Me stesso su WhatsApp

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Sei seduto sul divano del tuo salotto mentre messaggi su WhatsApp con tua mamma che ti scrive per filo e per segno cosa devi fare, pulire e cucinare in sua assenza, mentre è fuori per lavoro.
Tu rispondi sempre con un "Si", poi d'un tratto ricevi un altro messaggio.
Controlli chi te l'ha mandato: ha il tuo stesso avatar, e anche se non ci hai mai chattato in vita tua, è salvato tra i contatti con "Io".
-Ma che- mormori abbastanza confuso, per poi leggere quello che ti ha scritto:
"Ciao"
Sei solito a non rispettare la punteggiatura e la grammatica perché non segui molto le lezioni, sei più impegnato a chiacchierare o a farti i fatti tuoi, come disegnare robe a caso nel tuo diario.
Non gli rispondi, lasci perdere e continui a rispondere a tua madre, che ha iniziato a mandarti cuoricini e faccine che mandano baci.
Le mandi invece una nota vocale, dicendo "Anche io ti voglio bene, mamy"; una volta che l'audio è stato inviato, esci da WhatsApp e accendi la TV, e inizi a guardare il telegiornale, dove subito dopo avrebbero trasmesso i Simpson, ma pensi al tipo strano che ti ha contattato qualche minuto prima.
Il telefono vibra e fa il classico suono della notifica di WhatsApp; lo riapri e trovi un messaggio sempre di questo "Io".
Stavolta c'è scritto "Non ignorarmi" e due faccine arrabbiate, rosse... Sei facilmente irascibile effettivamente.
Per lo spavento, inizi a digitare un ciao amichevole, cercando di ignorare la rabbia di questo contatto misterioso; ti viene naturale scrivere in seguito "Chi sei" e anche se ha visualizzato, non risponde.
Allora inizi a sudare freddo, forse gli hai chiesto una domanda troppo intima?
Per fare qualcosa, vai sul suo profilo e leggi lo stato:"Prima il piacere e poi il dovere!" ed in seguito sgrani gli occhi... Anche tu hai la stessa scritta.
Chiedi ad un tuo amico da quando hai quello stato, ma ad egli non arriva il messaggio, così chiedi direttamente a "Io".
"scusa se ti disturbo ma potresti dirmi da quando ho il mio stato"; ti risponde subito con un "18 marzo".
Controlli invece il suo stato e inizi a preoccuparti seriamente, perché anche l'individuo in questione ha scritto lo stato il diciotto marzo.
Deglutisci a vuoto e spegni nuovamente il cellulare, poggiandolo sulla superficie morbida del divano, andando in cucina e prendendo dell'acqua per calmarti.
-Okay, è tutto apposto... Sarà uno scherzo dei miei compagni, sicuramente.- dici poco convinto dalle tue parole...
Ritorni dal cellulare e lo accendi, trovando tre nuovi messaggi da Io.
Leggi quel che ti ha mandato velocemente:
"OK"
"Ei che fai tutto questo tempo"
"Rispondi"
E in seguito a quest'ultimo messaggio una faccina arrabbiata.
"Dai scusa non volevo farti arrabbiare"
Non riesci a capire più niente e gli mandi una nota vocale. "Scusa per averti fatto aspettare, ma stavo bevendo" ti limiti a registrare, per poi rilasciare il pollice sull'icona del microfono e lasciare che il messaggio gli arrivi.
Iniziate a chiacchierare e inizi a rifarti le idee, pensando che in realtà Io è un bravo ragazzo, scherzoso e poco studioso, come te.
Avete parlato per molto tempo e si fa ora di cena, gli mandi un messaggio scritto il quale dici che devi andare a mangiare e in seguito a letto, perché l'indomani ci sarebbe stata la famigerata scuola.
Ti manda un "okay" e tu vai tranquillo a mangiare, facendo un semplice panino.
Prendi il cellulare che hai lasciato sulla superficie lignea del tavolo, una volta aver finito il panino, dopo aver ver visualizzando la chat privata di Io.
Gli mandi un altro audio dicendo un semplice "Buonanotte", cosa però che il tuo "nuovo amico" non faceva... Chissà perché...?
Vai in bagno per lavarti i denti e... Ti guardi allo specchio, sgrani gli occhi spaventato: al posto del tuo riflesso normale, hai gli occhi anch'essi spalancati ma completamente nerj, un ghigno inquietante sul viso e i vestiti strappati e imbrattati di un liquido rosso scarlatto... -È sangue..?- ti chiedi come se la risposta non fosse ovvia.
Le luci si spengono, inizi a tremare freneticamente, il cellulare si sta per scaricare perché l'hai involontariamente fatto restare acceso tutta la serata.
I polpastrelli delle tue mani sono gelidi, la mano libera stra tremando, mentre l'altra tiene stretto il telefono, inizi a sudare dalla paura e poggi la schiena a muro.
Il tuo riflesso non si muove, resta a fissati intensamente.
Ti fissa.
Ti fissa.
Ti fissa.
Ti fissa ed esce un coltello.
Ti fissa.
Diventa tutto nero.

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