Ed ecco che, fino alle 14.30 sta con la testa china sui compiti, concentrata, fino a che la madre entra e sussurra:
- Cara... Volevo solo.... Ah brava, studi, credevo fossi su quell'aggeggio elettronico... No, volevo solo ricordarti che oggi arrivano gli zii verso le 4.00 e quindi di non uscire fuori... -
Silenzio. Anne non risponde e non bada alla mamma.
- tesoro....-
- Si okay -
- Anne, hai capito? -
- si, ho capito. -
Dopo pranzo si chiude nella sua camera, mette un po di musica classico-moderna dal suo cellulare e tira fuori i vestiti, non sa scegliere tra una minigonna arricciata e un top blu, oppure i leggings con una canottiera giallo fosforescente aderente. Sceglie il primo, lo trova più cool. Poi estrae dal cassetto un sacchetto rosa e tira fuori i suoi trucchi regalatile dalla mamma per Natale. Si passa velocemente il mascara, poi si passa l'ombretto più chiaro che ha per non esagerare sulle due palpebre, un po di lucida labbra ma niente fondo tinta. Si passa la spazzola tra i capelli e li lega con un elastico arancione. Prende la sua borsa con: cellulare, fazzoletti, soldi di riserva per ogni eventualità ( + il gelato e qualche compera) e un regalino già impacchettato per Tanya.
Si infila velocemente i sandali che si trovano sull'ingresso e prima di chiudere la porta esclama:
- Mammaaa escoooo!! -
Dopo qualche secondo si sente:
- okkayy -
Ma un okay molto indifferente, perché la madre era concentrata su una rivista di cucina. Uscendo si mette a trotterellare giù per la discesa di casa e salta in groppa alla bici parcheggiata al fondo della strada. Quando arriva in piazza, intravede tra le tantissime facce quella di Tanya, coperta da boccoli neri lunghi fino alle spalle, che coprono la metà dei suoi occhi scurissimi, senza l'ombra di nessun trucco, né mascara né ombretto. E con le labbra sottili le lancia un sorriso gigante, che si fa notare tra mille, ed è così che Anne le corre in contro e si abbracciano, come se fossero anni che non si vedono e non si parlano. Si scambiano due chiacchiere passeggiando intorno alla fontana della piazza fino a che Anne prende il pacchettino incartato e lo porge verso Tanya:
- Oh! Per me? Un regalo! Perché? -
- perché sei la mia migliore amica e... Perché vorrei anche svelarti un segreto -
- mmmh, ah si? - risponde distratta l'amica che sta spacchettando il regalo, allora Anne le sussurra di nuovo nell'orecchio,
- segretooo!-
- cosa? Ah si! Dimmelo dimmelo! Di che si tratta? -
La faccia di Anne si era nuovamente illuminata e risponde:
- ti dirò tutto davanti ad una tazza di cioccolata -
- ma oggi fa caldo -
- e allora prenderemo un gelato doppio a testa -
- ci sto! -
Si sorridono e si dirigono verso la gelateria, fino a che Tanya riesce a spacchettare il pacchetto e trovarci dentro un ciondolo, ed ecco che le salta addosso abbracciandola e ringraziandola, scusandosi che lei non aveva niente.
Anne di fianco a Tanya si sente a suo agio, poteva dirle qualunque cosa e a differenza delle sue compagne lei non spifferava tutto a tutti. Ed è così che giunte alla gelateria Anne abbassa la voce e dice...:
- ho preso una decisione, io andrò all'Accademia -
- ma i tuoi genitori non vogliono! -
- li convincerò -
- ma sei sicura di essere pronta per un livello così alto? In fondo hai fatto solo un anno di danza-
- lo so, lo so. Però non so quanti anni hanno fatto le altre che ci saranno lì, farò qualche lezione in più con la maestra Marta. -
- La tua maestra di danza ritiene che tu sia pronta? -
- no, dice che andrò in contro ad una delusione, come del resto tutta la mia famiglia. -
- ti sei già informata? -
- volevo proporti di venire a casa mia, così ci informavamo insieme su un sito internet-
- perfetto! A... Aspetta, ma ti dovrai trasferire... -
- credo di si-
L'atmosfera si fa più cupa, la novità che tanto piaceva a Tanya si è trasformata in una catastrofe...
- ma non ci trasferiremo tutti, intendo tutta la mia famiglia -
- ah no? -
- no -
- e con chi vivrai? -
- questo dobbiamo scoprirlo insieme -
- ma tu vivrai sempre li? -
- primo, non so se mi accetteranno, secondo, il sabato e la domenica tornerò a casa -
- va bene, allora andiamo a fare un giro e poi andiamo a casa tua! -
Durante il discorso tanto avvincente si sono dimenticate dei gelati che stavano colando sul cono e stavano sporcando tutte le mani delle due ragazze, che sono scoppiate in una risata sonora appena se ne sono accorte. Lo hanno lasciato lì e sono corse nei negozi con dietro gli ultimi risparmi.
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Thinking about the dance
RandomAnne ha 12 anni e frequenta una scuola di ballo da un anno, ma lei aspira da tempo di entrare all'Accademia di danza della città, ma per questo avrà bisogno di tanta forza di volontà e di aiuto. I suoi parenti non sono d'accordo e non vogliono lasci...