"Possiamo andare in un posto più appartato?" chiesi.
"Certo, andiamo." rispose Ash, gli altri annuirono.
Andammo in camera mia e chiudemmo la porta.
"Ormai sono due anni che vivo con Calum, come penso saprete già." continuai "Vivo con lui perché i miei genitori sono scomparsi cinque anni fa, vissi con mio fratello per tre anni, poi scomparve pure lui. Verso i primi giorni ricevetti una lettera, in realtà comparve come per magia sul mio comodino. Mi scrisse mio fratello per dirmi che dovevo stare attenta e che mi voleva bene, mi spiegò che non poteva dirmi dove si trovava ma stava bene. Mi disse anche che potevo comunicare con lui tramite lettere per poi appoggiarle sul davanzale della finestra di camera mia, per poi scomparire. Ed io infatti da quel giorno gli scrivo quotidianamente. Cal, Ash, non vi ho mai detto niente per non farvi preoccupare." Li guardai dispiaciuta per poi vedere la delusione nei loro occhi. "Avresti dovuto dircelo, era ed è nostro amico, anzi il nostro migliore amico." Disse Calum tra il deluso e l'arrabbiato. "Solo che non volevo farvi entrare in qualcosa di brutto." Abbassai lo sguardo. "Negli ultimi giorni è successo qualcosa di strano. Ho fatto un sogno orribile dove un uomo voleva catturarmi per poi essere salvata da Mikey che mi ordinava di svegliarmi per essere completamente salva. Oggi ho ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto dove mi diceva di andare a questo indirizzo *gli feci vedere tutto quello che avevo appuntato su un foglio* per trovare quello che mi serviva per salvare mio fratello. Io non so come fare, ho bisogno di voi." Dissi cercando di essere il più chiara possibile.
Li vidi un po' spaesati all'inizio, poi Ash guardò Calum che annuì per poi parlare.
"Mi sembra ovvio che io e Cal ci stiamo, tutto per Michael". Disse convinto.
Luke era confuso, si vedeva.
"Luke se non te la senti non preoccuparti, è una cosa importante, se non ti va di prendere questa responsabilità non preoccuparti." Dissi sorridendo dolcemente, aveva uno sguardo tra il preoccupato e il confuso.
"Cosa? Certo che ci sto! Tutto per i miei amici!" Dissi convinto mentre sorrideva.
"Sicuro?" Dissi.
"Certo, stavo solo cercando di mettere insieme tutte le informazioni."
"Perfetto allora." Li guardai. "Da domani si inizia, torniamo a Sydney."
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Sorry brother.|| l.h.
Novela JuvenilMio fratello mi manca così tanto. È così vicino ma anche così lontano. L'unico modo per comunicare con lui sono delle lettere speciali che può solo ricevere e non rispondere. Si trova in un posto dove è costretto a non tornare, ma riuscirò a farlo...