene che sono riuscita a ballare. Con le mie bambine. Noi dobbiamo ricominciare a ballare tutte le sere.E ora scusate se faccio un po' di confusione, ma faccio fatica a ricordarmi i momenti esatti in cui accadono le cose, quindi a volte torno un po' indietro, come nei film di Tarantino.La mattina in laboratorio ho rivisto un'amica. Un'amica che avevo bisogno di vedere. Sono stata così bene con lei che mi sono sentita come mi sento con il mio tatuato. Non riesco a spiegarlo come sto con lei, ma la sento anche quando non c'è. L'avevo incontrata poche ore prima di scoprire del mio tumore, e le avevo regalato un portachiavi di Elsa e Anna. E l'avevo detto, che lei è la mia Anna.Il mio tatuato è così assurdo che mi sta quasi sul cazzo. Come ti permetti di farmi dimenticare che ho un tumore al cervello? Come cazzo ti permetti di farmi passare i momenti più belli nei momenti più brutti? Ma chi sei? Ma che cosa vuoi?!Ma lo sai che ti conosco da 20 giorni?! Lo sai che te ne dovevi andare e che ti avevo chiesto di non venire?! E poi ogni tanto piango, come Vasco, poi piango poi rido poi non mi decido. Ma io sono ancora qua. Eh già.

La mia lotta contro il tumore S.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora