La fuga

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Passarono 6 anni e Bosco si era stufato dei maltrattamenti dello zio e decise di ribellarsi.
Bosco:zio devo parlarvi.
Zio Silverio:dimmi Bosco e fai in fretta a parlare che non ho tutta la giornata e neanche tu visto che devi continuare a fare il tuo lavoro.
Bosco:è proprio di questo che vi volevo parlare, sono stanco dei vostri maltrattamenti e vi comunico che tra pochi giorni me ne andrò.
Zio Silverio:ah si e dove andrai? Hai solo me al mondo.
Bosco:non so dove andrò ma di sicuro andrò il più lontano possibile da voi.
Zio Saverio:e tu credi che io dopo che ti ho accudito tutto questo tempo ti lascerò andare via senza avere quello che mi spetta per averti mantenuto? Ti sbagli mio caro, se ti azzarderai ad andartene da questa casa, io ti troverò e ti farò provare un dolore mai visto.
Bosco capì che lo zio faceva sul serio ma non si arrese,un giorno se ne sarebbe andato via, lontano dallo zio.
Mentre Bosco era uscito a fare un lavoretto che lo zio gli aveva commissionato degli uomini entrarono in casa.
Zio Saverio:Benvenuti, ho un lavoro da commissionarvi e se riuscirò nel mio intento ne usciremo tutti ricchi, dovrete solo sorvegliare mio nipote, non dovrà mai andarsene da questa casa se non per un mio esplicito ordine, allora accettate?
I due uomini acconsentirono.
Bosco tornò e incontrò i due uomini che lo portarono in casa.
Bosco:zio, chi sono questi die uomini?
Zio Silverio:sono uomini che ho assunto per non farti uscire di casa se non per mio ordine.
Bosco:non potete farlo.
Zio Saverio:mi dispiace, lo già fatto.
Bosco andò in camera sua e iniziò a pensare finché non escogitó un piano.
Zio Saverio:Bosco prepara la cena.
Bosco uscì di nascosto dalla finestra della sua camere e andò a raccogliere delle piante che usava Clarita per farlo dormire quando era in preda agli incubi.
Bosco appena raccolte le piante creò una mistura come gli aveva insegnato Clarita e la versò nella zuppa che aveva cucinato per cena.
Bosco mise un piatto di zuppa a parte per lui senza sonnifero in modo che lo zio non sospettasse.
Appena arrivata l'ora di cena, Bosco servì la zuppa e in men che non si dica lo zio Silverio e i due uomini si addormentarono profondamente.
Bosco corse nella sua camera, prese il suo fagotto con all'interno cibo e acqua e pian piano uscì dalla porta e corse a più non posso via dalla casa, via dal luogo dei suoi maltrattamenti.
Bosco era finalmente libero.

Il segreto:BoscoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora