Prologo

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Guardava, come ogni giorno, la vita scorrerle davanti agli occhi. Alle cinque del pomeriggio, come sempre, si affacciava alla grande finestra presente nella sua camera e guardava i suoi vicini di casa e i passanti vivere.
Non che lei non fosse viva, ma la sua sua non era una vera e propria vita.
Dopo l'incidente non era più uscita di casa, non si sentiva a suo agio con il mondo all'esterno. Non era neanche più in grado di parlare. Non interagiva più con nessuno a meno che non fosse sua madre, ma anche con lei era impossibile iniziare una conversazione.
Aveva smesso di parlare, ma in compenso aveva iniziato a scrivere.
Il suo diario conosceva ogni suo sentimento, ogni sua emozione, ogni suo pensiero e conteneva anche una lista del prima o poi che aveva compilato durante i pomeriggi estivi.
In quella lista c'erano i suoi obiettivi e desideri, ma soprattutto la voglia di essere una persona come le altre.

Il silenzio dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora