Capitolo 7

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Si svegliò di soprassalto.
Durante la notte non aveva fatto altro che pensare che tutto ciò che stava provando in quei giorni, sarebbe presto svanito, così come quando i sogni finiscono lasciandoti un vuoto dentro e la nostalgia per qualcosa che non hai mai vissuto.
Si alzò dal letto e andò verso lo specchio, si guardò dritto negli occhi e notò che erano diversi dal solito: erano raggianti. Hellboy le faceva davvero un gran bell'effetto.
Gabriel era sia il suo veleno che la sua medicina.
Veleno perché sapeva che prima o poi le avrebbe spezzato il cuore, medicina perché lui le aveva restituito, in qualche modo, la sua vita.
Continuò a fissarsi finché decise che avrebbe colto l'attimo, che se ne sarebbe altamente infischiata del futuro, che avrebbe vissuto a pieno ogni attimo della sua vita, così come aveva scritto nell'ultimo punto della sua lista.
Dopo una lunga doccia, si preparò, acconciò i capelli in una coda di cavallo e uscì dalla sua camera. Non appena chiuse la porta alle sue spalle notò qualcosa che le fece perdere un battito: il corridoio era praticamente imbiancato. Scese subito al piano di sotto e vide che l'intera sala da pranzo era ricoperta dalla neve artificiale e che da un aggeggio, attaccato precariamente sulla parete, uscivano dei piccoli fiocchi di neve. Quando alzò lo sguardo, i suoi occhi si scontrarono con quelli azzurri del suo Hellboy. Perchè i miei occhi hanno dovuto incrociare i tuoi, se mai potranno guardarsi e rivelarsi tutto il loro amore? perchè sei piombato nella mia vita se mai potrò amarti e se mai potrò ricevere il tuo amore?
All'improvviso Johanna appostata accanto al ragazzo si avvicinò all'impianto stereo e lo accese. Una dolce e lenta melodia iniziò a diffondersi nella stanza.
<Ti va di ballare?> disse Gabriel porgendole la mano destra. Lei accettò l'invito e iniziarono subito a muoversi insieme al ritmo della dolce musica. Nessuno aveva mai fatto tutto questo per lei. Beh sua madre si, per lei si sacrificava e Alex ne era riconoscente, però era pur sempre sua madre. Ma che un estraneo facesse tutto questo per lei, non era mai capitato prima d'ora. Inoltre, era la prima volta che vedeva la neve, purché artificiale. In California non nevicava mai.
Mentre ballavano, Alex appoggiò la guancia destra sulla spalla sinistra di lui, coperta dalla t-shirt verde, e lui le diede un leggero bacio sulla fronte.
Quando la musica si fermò, si guardarono dritti negli occhi come se non potessero fare a meno l'uno dell'altra. < Bisognerebbe scegliere due occhi davvero importanti e alla sera, prima di andare a dormire, prendere a leggerli come il più bello dei libri. E tuoi per me sono davvero importanti> disse Gabriel prima di sfiorare le labbra di Alex con le sue.
***
Pensava e ripensava a quel bacio. Quella notte non avrebbe dormito, pensò, mentre osservava la luna alla finestra.
<Ti disturbo?> si voltò non appena udì la voce di sua madre. " No, entra. Guarda anche tu com'è grande la luna questa notte" < Gia è bellissima> rispose estasiata sua madre.
"Mi racconti la favola che mi leggevi sempre un tempo, quella sul sole e la luna?"chiese Alex rivolgendo lo sguardo verso la donna.
<Certo cara> disse la donna carezzandole i capelli < Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta, si appassionarono perdutamente e iniziarono a vivere un grande amore...
Si racconta che il mondo ancora non esisteva e un giorno Dio lo creò, dandogli il tocco finale...la luce.
Decise così che il Sole avrebbe illuminato il giorno e la Luna avrebbe illuminato la notte e, pur essendo insieme, sarebbero stati obbligati a vivere separati.
Si abbattè su di loro una grande tristezza nell'apprendere che mai e poi mai si sarebbero potuti incontrare.
La Luna era ogni notte sempre più malinconica, nonostante la luminosità che Dio le avesse dato, e avvertiva la solitudine cui era costretta. Anche il Sole, nonostante si fosse guadagnato il titolo di "Re degli astri" per la luce che era in grado di emanare, era infelice.
Dio allora li chiamò e spiegò loro:"Non dovete sentirvi tristi, ognuno di voi possiede già una luce propria. Tu Luna, illuminerai sia le notti calde sia quelle fredde, incanterai gli innamorati e sarai spesso ispirazione di poesia. Quanto a te Sole, onorerai il tuo titolo perchè sarai il più importante di tutti gli astri, illuminerai la terra durante il giorno e darai calore agli esseri umani e la tua semplice presenza renderà tutti più felici.
Ma questo non bastò a consolare la Luna che spesso piangeva. Il Sole era consapevole che l'unica cosa che fosse in grado di fare era darle forza e aiutarla ad accettare ciò che Dio aveva deciso ma vedendola soffrire così tanto si preoccupò sempre più e decise di avanzare una richiesta a Dio: "Signore, aiuta la Luna per favore, lei è più fragile di me e mai sopporterà la solitudine!". E Dio nella sua immensa bontà creò le stelle per farle compagnia.
La Luna continuava ad essere molto triste nonostante le stelle facessero di tutto per consolarla.
Oggi, loro vivono insieme ma...separati...il Sole finge di essere felice e la Luna non riesce mai a nascondere la propria insoddisfazione.
Il Sole continua a splendere perchè arde di passione per la Luna e lei continua a vivere nella oscurità della solitudine.
Si dice che nel progetto di Dio la Luna avrebbe dovuto essere sempre piena e luminosa ma così non fu quasi mai, perchè lei è donna e la donna si comporta così. Quando è felice è piena ma quando è infelice è calante e di conseguenza non è possibile vederne la luce.
Il Sole e la Luna seguono il loro destino: lui solitario e più forte, lei in compagnia delle stelle e più fragile. Gli umani tentano in ogni istante di conquistare la Luna come se questo fosse possibile. Ogni volta che qualcuno va da Lei torna indietro da solo, giammai nessuno riesce a portarla sulla terra, nessuno può realmente conquistarla anche se fanno di tutto.
Si racconta che Dio decise che nessun amore sulla terra sarebbe stato del tutto impossibile, nemmeno quello tra la Luna e il Sole e fu così che creò l'eclisse.
Oggi, Sole e Luna vivono nella speranza di questo momento, nell'attesa di questi rare situazioni che sono loro consentite e che quasi mai accadono.
Quando guardiamo il cielo e vediamo il Sole coprire la Luna significa che finalmente i due amanti si sono incontrati. A questo atto d'amore Dio diede il nome di eclisse.
E la luce della loro estasi è così forte che si sconsiglia di guardare il cielo in quel momento perchè i nostri occhi potrebbero essere accecati dalla vista di tanto amore...>.
Quando sua madre le diede la buonanotte e si ritirò nella sua stanza, Alex prese a scrivere il suo diario.
Il peso dell'amore mi schiaccia a terra...

Il silenzio dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora